Ellen
Una volta fatta la doccia con il bagnoschiuma fruttato e lo shampoo alla pesca, indossai un pigiama invernale con la stampa di orsi bianchi sulla stoffa grigia.
Mi spazzolai i lunghi capelli biondo cenere e osservai il mio volto sullo specchio per una frazione di tempo interminabile.
Adocchiai gli occhi azzurri tondi arrossati per via della schiuma -che non mi dicevano nulla-, le lentiggini che mi facevano sentire macchiata e sporca più di quanto non lo fossi già, le labbra carnose e rosee -probabilmente l'unica cosa che mi sentivo in dovere di apprezzare-.
Distolsi lo sguardo dal mio riflesso e lo rivolsi verso gli scatoloni che si intravedevano dietro la porta d'entrata della camera e quella d'uscita del bagno.
Giusto devo controllarle quelle maledette scatole
Così con Florida Kilos di Lana del rey mi misi all'opera sul pavimento a controllare l'interno, ispezionandone ogni minimo dettaglio.
La vista si fece più chiara e solo pochi istanti dopo realizzai di essermi addormentata mentre facevo il lavoro richiesto da Ethan.
<<Carino questo fermacarte.>>
Riconobbi subito la sua voce.Cazzo. Nicholas
<<Nicholas.>> mugugnai con la voce impastata dal sonno.
Nicholas
<<Sai me la immagino così la tua voce mentre ti fai sbattere da qualcuno.>>sbottai divertito dopo averla sentita fare versi nel sonno.Perché cazzo mi interessava la sua voce mentre si faceva scopare?
<<Non é divertente.>> disse con una mano che reggeva la fronte e il gomito che spingeva sul pavimento.
Stranamente non replicai.
All'istante mi accorsi delle sue strane pupille e che la bustina aperta che poco prima schiacciava con i seni conteneva droga.<<Sei cogliona,che cazzo ci fai tu con questa roba?>> la rimproverai indicandole la bustina.
<<Io dovevo... oh no. No, no no no. É caduta aiutami subito a raccoglierla.>>
Ma porco cristo é cogliona per davvero.
<<Ti droghi?>> speravo per lei che la risposta fosse no, sapevo quanto era difficile buttarsi in mezzo a droghe e club, senza riuscire ad uscirne fuori.
<<Ma sei pazzo, certo che no devo esaminarla ma... Posso dire di essere fatta?>> la sua richiesta impacciata mi rubò un sorriso da vero idiota.
Ok più era cogliona più era fottutamente bella.
<<Questo puoi saperlo solo tu. Ti senti sballata?>>le chiesi e d'istinto mi alzai piano dal materasso diretto verso il pavimento , dove Ellen si trovava seduta in ginocchio con il viso inclinato verso me, a seguire con lo sguardo ogni mio movimento.
<<No.>>
Mi sedetti appoggiandomi sull'armadio rigorosamente bianco e lei cadde con il sedere a terra, proprio sulle mie gambe fasciate da jeans scuri -che avevo ancora addosso dopo essere tornato dall'Havana's Club mezz'ora prima-, Dio che mi succedeva?
Perché quell'impacciata sentimentale mi faceva quell'effetto?
Portai avanti le braccia e con i palmi le tastai le cosce coperte da quel pigiama bizzarro, ma che a lei donava in realtà.<<Adesso?>> le chiesi spostandole i capelli di lato e sussurrandole sul lobo dell'orecchio. Non sentii la sua risposta perché ero troppo concentrato sulla cicatrice che le riempiva la nuca e cominciai a tastarla con l'indice. Lei se ne accorse e di scatto si tirò in piedi.
<<Ti prego vattene.>> mi supplicò.
<<Ti aspetti che me ne vada? Dai ti facevo più intelligente.>>
In realtà no, non la facevo più intelligente.
<<Non ti conosco nemmeno e ti lascio toccarmi, é sbagliato. Vattene, mi sei stato sin dal primo momento poco simpatico e fino a poco fa mi chiamavi "principessa di sto cazzo" o cose simili. Scommetto che vuoi usare anche me come fai con tutte. Mi fai schifo. Esci.>>
Hai fatto tutto tu stronza.
<<Da quanto troia sei non posso negare.>>
E invece si potevo.
Ma aggredire le persone verbalmente dopo una delusione, anche piccola, era uno dei miei peggior difetti.
Uscii deciso dalla camera e sbattei forte la porta, quasi che mi sembrò di averla sentita sussultare.
Ben le sta.
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Just a mess
RomanceDopo essere stata rapita -fortunatamente anche salvata in tempo- da bambina e aver tagliato i rapporti con la madre, Ellen dovrà supportare la morte di suo padre e indagherà su di essa. Nel mentre é costretta a riallacciare i rapporti con sua madre...