In treno.

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Mi chiamo Lucia. Ho 32 anni ancora per poco e mi sposto con il  treno tutti i giorni. Vivo in un piccolo paese in provincia di Milano. Mai e poi mai andrei via di qua per vivere nel caos della città. Ho trovato di recente un lavoro in un'agenzia di viaggi in centro, poco distante dalla stazione Centrale e sono costretta a prendere il treno ogni giorno. Andata e ritorno, ma non mi dispiace, adoro viaggiare in treno. Vivo a casa dei miei. Le mie finanze non mi permettono ancora di essere indipendente come vorrei. Ho avuto una storia di quasi dieci anni con un ragazzo, ma lo scorso anno ci siamo lasciati. 

Aveva una relazione parallela con un'altra donna da ben 3 anni. Io mi chiedo perchè, senza obblighi legali, non abbia avuto le palle di dirmi addio invece di continuare a prendermi in giro.

Lui mi ha detto che era innamorato sia di me che di lei, possibile?? Non riusciva a lasciarmi perchè mi voleva bene, sul serio??? Bel modo di dimostrarlo. Un giorno andava a letto con lei e un giorno veniva con me a mangiare un gelato. Io sono una persona seria. Credo in quelle cose che nel nuovo millennio sono un tantino scomparse: rispetto e buon senso. Non sono sicura che l'unico motore che muove una relazione sia il sesso e credo che per poter avere rispetto per gli altri prima di tutto si debba avere per se stessi.

Ho studiato moltissimo: prima le scuole, poi il liceo classico ed infine mi sono laurata in comunicazione. Adoro leggere. Raramente esco di casa senza un libro in borsa. Ho anche il kindle, ma il fascino della rilegatura, il profumo della carta e la sensazione che ti da avere un volume fra le mani è insostituibile. Non ho parole per definirlo, ma carta e inchistro ti fanno comprendere il lavoro che c'è dietro la stesura di un libro; le ore che lo scrittore ha impiegato e scriverlo stracciando brandelli di carta e sedando numerosi mal di testa. In più avendo un'ora e trenta di viaggio in treno tra mattina e sera e un'ora abbondante di pausa pranzo ogni giorno leggo, divoro libri. 

Questa mattina, oggi è il 9 maggio giorno del mio compleanno, sul treno c'è un ragazzo molto bello.  È seduto sul sedile di fronte al mio. Ha i capelli ricci e castani, con gli occhi scuri incorniciati da una montatura nera bellissima. Ha il tablet sulle ginocchia. È impegantissimo a digitare qualcosa e immagino che stia scrivendo un libro. Mi ha distratta dalla lettura. Lo sto guardando senza farmi notrare. Arriviamo a Milano Centrale. Scende con me. Mi rivolge un saluto cordiale e timidamente ricambio.

Ci incamminiamo nella stessa direzione. Pochi metri prima della via in cui devo svoltare per raggiungere la mia agenzia lui entra in un negozietto. Quando raggiungo la porta scopro che lavora in una libreria piccolina. Non ci sono mai entrata. È una libreria molto particolare. Vendono libri antichi e li restaurano. Vendono usato a poco prezzo. Non ci sono molte novità o best seller. Lì accanto c'è un bar e credo proprio che per pranzo andrò a mangiare lì, voglio rivederlo. Mi ha affascinata. In ufficio c'è un po' di agitazione, siamo vicini all'estate e i clienti ci stanno davvero assaltando. Prima acquisti il pacchetto vacanze, meno paghi.  È un'ottima fomrula, ma per noi operatori è stressante. Dopo il Covid le vacanze sono diventate una vera e propria ossessione. Stare rinchiusi qualche mese per alcune persone è stato letale. A me, stare a casa ha fatto piacere, ma io ho una villetta a due piani con un giardinetto e una minuscola piscinetta. L'ho vissuta come una pausa di riflessione. Credo che il mio ragazzo abbia avuto in quei mesi tutto il tempo per 'avviare' la sua nuova relazione. L'ha conosciuta on line e poi dopo il lockdown ha deciso di incontrarla. Stronzo!!

Torniamo a me. Non ho idea di quanti pacchetti viaggio io abbia venduto questa mattina,  ma tra Maldive in Luglio, Caraibi in giugno e Canarie ad agosto, credo che molti Milanesi si incontreranno anche dall'altra parte del mondo. A me piace il mare, ma preferisco il silenzio e la pace della montagna. Adoro sedermi all'ombra di un albero e leggere un buon libro. Non amo la confusione. 

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