Il diritto di innamorarsi.

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-Chissà perché ogni volta che qualcuno fa qualcosa che noi non faremmo MAI inevitabilmente lo giudichiamo.-


Mi chiamo Alice, ho 47 anni e sto per raccontarvi una particolare parte della mia storia. Sono legata ed un uomo di nome Rob da cosi tanti anni che mi sembra sia da sempre, è un uomo molto tranquillo, incredibilmente immaturo e carico di vizi. Sono anni ormai che la nostra relaizone si è assestata, la passione è un lontano ricordo e quello che ci tiene uniti ancora oggi è un amore oserei dire fraterno. Quando ci siamo incontrati ed abbiamo deciso di iniziare la nostra relazione eravamo molto giovani avevamo progetti, intenzioni e desideri... nulla di quello che ci aspettavamo allora si avvicina a quello che la vita ci ha dato da affrontare. Abbiamo superato tanto insieme, davvero, ma il tempo a volte consuma e distrugge. Qualche anno fa, la vita ci ha messo davanti a grandi dolori che abbiamo superato insieme con forza sostenendoci. Almeno così credevo. Invece ero io ad aver sconfitto il mio e il suo dolore offrendo le mie spalle come sostegno alla sua debolezza. Ho sempre ritenuto che gli uomini fossero più deboli delle donne, quelli che ho conosciuto mi avevano fatto credere questo. Una donna credo sia talmente impegnata a vivere che non si accorga di quanto possa essere forte. 

Sicuramente la penso così perché sono una donna e mi sento molto forte.

Un paio di anni fa ho realizzato che per assecondarlo ho rinunciato ad alcuni dei miei desideri. Ormai è tardi. Le mie scelte le ho fatte ed indietro non posso tornare. Quando una persona più giovane mi chiede consigli l'unica cosa che mi sento di dire è di essere sempre un po' egoisti, di avere bene le idee chiare e di cogliere sempre l'attimo, perché la vita è troppo breve per affogare nei rimpianti. Non sono così tanto vecchia da essere un saggio consigliere... ma credo che la vita mi abbia resa più riflessiva e precocemente matura. Negli ultimi anni ho conosciuto il dolore lacerante della perdita, ho perso mia madre. Non mi ha mai spaventata particolarmente il trapasso, cosa che ritengo naturale. Quello che mi terrorizza è il dolore: il morire soffrendo e in solitudine.


Mi ritengo una donna piacente e sensuale, a volte sfrutto la mia sensualità per poter gestire alcune situazoni. 

La mia relazione non ha mai fermato gli uomini dall'adularmi e dal corteggiarmi, ma sono sempre stata integra. Da qualcuno mi sono lasciata adulare perché flirtare è una cosa piacevole e in alcuni momenti della vita regala un po' di quella sicurezza in se stessi che a volte si perde per strada quando si è divorati dalla noia e dell'abitudine.

All'inizio dell'ultimo inverno ho perso il lavoro. 

Lavoro e vivo in un paese di villeggiatura, in riva ad un romanticissimo lago. Maggio ed ottobre sono due mesi molto tranquilli. Per tutto il resto dell'anno si lavora principalmente con il turismo. Ho vissuto sei mesi nell'attesa di riprendere a lavorare nello stesso posto e con gli stessi colleghi. Un delizioso alberghetto con ristorante romantico che affaccia proprio sul lago. Ci sono poche camere e pochi tavoli, questo ci permette di viziare e coccolare i nostri clienti, visti anche i prezzi sostenuti. 

Non vivo più in Italia da molti anni.

Il lago è splendido si torva in una regione a sud della Francia. Vivo a Savine le lac sul lago di Serre Ponçon ed è una piccola bomboniera.

Il mio titolare ha avuto grossi problemi economici e la Francia non tollera negligenza. Mi ha trattenuta per mesi, ho davvero raschiato il fondo del barile e del conto in banca, non ci voleva. Per fortuna è riuscito a risolvere tutti i suoi problemi e a maggio inoltrato finalmente potevamo rientrare. Il mio desiderio di ricominciare a lavorare era così prepotente da rendermi cieca. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 19 ⏰

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