𝑻𝒊 𝑨𝒎𝒐 // 𝑴𝒂 𝑫𝒐𝒗𝒓𝒆𝒊 𝑼𝒄𝒄𝒊𝒅𝒆𝒓𝒕𝒊 //𝕄𝔸𝕋𝕋ℍ𝔼𝕆 ℝ𝕀𝔻𝔻𝕃𝔼

"Fanculo Stronzo"

"Svegliati bionda, Mester Lin non ha pazienza per i ritardatari, nemmeno se la ritardataria sei tu" disse Maria mentre si aggiustava i capelli
"Mhh Mester Lin può aspettare 10 minuti in più" risposi con la voce ancora impastata dal sonno
"Parole tue bionda" disse mentre usciva "se entro 10 minuti non ti vedo al tavolo a fare colazione faccio arrivare la nostra cara Saya a darti il buongiorno" disse apprendo leggermente la porta per farsi sentire

Mi strofinai gli occhi prima di realizzare cosa sarebbe successo se non mi sarei alzata con Saya... Immediatamente saltai dal letto mi vesti e andai a fare colazione.
Nel corridoio incontrai Saya che stava venendo a darmi il suo fantastico buongiorno (mi avrebbe buttata violentemente giù dal letto), le sorrisi e la presi a braccetto in segno di vittoria, andammo a fare colazione per poi iniziare la giornata con una delle lezioni del noto Master Lin.

Dopo ben 2h di storie degli assassini più noti e altre 2h di lezione nella sala di chimica dove studiamo e creiamo composti chimici letali, arrivò l'ora di Arti Marzial nominato da me 𝑨𝒓𝒕𝒊 𝒅𝒊 𝑺𝒇𝒐𝒈𝒐 𝑨𝒈𝒈𝒓𝒆𝒔𝒔𝒊𝒗𝒐 𝑶𝒔𝒔𝒆𝒔𝒔𝒊𝒗𝒐 𝑪𝒐𝒎𝒑𝒖𝒍𝒔𝒊𝒗𝒐, Si tipo lo shopping;
non avevo tanta voglia di allenarmi percio mi misi in coppia con un pivello che mi fece passare lintera ora a fare mosse stupide ma per lui complicate.

finite le lezioni andammo a pranzare...
mentre andavo verso la sala pranzo con Maria e Saya qualcuno mi prese da dietro e mi strinse a sé rompendomi quasi una spalla "ciao Hard" dissi liberandomi dalla presa del mio amico "buongiorno regina delle tenebre" rispose lui ironicamente
io risi e roteai gli occhi, "dov'è il tuo amichetto?" gli chiesi "intendi il tuo amoroso fantasma?" rispose con la sua solita ironi, "si Hardin, il mio amoroso fantasma" risposi ... "Beh... Non lo so, non l'ho visto per tutto il giorno" mi rispose prendendomi sottobraccio e portandomi a mangiare

finito il pranzo decisi di andare a cercare il mio caro cosiddetto amoroso, arrivai di fronte alla sua stanza e bussai, aspettai ma non ricevetti risposta cosi entrai e non c'era nessuno, solo miss disordine. Chiusi la porta e sali sul terrazzo a cercarlo poi nelle aule, infermiera, palestra e giardino... Ma niente, sparito nel nulla; lasciai perdere e andai in camera mia mi buttai sul letto ascoltando qualche canzone e poi mi addormentai... Mi svegliai verso le 18:00 di pomeriggio con qualcuno che mi accarezzava i capelli... Aprì gli occhi "Nik..."dissi stirachinandomi "ben svegliata dormigliona" mi disse accarezzandomi il viso, "dove sei stato tutto il giorno" chiesi mentre lui si metteva accanto a me sul letto... "Problemi a casa" rispose un poco indifferente a questo problema... Non dissi niente e mi spinsi ancora di più tra le sue Braccia e lui mi abbracciò più forte ancora

Restammo così per un' po' finché qualcuno spalancò di colpo la porta "oh cazzo, scusateci piccioncini, non volevamo disturbare" disse Hardin entrando in stanza con alle spalle Saya e Maria
" Ma smettila " rispose Nicholas, io mi staccai da lui e mi alzai andando verso il bagno
"Ei stasera usciamo solo noi due?" Mi disse Nik alzandosi e venendomi incontro "valuto mio caro miss fighetto" gli risposi ridendo, lui mise le mani sui miei fianchi e mi tiro leggermente a sé, porto la sua faccia vicino al mio orecchio e mi sussurro "ti porti in un bel posto" si allontano e mi fece l'occhiolino... CAZZO QUANTO LO AMAVO QUANDO FACEVA COSÌ...

"Ti passo a prendere alle 20:00 piccola sicaria" disse e poi se ne andò con Hardin
"Beh che hai intenzione di indossare questa sera 𝒑𝒊𝒄𝒄𝒐𝒍𝒂 𝒔𝒊𝒄𝒂𝒓𝒊𝒂" disse Maria calcando le ultime due parole per prendermi in giro...
"Non lo so" risposi per poi aprire l'armadio e cercare qualcosa...
"Io vado a fare un giro" disse Saya
"Quando si tratta di appuntamenti Saya Kuroki sparisce" disse Maria per sfottere Saya, lei la ignorò, chiuse la porta e se ne andò... Tra vestiti, trucco e chiacchere arrivarono le 20:00 e preciso come un orologio svizzero Nicholas busso, Maria aprì la porta e gli disse di andare ad aspettare in giorno perché avevo bisogno di qualche altro minuto