Cap 2 un sogno cocente

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Mi trovavo mio letto avvolta da lenzuola leggere. Quella notte, dopo la litigata con Cook avevo fatto un sogno leggero che iniziava con Karen la sorella di Freddie.
Ad essere sincera non la conoscevo bene, l'avevo vista solo uno o due volte ma stranamente me la ritrovai in sogno, ma non era sola.

Nel sogno Karen era a una festa insieme a me, era la mia festa di compleanno, io stavo per spegnere le candeline della torta circondata da tutti che mi scattavano foto mentre si scambiano tra di loro allegri sorrisi ( me compresa ).
Spente le candeline tutta la gente era scomparsa, si era materializzata nel nulla.
Io, vestita stranamente con un abito da principessa mi allontanai dal banco della torta e andai a cercare per la casa Cook.
La casa era vuota, mancava solo il garage ma lì non ci andava mai nessuno, tuttavia mi diressi in quel posto lo stesso.

Appena aprii la porta vidi Cook avvinghiato a Karen in condizioni poco presentabili e lui mi guardò dicendo solo -Cleo- con un tono quasi di compassione.

Proprio in quel momento fui svegliata da Effy che continuava a ripetere il mio nome a ripetizione-Cloe, Cleo, Cleo svegliati-

E così accade, mi svegliai.

-Ef? Che ci fai qui?- dissi stordita
-Tony mi ha raccontato tutto. Mi dispiace tanto. Cook è uno stronzo, gli uomini sono stronzi.-
- Effy non voglio il bambino- dissi a caso

Lei rimase un'attimo sconvolta

-cioè nel senso che vuoi abortire?-
-non lo so ... sta cosa non mi convince. Ho dei programmi per il futuro non voglio perdere quello oltre che a ...-
-Chi ti dice che lo perdi? Migliaia di giovani donne sono andate avanti crescendo un figlio e creando la propria strada, perché tu, Cleo, una delle ragazze più intelligenti che io conosca, non dovresti riuscirci?-

Le sue parole mi confortarono

-Forse hai ragione Effy, posso farcela anche da sola-
-Tu non sarai mai sola. Sappi che io ci sono-

Le sorrisi.

Il resto della giornata lo passai a seguire la mia solita routine colazione, tv, studio, libri e chiamai più volte Cook, ma nulla.
Scomparso nel nulla.
Chissà se si era veramente fatto Karen la sera del mio compleanno, magari era un segno.
Verso il tardo pomeriggio/sera andai a correre per fare un po' di movimento dopo tutta quella sedentarietà ma dopo la corsa vidi uno dei ragazzi del gruppo di Tony e un'altro ragazzo fumare davanti a un negozio all'angolo e avvertii una forte voglia di imitarli.

Gli andai incontro.

- Hey-
-Hey ciao tu devi essere la tipa di ieri sera, quella svenuta -
-si sono io ma..- non mi lasciò finire la frase
-io sono Chris, non so se ci siamo già presentati . In ogni caso bel completo-
-Grazie, bhè lo uso solo per fare sport-
-vuoi una?- mi chiesi il suo amico offrendomi una canna.
- a dire il vero si, ma vorrei anche qualcosa di più forte-
- Wo wo wo aspetta...- Chris mi fermò con la mano- non sei incinta?-
- si però sai com'è...-

Ci guardammo per qualche istante poi lui cedette.

-vieni abbiamo fatto rifornimenti, ma che tipo di roba volevi?-
-Coca- risposi in fretta
-ne sei veramente sicura?-
annuii

Poi mi diede una mini bustina con la droga e dopo aver pagato li salutai.

- mi raccomando ragazza del mistero non svenire di nuovo eh- non sapevo se Chris era fatto o era lui di carattere così.

Avevo voglia di sballarmi, ma con qualcuno sarebbe stato più divertente quindi chiamai un po' di persone ma Naomi e Emily erano insieme, Katie era con il suo nuovo fidanzato, Effy stava studiando per un esame in cui era stata bocciata, Freddie e JJ erano insieme ma non mi sembravano le persone giuste essendo i migliori amici del mio raga... ex ragazzo—

Mi incamminai per Bristol quando qualcuno mi mise un braccio intorno alle spalle

-Evan! Cosa ci fai qui?-
- ci abito- indicò casa sua che distava pochi metri da noi.
- Senti... ti va di sballarci?-
Non sembrava convinto
-fammi indovinare Cook ti ha lasciato e adesso sei depressa, quindi cerchi me perché gli altri ti hanno dato buca-
-una specie-

-Nahh comunque ho chiuso con quella roba, ti brucia il cervello.-

Poi alzò lo sguardo

- ho saputo che sei incinta- disse un po' triste
-già-
-quindi non posso più provarci con te- si avvicinò
- no, non puoi- dissi a bassa voce. Nel mentre ci avvicinammo di più.
- e ti sei lasciata - sempre più vicini
- e Cook è andato via - aggiunsi quando eravamo a un millimetro di distanza.

Stavamo per baciarci quando all'improvviso esitai.
-scusa. Non me la sento. Sei un ragazzo fantastico ma non è proprio facile questo periodo-

Lui mi guardò inizialmente stupito poi mi sorrise in modo compassionevole e amichevole

-d'accordo. Se hai bisogno io ci sarò sempre. Sappilo.
Ci vediamo principessa- mi diede un bacio sulla guancia e prese lo skate per poi salirci sopra.

-Evan!- lo fermai

Lui si girò

-Cleopatra era una regina non una principessa-

Holy Eyes parte 2: un destino di cenereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora