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Beatrice pov's

Quando aprì gli occhi mi accorsi di non essere nella mia piccola camera e mi ricordai di quello che era accaduto la sera prima, a quel pensiero rabbrividii. Ero sola in un grande letto, Francesco si doveva essere già alzato così feci anche io e scesi di sotto, mentre scendevo sentii un forte profumo di caffè proveniente dalla cucina. Entrai in cucina e trovai Francesco ai fornelli intento a preparare la colazione.
-Ehi, buongiorno bellezza- disse girandosi appena per guardarmi -siediti pure, ti sto preparando la colazione- prima di sedermi mi avvicinai a lui e lo abbracciai da dietro, lui si girò e mi baciò in fronte.
-Grazie per ieri- disse staccandomi da lui.
-Me lo hai già detto almeno tre volte, non lo voglio più sentire, lo sai che ti amo e farei questo e altro per te- disse guardandomi dritto negli occhi. Mi sedetti a Francesco mi porse davanti un piatto con uova e bacon.
-Wow, colazione all'inglese- dissi assaporando quella meravigliosa colazione che emanava un fantastico profumo -e poi adoro il bacon- mangiai tutto e finii in pochissimo tempo.
-Davvero buona, complimenti- dissi alzandomi per mettere il piatto nel lavello.
-E cucinare non è l'unica cosa che mi riesce così bene- disse guardandomi. Immaginai cos'altro riusciva a fare così bene e subito arrossii, lui se ne accorse.
-Ma cos'hai capito?!- mi chiese ridendo -Vieni con me- mi prese per mano e mi condusse su per le scale, in fondo al corridoio, aprì la porta dietro della quale si rivelò un piccolo studio pieno di colori, matite, tele bianche e disegni appesi per la stanza.
-Li hai fatti tu?- chiesi fissando il disegno di una donna nuda.
-Sì- orgogliosamente mi mostrò tutti i disegni, spiegandomi brevemente da dove gli venivano le ispirazioni. Mi avvicinai alla scrivania dove c'era un disegno iniziato, raffigurava un volto, non era ancora ben definito ma riuscì a capire benissimo di chi si trattava: di me.
-E questo?- chiesi indicandogli il disegno.
-Ehm- era in imbarazzo -non avresti ancora dovuto vederlo, comunque sei tu, l'ho iniziato non appena sono tornato dal bar, la prima volta che ti ho vista, già allora mi hai fatto battere forte il cuore- ero in imbarazzo anche io, non sapevo che dire.
-È molto bello, voglio vederlo non appena sarà finito-
-Te lo prometto- uscimmo dalla stanza e andiamo in soggiorno.
-A proposito del bar, oggi non lavori?-
-Ho chiamato stamattina per dire che oggi non sarei andato, volevo passare la giornata con te- si avvicinò a me e posò le sue labbra sulle mie, il baciò che era partito molto delicatamente, si trasformò subito in qualcosa di più, senza che me ne accorgessi Francesco mi stava togliendo la maglietta ed io stavo facendo la stessa cosa con la sua, mi trovai davanti ai suoi addominali scolpiti, ai suoi tatuaggi fantastici e ad un ragazzo perfetto. Mi prese in braccio e mi portò in camera da letto, ci sdraiammo, rimanendo sempre appiccicato. In un attimo eravamo entrambi nudi, l'unica cosa che ci separava era la stoffa sottile delle nostre mutande. Stavamo uno sopra l'altra, pelle contro pelle, petto contro petto, i nostri baci erano lunghi e pieni di passione e vogliosi da avere di più. Infilai le mani sotto le sue mutande per poi togliergliele, quando fu il suo turno io rabbrividii, avevo voglia di andare oltre ma non ero sicura di essere pronta. Ora non ci separava più niente.
-Sei sicura?- mi chiese Francesco staccandosi, era tutti rosso in viso ed era bellissimo. Esitai un attimo sulla risposta, ero pronta davvero? Non lo sapevo ma non avrei di certo fermato un momento del genere.
-Si- dissi con voce insicura.
-Adesso ti faccio vedere cos'altro si fare bene- lui entrò delicatamente dentro di me, i movimenti lenti che faceva inizialmente si trasformarono in movimenti veloci, pieni di passione e amore, venimmo insieme, gridando ognuno il nome dell'altro.

Quella di sempre •DearJack•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora