7 parte

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Klaus

Mi svegliai accanto ad una rossa, non sapevo minimamente chi fosse, probabilmente la sera prima ero ubriaco.
Non riuscivo a lavarmi dalla mente Caroline, dopo un tempo lunghissimo e indefinito l'ho rivista, bellissima e magnifica come sempre. Era evidente che mi odiava, probabilmente perché non ricordava e se non ricorda è decisamente meglio; non deve ricordare le cose orribili che ho fatto.

Mi alzo dal letto con la testa che mi scoppia, sveglio la puttanella sul mio letto, dicendole di alzarsi
<<Hey, buongiorno>>
Mi dice sorridente, non sapevi neanche come si chiamava e ero nervosismo
<<Tesoro, alzati da questo letto e sposta i capelli di lato>>
Avevo fame, tanta fame.
Non appena la rossa spostò i suoi capelli, affondai i miei canini nel suo collo; potevo sentire il sangue caldo scorrermi in gola e i miei denti raggiungere la parte più profonda della carne.
I miei erano atti orribili me ne rendevo contro, ma non ne avevo mai abbastanza.
Una volta dissanguata, la gettai a terra, alzando lo sguardo;
C'ero io, o meglio, il mio riflesso. Ero a petto nudo con solo i boxer, lo sguardo perso e la la bocca sporca di sangue. L'unica cosa che però non potevo fare a meno di notare, non era una cosa fisica, ne tanto meno concreta, era la mia anima. L'anima più peccaminosa e putrida su questo mondo. Ero insicuro, non mi fidavo, ero paranoico e impulsivo, testardo e manipolatore, come potevo anche solo pensare di stare vicino ad un anima così solare, pura e gentile come quella di Caroline?

Smetto di pensare e guardo il cadavere a terra, sentivo una strana presenza dietro di me, ma la riconossi subito
<<Sorellina, che piacere>>
<<Indossa un paio di pantaloni cortesemente, sei scandaloso>>
Disse sbuffando disgustata
<<Come mai qui?>>
Dissi ridendo, mentre rimettevo i pantaloni che poco fa erano sul pavimento
<<Non posso salutare il mio caro e buon fratello?>>
<<Ti ho pugnalata innumerevoli volte Rebekah, non mi definirei un fratello buono>>
Il suo sguardo si incupì
<<Sta zitto>>
Si riprese, e continuò
<<E poi, sei pur sempre mio fratello, farei di tutto per vederti felice.>>
Il suo sarcasmo e come un paletto ficcato in pancia
<<Perché sei a Mystic Falls?>>
Chiedo, seccato da mia sorella
<<Cavolo Nik, non sei mai soddisfatto vero?>>
Alzai un sopracciglio
<<Che vuoi dire?>>
<<Voglio dire che non sono stupida. Quando ti svegliavi della notte e riprendevi dal tuo armadio il vestito di Caroline, io ti vedevo. Quando la notte facevate gli stessi sogni, io ti vedevo.E indovina un po'? Ieri l'hai vista per merito mio e non fai altro che lamentarti di me e trattarmi come se fossi una ragazzina ossessionata da te. Sai cosa Nik? Vaffanculo>>

Rimasi sconcertato. Non pensavo che mia sorella, la mia Rebekah mi avesse visto tutte quelle volte in qui ero debole. L'avevo trascurata come se non fosse lei
<<Rebekah aspetta>>
Dissi mortificato, dovevo farmi perdonare
<<Scusa. Non volevo essere comportarmi così con te>>
Lei si bloccò istantaneamente
<<Ti comporti così da una vita>>
<<Ma ha comunque importanza Rebekah>>
Le andai vicino e l'abbracciai come non avevo mai fatto, era la mia sorellina, la mia famiglia
<<Non volevo>>
Mi abbracciò di rimando, e la sentì sorridere
<<È delusa, arrabbiata e spaventata, ma c'è una chimica, c'è una scintilla nei suoi occhi quando parla di te>>
Ovviamente si trattava di Caroline
<<C'è un cadavere in questa stanza Rebekah>>
Dissi sghignazzando, sembravo uno psicopatico ma forse lo ero
<<Come posso anche solo pensare di riavere una speranza, l'ho avuta, e l'ho bruciata facendole dimenticare tutto, abbandonandola nella più totale inconsapevolezza>>
<<Perché nonostante io le abbia fatto ricordare tutto, lei spera ancora che tu ti possa redimere>>
Rimasi spiazzato, Caroline sapeva?
<<Tu cosa? Ora non mi parlerà mai più, che cazzo hai fatto Rebekah>>
<<Me l'ha chiesto perché ti voleva aiutare!>>
<<Ma così non hai aiutato me!>>
<<Perché ti è così tanto difficile pensare che una persona tenga tanto a te?>>
Disse, lasciandomi senza risposta. Fece un segno di delusione e se ne andò dall'appartamento.
Ero una completa delusione per tutti, per tutti cavolo, anche per me stesso.

Ripulita la scena del delitto sul mio meraviglioso parquet, mi vesto e esco a decidere quale sarà il mio abito per la serata che il consiglio ha deciso di organizzare.

Caroline

Era sbagliato volere, pretendere che la più malvagia e potente delle creature sulla terra, possa avere un lato buono? Io speravo con tutta me stessa che Klaus potesse veramente redimersi da tutta quella cattiveria, ma più ci speravo più o ricordi mi bombardavano la testa;

<<Klaus... Che cosa?>>
Mi guardava come se mi volesse morta
<<Caroline, devi smetterla di cercare del buono in me, perché ti dirò una cosa che nel tuo profondo già sai, IO NON SONO BUONO. IO MI SVEGLIO E BRAMO LA VOGLIA DI STRAPPARE LA GIUGULARE A QUALCHE VITTIMA INNOCENTE, PERCHÉ BRAMO LA VOGLIA DI SANGUE.>>
Ero completamente morta, e non intendevo per il mio vampirismo, non smettevo di piangere e volevo solo riabbracciarlo
<<Pensi che non mi senti sbagliata per questo? Pensi che non sappia che io mi sia innamorata di uno stronzo che tutti odiano e che non desiderano altro che la sua testa che brucia?!>>
Il silenzio calò velocemente, si sentiva solo il forte odore del sangue he ricopriva pavimento, pareti, vestiti...
<<Caroline...>>
<<No Klaus, non dire niente>>
Presi il corpo, lo portai fuori dalla tenuta dei Mikaelson e lo gettai in giardino
<<Tu ti occuperai del corpo, io... Io pulirò>>

<<BASTA, BASTA TI PREGO NON VOGLIO PIÙ SENTIRE NIENTE!>>
mi ressi la testa per il dolore, imploravo a me stessa di non ricordare tutte quelle cattiverie, forse... Forse stavo rivalutando la proposta di Rebekah, forse la cosa migliore era dimenticare..

dream or reality? ~klaroline~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora