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"Un forte tonfo mi fa sobbalzare nel sonno, dopo poco ho l'udito ovattato,non sento quasi nulla; quando mi sveglio mi ritrovo nel mio lettino, foderato dalle mie lenzuola costellate di arcobaleni e unicorni, la mamma me le comprò al mio nono compleanno. A malincuore mi alzo intenta a sbirciare dalla mia finestra cosa fosse stato quel botto, era come se due macchine si fossero appena schiantate fra di loro. Scopro che la mia ipotesi era corretta appena guardo per bene,ma presto mi rendo conto che una delle due macchine mi era familiare, troppo.."

Trasalisco, sono sudata, non vedo bene e troppi ricordi riaffiorano nella mia mente non ancora pronta a provare tutte quelle emozioni perche meta ancora addormentata. Non riesco a muovermi,paralizzata nel mio letto, e la sola cosa che riesco a sentire è un'unica lacrima scendere al lato della mia guancia. Trovo la forza per riaddormentarmi ma questa volta a svegliarmi non è un "déjà revé" , bensì la mia sveglia. La guardo, segna le sei e un quarto,dopo attimi di riflessione mi rendo conto che tra meno di due ore sarei dovuta stare al collodi, per il mio primo giorno! Fiore mi ha fatto la gentilezza di prendermi la divisa e portarmela. Dopo essermi svegliata del tutto, mi vado a fare una doccia ghiacciata; da piccola facevo solo docce bollenti,il solo pensiero dell'acqua fredda mi faceva rabbrividire, ma le cose cambiano. Con l'asciugamano avvolto appena sopra il seno, vado in salone per cercare Fiore, dormiva sul divano, come sempre. Gli tiro leggermente la coperta sulle spalle, e gli do un bacio sulla fronte. Claudio ha sempre avuto un viso angelico nel sonno, era davvero bello, lo vedo anche io che sono sua sorella minore. Ma le cose che fa sono l'opposto della sua bellezza. Con la mente avvolta dai miei pensieri cerco la divisa nel mio armadio, prima di metterla però mi asciugo i capelli e metto la biancheria. mentre guardo il mio riflesso nello specchio con la divisa indossata comincio a farmi dei seri dubbi sull'andare a quella scuola, la gonna è davvero troppo corta! Dopo decisamente troppi minuti a passarmi la piastra, corro a mettermi un filo di correttore sulle occhiaie, dovute all'incubo della notte prima, passo al mascara e poi metto del lipgloss. Mi guardo allo specchio e sento il classico grugnito mattutino di mio fratello,sembrava un orso.. Guardo l'orologio e noto che mi restano ancora 50 minuti prima di uscire di casa, così colgo l'occasione per farmi latte e cereali. Dopo colazione mi dirigo  sul divano da fiore per dargli il buongiorno e lui mi risponde con un sorrisone, da quello che ho capito dai suoi amici, che ogni tanto venivano a fargli visita, lui sorrideva solo ed unicamente con me, modestamente mi vantavo ogni volta che me lo dicevano. Dopo essermi assicurata per bene che si fosse svegliato del tutto, glielo chiedo.

a:"Frollo, ti prego mi puoi accompagnare tu il primo giorno?" dico con la faccia da cucciolo smarrito. Lui in risposta mi guarda in cagnesco, ma io non demordo con la mia espressione da cane bastonato, lui alza gli occhi al cielo.

f:"Ok va bene, rompipalle.." dice infastidito. 

a:"Si ma sbrigati a lavarti!" dico urlando come se fosse a cinque metri da me, lui odiava quando urlavo di prima mattina, io a differenza sua amavo provocarlo.


Arrivata davanti al Collodi con la macchina di Fiore, gli do un bacio sulla guancia per ringraziarlo, lui sorride e dice: 

F:"Dai su forza e coraggio che dopo aprile viene maggioo!" A:"Fiore cosa urli!" con una fragorosa risata in risposta, sgomma e va via a tutto gas. Mi giro per guardare la scuola che avrei dovuto frequentare per i prossimi tre anni e mi stupisco per la grandezza, sembrava una scuola molto elegante da fuori. Poi mi sento toccare la spalla, odiavo essere toccata senza preavviso. Mi giro come se mi avessero appena toccato il sedere  e vedo una ragazza bionda davvero molto bella. C:"Ciao! tu sei alice giusto? Io sono Chiara, ti devo mostrare la scuola, abbiamo entrambe un'ora di buco perciò seguimi." Dice sorridente. Stupita dalla gentilezza della ragazza la seguo senza parlare, mi piacerebbe fare amicizia in fin dei conti...

 𝑰𝒏 𝒃𝒊𝒍𝒊𝒄𝒐~𝑵𝒊𝒄𝒄𝒐𝒍𝒐́ 𝑮𝒐𝒗𝒆𝒏𝒅𝒆𝒓 𝑹𝒐𝒔𝒔𝒊~//𝒍𝒐𝒓𝒆𝒏𝒛𝒐 𝒛𝒖𝒓𝒛𝒐𝒍𝒐//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora