28|Un segreto da mantenere

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Il sole crepitav, le nuvole annebbiavano quel celo azzurro e il fiume scorreva veloce.
Era come se il mondo stesso stesse per cadere da un momento all'altro.
Iniziò a piovere all'improvviso, Ramah stava guardava il finestrino, le gocce che sbattevano sul vetro della jeep erano bellissime, quasi come se esplodessero all'impatto.
Il piccolo si stava annoiando, allora decise che doveva fare qualcosa per distrarsi;
Prese un elastico dalla tasca ed iniziò a farlo girare attorno alla mano e alle dita...
Era una sorta di antistress, lo usava molto quando doveva aspettare;
In questo momento stava aspettando una persona, dovevano incontrare un medico che lo avrebbe aiutato per i suoi traumi.

C'era un auto che correva all'impazzata davanti a loro, fortunatamente era nell'altra corsia.
Così Ramah non le diede troppo peso e continuò a giocare con il suo elastico di gomma.
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-Ehi guarda quest'articolo, risale allo stesso anno in cui sei stato in italia.
-Hai ragione, forse è quello che cercavamo.
-Qui patla di una famiglia rimasta coinvolta in un incidente, 4 morti totali.
C'è scritto che si è salvato solo un bambino di 12 anni, forse seu tu?
-Potrebbe essere, però perché un incidente? Io non ricordo nulla di tutto questo.
Ricordo solo un pazzo che guidava veloce, ma non si era schiantato contro di noi.
-Ti devo rammentare che la tua memoria è stata modificata? In punto è quanto hanno cambiato? Potresti addirittura avere un altro nome, un'altra famiglia, un'altro sesso... Potresti essere stato completamente resettato o addirittura potrebbero averti indotto loro ad entrare alla KeeperVast.
-No questo lo escludo, ho tanti amici che possono confermare la mia versione dei fatti.
-Allora c'è qualcosa che ci sfugge, forse il tuo trauma è proprio avvenuto quel giorno...su quella strada.

La situazione mutava ogni volta che ottenevano un nuovo indizio.
Alla fine Ramah si è stufato di tutto quello che stava succedendo e avvolto dalla rabbia scaravento via tutte le prove e se ne scappò via.

Kamah per evitare che la situazione precipitasse, lo seguì correndo, alla fine della corsa Ramah cadde a terra stanco ai piedi di un cedro che si erigeva sulla costa.

Raghadesh si sdraiò come per riposare, con le gambe tra le braccia proprio come fanno i feti.
Sembrava quasi come se in quel momento volesse tornare nella pancia di sua madre...
"Mamma" pensò, prima di chiudere gli occhi.

Quando Kamah arrivò sul posto stava già dormendo.
-Ah.. io sto sudando come un cane e tu dormi tranquillo;
Vabbè sarà meglio lasciarti riposare.

Kahmmatari prese coraggio e si accasciò anche lui ai piedi del cedro.
Alzò la testa verso la chioma di quell'immenso albero ed iniziò a pensare...
Pensare a tutto quello che avevano passato...e che forse quello era solo l'inizio di un viaggio che non avrà mai fine.

Cos'era lui per Raghadesh...cosa sono diventati? Una coppia? Una famiglia? O semplicemente dei compagni...
Mentre guardava il cedro i suoi occhi scendevano sempre più verso il basso, fino ad arrivare a Rah.

-Sei bellissimo...io non so come fare a smettere, prima o poi però io me ne dovrò andare e non so come dirtelo...
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5 ore dopo..
-Ah..fa troppo caldo qui, mi sto ustionando, tu che sei una mozzarella di sicuro sarai rosso...
Ramah?
-...
-Stai ancora dormendo?
Questo non è normale.
Però quando dormi sei bellissimo.

Kamah si avvicinò a Raghadesh, il suo respirò è appena percepibile.
Allora preso dal panico avvicinò l'orecchio al suo cuore...Il battito era molto lento, così iniziò a squoterlo per svegliarlo.
Ma niente, Ramah era già svenuto.

-Forza Rah svegliati, dobbiamo ancora completare la nostra missione..
Cazzo Ramah svegliati cazzo.
Forse devo chiamare i soccorsi...di questo passo potrebbe entrare in coma.

Quando arrivarono i soccorsi Kamah era completamente impazzito, piangeva continuamente e stava prendendo a calci tutto quello che trovava in giro.

-Fate qualcosa Cristo! Datevi una mossa.

