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Alle 20.50 Giorgia era già a casa mia, molto raramente era in ritardo, molto più spesso era in anticipo, l'adoravo per questo.
-Sei pronta?- urlò lei del soggiorno mentre io ero in bagno.
-Un attimo, ho quasi fatto- dissi finendo in fretta di farmi la piastra e truccandomi velocemente. Uscii dal bagno e corsi in camera a mettermi le scarpe che avevo comprato quel pomeriggio.
-Pronta- dissi scendendo in salotto e facendo una giravolta.
-Sei perfetta! Ora però andiamo oppure arriveremo in ritardo e sai che odio questa cosa- disse uscendo velocemente di casa. Io salutai i miei e la raggiunsi. Da casa mia al bar dove lavorava Francesco erano circa 10 minuti a piedi. Quando arrivammo non c'era molta gente e capimmo che ancora non avevano iniziato a suonare infatti quando entrammo Francesco stava servendo un tavolo dov'era seduta una coppietta. Quando ci vide ci salutò e si avvicinò a noi.
-Tra poco iniziamo- disse -grazie per essere venute- Ci mettemmo sedute ad un tavolo mentre lui si toglieva il grembiule e raggiungeva i compagni sul palco. Iniziarono a suonare, passò subito un'ora e poi un'altra, erano davvero bravi, avevano una carica e una grinta fantastica. A fine spettacolo scesero dal palco e Francesco ci raggiunse.
-Siete stati davvero fantastici, bravi- dissi non appena si avvicinò al nostro tavolo.
-Grazie, i miei compagni vorrebbero conoscervi, vi va di venire là?- disse
-Oh...certo, che ne dici Giò?-
-Va bene- rispose lei contenta ed era già in piedi. Lo seguimmo e ci portò dietro il palco dove c'era una porta che dava su un piccolo spiazzo dove c'erano 4 ragazzi.
-Ehi ragazzi, loro sono Giorgia e Beatrice- disse Francesco presentandoci al gruppetto.
Un ragazzo con il ciuffo e i dilatatori alle orecchi venne verso di noi e si presentò.
-Io sono Alessio, piacere di conoscervi- disse stringendo la mano prima a me e poi a Giò che vidi totalmente rossa. Aveva un'aria da classico ragazzo stronzo che si porta a letto una ragazza diversa ogni sera. Distolsi lo sguardo da lui quando gli altri si presentarono, c'era Lorenzo, un ragazzo all'apparenza dolce e intelligente poi c'era Alessandro, un ragazzo timido, non ha detto quasi niente per tutto il tempo e infine c'era Riccardo un tipo molto riservato. Restammo là per un'oretta nella quale discutemmo su molte cose e ci conoscemmo meglio. Per tutto il tempo osservai le occhiatine che si mandavano Giorgia e Alessio, qui c'era qualcosa sotto ma lui non mi piaceva molto e non mi sembrava il tipo adatto a lei. Non ci feci troppo caso, fui troppo presa da Francesco che di tanto in tanto, quando non diceva scemenze, mi faceva l'occhiolino e mi sorrideva, un sorriso che avrebbe fatto crollare ai suoi piedi chiunque.

Quella di sempre •DearJack•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora