Arietty's pov
Parte il treno e vedo Jack che se ne va.
La cosa mi fa quasi piacere: non fa altro che farmi imbarazzare quel ragazzo!
Metto le cuffie nelle orecchie e aspetto di arrivare alla mia fermata.
Arrivo alla mia fermata e scendo.
Cammino fino a casa e appena imbocco il vialetto per arrivare alla mia porta sento un buon profumo di torta di carote. Adoro la torta di carote!
Entro in casa tutta sorridente dimenticando totalmente Jack che mi aveva fatto apparire un broncio sul viso fino a poco fa.
Mamma è in cucina e in forno c'è la mia adorata torta di carote.
Mia madre è minuta, coi capelli neri lunghi e il viso dai tratti dolci con gli occhi scuri leggermente più allungati dei miei (sua madre è giapponese e suo padre è inglese), uno spruzzo di lentiggini sul naso, le mani sottili e armoniose, con un fisico magro sebbene non sia altissima.
La saluto allegramente e inizio a raccontarle della mia giornata: le piace molto ascoltare ciò che le racconto di ciò che faccio a scuola.
"Dato che sembra ti stia simpatica questa Heidi puoi invitarla a pranzo qualche giorno, che ne dici?"
"Non vedo l'ora!"
Intanto continuavo a pensare a Jack.
Smettila.
Dovrei dare ascolto al mio subcoscio.
Mangiai e andai in camera mia: è molto spaziosa, con le travi del soffitto a vista e quasi tutta in legno, ho un sacco di poster di band che adoro sulle pareti in legno, una porta-finestra che da' sul balcone dove tengo dei vasi di geranei sul bordo e vicino al muro un'adorabile pianta di rose rosso sangue e dei vasi con nontiscordardime, camomilla, malva, pervica, dalia. In camera, davanti alla mia scrivania c'è un'altra finestra che si affaccia sempre sullo stesso balcone: sul davanzale ho varie piantine grasse minion e un bonsai di ciliegio. Per la stanza ho vari vasi sospesi ricavati da grosse lampadine bruciate che avevamo in cucina con piante "cadenti" che con le foglie verdi danno un tocco di colore alla stanza. Il mio lettone ha una base in legno ed è verde con cuscini a rana questo mese e ho qualche pupazzo qua e là in camera. Ho un armadio enorme sempre in legno. Ho una scia di lucine tipo di Natale come luci sopra al mio letto. E tutto profuma di cannella. Soprattutto i vestiti.
Mi lascio cadere sulla sedia della scrivania, prendo in mano una matita, poso sul tavolo un foglio bianco e inizio a fantasticare guardando fuori: iniziavano già a ingiallirsi o arrossire le prime foglie.
Accendo il comuter e metto della musica e inizio a muovere la matita sul foglio.
Dopo una mezz'oretta mi accorgo di ciò che sto disegnando: per ora è un bozzetto di un ragazzo alto, coi capelli scuri e gli occhi chiari. Noto una certa somiglianza con un ragazzo che mi da' abbastanza sui nervi... Mi da' sui nervi anche il disegno. Diamine!Sicura che tu non ti stia innamorando?
Taci dannato subconscio!
Decido di scrivere ad Heidi. Le racconto ciò che è successo.
-ODDIO! CHECCARINI! D'ORA IN POI SARETE LA MIA COPPIA PREFERITA!
-Heidi, non sei d'aiuto...
-NO ODDIO CHE COSA CARINA!
-Heidi, smettila.
-Ok... Comunque è una cosa davvero carina. Stareste bene insieme secondo me!
-No, Heidi, non staremmo bene insieme: mi da' sui nervi!
-Sei innamorata
-EEEEH?! COSA?! NO!!Poi abbiamo iniziato a scherzare e siamo arrivate all'ora di cena. Siamo andate a mangiare promettendoci di fare una videochiamata più tardi. E' stata la videochiamata più divertente della mia vita! Heidi è una ragazza buffissima.
Ci siamo date appuntamento il giorno successivo davanti scuola e siamo andate a dormire.
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La ragazza di periferia
RomanceNuova scuola, nuovi compagni, nuovi professori e nuova vita, ma non è facile. Lei, ragazza di periferia con pochi amici. Lui, ragazzo del centro e popolare. "Non è che..."