Mentre Ramah veniva spostato sull'ambulanza, uno dei soccorsi si avvicina a Kammathari per capire meglio la situazione.

-Serebbe da protocollo sapere cos'è successo...o quanto meno che lei ci dica quello che sa.
-Io...non ne ho idea.
Sono arrivato qui che stava già dormendo.
-Perfetto, ora metta una firma qui.
-Ok...

-Dal registro Federale non risulti presente, sei un turista?
-Si, io si.
-Mh...ora mi dia i nominativi del ragazzo.
-Si...Ramah Gharin Davesh.

-Oh...a quanto pare nemmeno questo nome esiste sui registri, lei è sicuro che il signor Davesh sia della Federazione Europea?
-...Io non lo so...

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Ore 7 a.m.

Il sole che scompariva, le nuvole che collassavano, un vento feroce.
Lì ai piedi di quell'albero vi era una voragine immensa e così profonda che non si riusciva a scorgere il fondo.

"Da dietro stanno arrivando in centinaia, forse migliaia.
Un esercito pronto a spingermi dentro quel buco pieno di cattiveria.
Non potrei mai riuscire a sconfiggerli tutti, il mio destino e cadere, cadrò finalmente in questo deserto come doveva andare a finire realmente"

I mercenari arrivarono armati fino ai denti, pieni di modifiche e drogati a merda.
Per Ramah non c'erano speranze.
Speranza...dove aveva sentito già questa parola.
Da lontano, oltre la voragine vide un ruscello, che cresceva sempre più e sembrava andarsene via da tutto questo, forse era davvero quella la speranza.

-Devo seguire il fiume, è la mia unica via di fuga
Devo scappare, devo sapere cos'è successo, non possono fermarmi ora.

-Rah? Ehy Rah, stai bene?
Ragazzi venite il battito si è ripreso.

Raghadesh aprì gli occhi, quando vide il volto di Kamah non riusciva più a pensare al fiume;
Aveva trovato già una speranza.

-Ehy cucciolone, ti sei ripreso è...come vedi il corso degli eventi si ripete, tu sul lettino d'ospedale e io qui che aspettavo...
-Mi, mi dispiace, cos'è successo?
-I dottori dicono che è colpa del dispositivo neurale di base, quello che hanno tutti in pratica.
-Ma io pensavo di non averlo.
-Vedi il tuo non reagisce alle EMP perché è stato creato con dei biochip, tecnologia sperimentale.
-Quindi ci sono cose dentro di me che non so di avere.
-Esatto...vedi che se fai il gesto di accensione dovrebbe funzionare come i nostri, o forse è un modello avanzato.

Ramah mette le dita a forma di "ok" e pronuncia ON.
Il sistema neurale si accende di colpo e il suo profilo si attiva nella rete neurale.
-Come immaginavo...Il tuo nome non è Ramah...ne Gharin e il tuo cognome non è Davesh.
-Co...cosa? Io...
-Fermo, forse è arrivato il momento di parlartene, o almeno di dirti qualcosa.
Anche io ho un dispositivo neurale creato con bio componenti.
-...
-Però l'ho saputo solo oggi.
Io all'età di tredici anni ho dovuto comprarne uno normale come ce l'hanno tutti, e l'ho fatto installare.
-Quindi? Anche tu...
-Si... anche io apparentemente c'entro con questa storia.

Anche se Kamah sembrava sincero, Raghadesh non si fidava più, si lo amava ma non riusciva a capire perché se ne fosse reso conto così facilmente.
Sembrava fatto apposta, tutto come se fosse stato già preparato.

-Io...non so più da dove partire.
-Mentre ti svegliavi stavi parlando di un fiume.
-Ah...hahahaha, lascia perdere era solo un sogno.
-A me sembrava più di un sogno.
Vabbè stiamo tralasciando l'argomento principale, io vedo sopra di te il tio vero nome, vuoi saperlo?
-...Co..come mi chiamo?
-Il nome registrato è Maximum Vaster.

"Mi hanno sempre mentito" Fu questo il primo pensiero di Ramah.
Non sapeva più che fare, da chi andare, di chi fisarsi...
E poi per quale motivo stava pensando alla madre proprio mentee sveniva.
Era tutto così confusionario e imprevedibile, adesso aveva anche un'altro nome.

-Maximum...Vaster, come la Keeper Vast?
-Dai registri statali sembra che tu sia il figlio scomparso del fondatore della K.V.C. Milicovich Vaster.



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