ᴛʜʀᴇᴇ 💌

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3.

『••✎••』

I due ragazzi si incontravano ogni mattina ormai per studiare e nessuno dei due tornava mai a casa per il pranzo.
Entrambi preferivano trascorrere il loro tempo insieme, piuttosto che nell'ambiente casalingo dove si sentivano costantemente a disagio.
Col trascorrere dei giorni in sua compagnia, Minho iniziò a scoprire alcuni lati di Jisung che non aveva ancora avuto occasione di conoscere e ne rimase piacevolmente sorpreso. Era difficile tirargli fuori le cose di bocca, per cui procedeva sempre con cautela ogni qual volta voleva porgli una domanda, eppure nonostante quella sua riservatezza, rimaneva davvero socievole e disponibile ad aprire discorsi di ogni tipo, motivo per cui Minho si sentiva sempre stimolato durante le loro conversazioni.
Dentro di sé continuava a chiedersi come mai fosse rimasto tanto colpito dal biondo, non si era mai interessato particolarmente a nessuno e non aveva mai avuto una persona effettiva con cui parlare così tanto ogni giorno, era una sensazione nuova per lui. 

« Allora sei pronto per domani o no? »

Domandò il castano chiudendo il libro, quando ormai il sole era in procinto di ritirarsi tra le montagne. 

« Non lo so...mi sembra di non ricordare nulla »

Si lamentò il minore, posando le mani sulla propria testa esausto. 

« Dovresti riposarti ora, una bella dormita metterà in ordine le tue idee, vedrai »

Rispose sorridendogli appena. 
Jisung alzò lo sguardo verso di lui e sospirò.

« Lo spero...vorrei poter tornare allo scorso semestre »

Disse infine attirando l'attenzione dell'altro.
Minho colse al balzo quell'occasione per poter tirare fuori il discorso una volta per tutte. Jisung aveva accennato infatti diverse volte alla  sua difficoltà verso lo studio, ma l'altro non si era mai permesso di fare domande per paura di recargli danno, non fino a quel momento almeno.

« Posso chiederti perché quelle persone hanno sentito la necessità di far conoscere l'esito del tuo esame a tutta l'università come se si fosse trattato di un affare di stato? »

Domandò quindi deciso a conoscere la risposta, notando l'espressione dell'altro mutare visibilmente.
Jisung fece scivolare le proprie mani sulle ginocchia e abbassò lo sguardo verso il tavolo. 

« No, non devi dirmelo per forza..»

Fece un passo indietro il maggiore, accorgendosi subito dopo del disagio che si era impossessato del suo volto.

« Sono quello che si definisce lo studente modello all'interno della facoltà. Diciamo che sono sempre al primo posto nelle graduatorie.. quindi il fatto che io sia stato rimandato ad un esame ha suscitato tanto clamore »

Spiegò con una risatina ironica. 

« Per me era un onore esserlo e studiare mi è sempre piaciuto, non trovavo alcuna difficoltà o noia nel farlo, poi semplicemente tutto è andato a rotoli e per studiare una  cosa per cui avrei impiegato un'ora, ora ci metto un giorno se va bene. »

Confessò strofinando il palmo sudato sul tessuto dei propri pantaloni ansioso. Minho comprese finalmente quanto per lui risultasse difficile parlare di quell'argomento e di quanto gli facesse male quel cambiamento.
Voleva troppo chiedergli cosa fosse  cambiato, ma temeva la sua reazione. 

« Mi dispiace, non deve essere facile »

Disse semplicemente con tono apprensivo. 

« Ma non devi dare retta a quegli idioti, sono solamente gelosi perché non sono alla tua altezza. Vederti fallire per loro è una vittoria perché così possono mettersi sul tuo stesso livello, ma tu non devi dargli corda. Lasciali essere dei falliti, tu fai quello che riesci »
 
Lo incoraggiò Minho alzandosi dal tavolo, prima di sentire il telefono vibrare nella tasca posteriore dei propri pantaloni.
Fece cenno a Jisung di attendere un secondo e si scusò per l'interruzione, prima di allontanarsi. Jisung annuì in silenzio, iniziando a sistemare le cose nel proprio zaino. Sospirò pensieroso e si fermò col quaderno a mezz'aria: come avrebbe affrontato l'esame  l'indomani? 

Soulmates 🌔 // minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora