Caroline
Ero a casa, avevo letto almeno 30 pagine di quel libro, e ogni volta che vedevo il suo nome il mio cuore sussultava. Mentre leggevo però, vidi una di maledizione che come titolo aveva “maledizione del sole e della luna”, mi incuriosì parecchio e il protagonista era proprio Klaus, come al solito;
Era scritto che per spezzarla serviva.. il sangue del doppelgänger?Elena quindi era una sorta di sacrificio?!
No non era vero, forse...era per questo che non volevano coinvolgermi in questa storia, forse era pericoloso, forse mi ha fatto del male o peggio, ne ha fatto ad Elena o chissà a chi. Ma nonostante questo, io non riuscivo ad odiarlo, non lo conoscevo e non sapevo la sua storia, non sapevo niente.
Mentre però riflettevo, mi venne in mente un idea;
Se avessi distratto Elena, probabilmente avrei trovato qualcosa a casa sua, conoscendo Elena avrebbe fatto arrabbiare persino Stefan pur di scoprire cos'era quella maledizione.
La chiamai
<<Elena ciao, possiamo incontrarci al Grill?>>
<<Oh sì certo, io non sono a casa quindi mi trovo a passare di lì, arrivo subito>>
<<Okay>>
Dissi soddisfatta, riattaccando il telefono.Okay, era il momento perfetto. Uscì di casa e mi diressi da Elena.
Arrivata lì, presi le chiavi da sotto il tappeto e aprì la porta, la chiusi dietro di me e andai di corsa in camera di Elena.
Dopo un quarto d'ora, più o meno, trovai una lettera, una lettera intestata a me.
Era da parte di Klaus, e non potevo credere ai miei occhi;“il tuo Klaus”
Perché? Perché te ne sei andato via da me? Non potevi rimanere e spiegarmi tutto?qualsiasi cosa sia successa...Mi scese una lacrima amara, la tolsi con il palmo e continuai a cercare.
Trovai un disegno, era meraviglioso, realistico, profondo e romantico, era fatto da Klaus, l'unico dettaglio era che aveva disegnato me;Presi tutta questa roba e uscì da casa di Elena, avevo le lacrime agli occhi e la testa che mi scoppiava. Chiusi violentemente la porta dell'entrata e camminai per andare nella mia macchina per andare da Elena, si sarebbe insospettita se non fossi andata, quindi la chiamai
<<Elena, sto arrivando tu sei già lì?>>
<<Si Caroline, ti aspetto>>
Disse, per poi riattaccare.*Dopo l'uscita con Elena*
<<A domani Caroline>>
Disse Elena mentre sorrideva, io ricambiai andando verso la mia macchina. Ero stata veramente bene quella sera ma era come se mi sentissi presa in giro, non ero mai considerata in niente, sempre la seconda scelta, sempre la ragazza di riserva, è come se non fossi mai veramente partecipe in un qualcosa di concreto; i sorrisi, i segreti, le chiacchierate, i drink... come se fosse tutto finto.
Arrivata alla macchina, sentì nuovamente quella sensazione, come se qualcuno mi stesse realmente seguendo.
<<Okay, chi è? Basta con questi giochetti esci fuori>>
Dissi annoiata dallo stupido che si credeva uno stalker. Mente aprivo la portiera della macchina però, non feci in tempo a metabolizzare niente che una bionda familiare mi prese per il collo e mi mise a muro, la riconobbi subito appena la luce le illuminò il viso<<Rebekah!?>>
Dissi confusa e sbalordita
<<Non avresti dovuto cercare la storia di famiglia biondina, potevo raccontartela io>>
Sorrise e mi lasciò andare. Presi fiato subito dopo che mollò la presa, cercavo di dire delle parole con senso compiuto siccome ero scioccata
<<Che cosa ci fai qui? E perché mi stai seguendo>>
Lei sorrise e inclinò la testa
<<Seguendo? Tesoro il mondo non gira intorno a te>>
<<Oh per favore, so che eri tu a seguirmi a casa e al parco qui vicino>>
Dissi con sguardo di sfida, lei sorride divertita
<<Me l'aveva detto che eri tenace>>
<<Intendi..Klaus?>>
Lei cambiò espressione
<<Si lui, e te lo devi dimenticare.>>
Fu una fitta al cuore
<<Già l'avete fatto una volta, non voglio essere la bambolina soggiogata che obbedisce a tutto>>
Dissi, cercando di andarmene, ma la bionda mi afferrò per il braccio
<<Rebekah, ti prego, non voglio dimenticare le poche cose che so di tuo fratello>>
Dissi, e senza neanche accorgermene, gli occhi si fecero lucidi
<<È pericoloso Caroline>>
Disse con uno sguardo più addolcito, lasciando la presa
<<Non mi importa, sono un vampiro, ho rischiato di morire molteplici volte, non mi interessa se tuo fratello è pericoloso, sento che c'è una chimica e di qualsiasi cosa si tratta, voglio rincontrare tuo fratello.>>
Dissi sicura, però lei mi guarda con ammirazione, come se fosse una bambina che guarda la sua mamma
<<Hei Caroline, sai.. è imbarazzante da chiedere ma non so dove dormire, potresti ospitarmi?>>
Le sorrido e annuisco
<<Certo, vieni, andiamo a casa>>
Salimmo in macchina e andammo a casa.
Non sapevo esattamente perché avevo accettato, non mi fidavo di nessuno di solito, ma con lei sentivo che c'era un forte legame, chissà magari ricorderò un giorno.
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dream or reality? ~klaroline~
Vampire~ Katherine, infida puttana. Rimpiango quel giorno di essere stata trasformata in vampiro, è tutto così difficile. Vorrei soltanto sapere perché io, perché non un'altra persona? Io non le ho fatto nulla. Ma il vero problema non è quello che ormai so...