I'V GOT MY MIND ON YOU

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11.Hailey

"Dovrei togliete il disturbo"mi dirigo verso la porta,ma una mano mi ferma.

"No tu ora rimani qui"è Nancy,mamma mia quanto non la sopporto.
"Perché eri nella camera del mio ragazzo?"si del suo ragazzo,questo si è fatto tutta la città e lei è l'unica a non rendersene conto.

"Sono la sua vicina,e a me hanno fermato l'acqua,quindi sono venuta qui solo per questo,tranquilla è tutto tuo"
La tranquillizzo e me ne vado,ma prima di uscire mi soffermo su di lui,mi rivolge un sorriso divertito.

Entro a casa ,trovo mamma e Luke,seduti a tavola,mi fulminano con un occhiata.

"Dove sei stata tutta la notte Hailey?"è mi madre a chiedermelo

"Da Leah,eravamo molto stanche"mento,se solo sapesse dove e con chi sono rimasta davvero,mi ucciderebbe

"E non si avvisa più?"senti chi parla,Luke ,è qui da un giorno e si comporta come mio padre,ma cerco di mantenere la calma,e rispondo educatamente.

"Mi si è scaricato il telefono"mi fingo dispiaciuta

"Ha fatto preoccupare molto tua madre Hailey.E abbiamo deciso di metterti in punizione"il sangue mi ribolle nelle vene,e non ci sto più.

"Senti Luke non so quanto pensi di contare per me,ma nemmeno ti conosco e ti comporti come se fossi mio padre,se fossi in te starei zitto,perché non è la prima volta che succede e mia madre non prenderebbe mai un provvedimento del genere,per sua figlia diciottenne!"sbotto all'improvviso.

"Hailey!In camera tua,subito!"mi ordina mia madre,ma io sto sopportando troppo,da troppo tempo,è il momento di farmi sentire.

"No!Non sta volta mamma!Questo sconosciuto si presenta in casa nostra e si comporta come mio padre,non ho dodici anni,e ne tantomeno ho bisogno di un padre!"lasciandoli senza parole,sbatto la porta alle mie spalle.

Entro nella mia macchina,arrivo fino ad un parcheggio isolato.Lascio cadere la testa sul volante,e comincio a pingere,un'altra delusione,sapevo sarebbe finita così,stavo bene prima che mi madre si trovasse qualcun'altro,eravamo solo io e lei,il nostro rapporto,era perfetto.

Non ho nemmeno la mia valvola di sfogo proprio quello di cui ho bisogno.

Decido di chiamare Leah,ho bisogno di parlare,ma non so se parlarne con lei.Ho sempre avuto la vita perfetta,ero la studentessa perfetta,la figlia perfetta,l'amica perfetta,quando la gente mi vedeva mi faceva i complimenti,
'Ma che brava bambina', 'Sei fortunata' dicevano a mia madre,anche lei mi credeva perfetta.

Ma nessuno sapeva,che dentro di me niente era perfetto,era solo una voragine di insicurezze,paure,rimorsi,rimpianti,e tristezza,l'emozione che comanda il mio sistema.

Ogni volta sentivo le farfalle nello stomaco,ma non quelle che provano tutti quando sono felici,delle farfalle che mi divorano,non finiranno mai di farlo,mi consumeranno sempre,sono come una fenice,rinasce dalle proprie ceneri,io invece rinasco ogni volta che mi finiscono,non gli basterò mai.

Prendo a pugni il volente,è l'unica cosa che mi rimane da fare,disperarmi,perché un'altra volta,una persona a cui voglio bene a scelto qualcun'altro al,posto mio.

Non posso parlare con nessuno,il rapporto in i miei amici,non è mai stato vero,non andavo ad loro quando mi sento da schifo.

Sta sera tornerò il quel posto,tornerò da lui,ieri sera mi sono sentita protetta con lui.

The dark side:pronti all'infernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora