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Era passato quasi un mese da quando i ragazzi avevano prenotato il volo e avevano affittato un appartamento a Londra e la loro partenza era imminente, sarebbero partiti tra due giorni. In questo mese erano successe molte cose, mi ero trasferita definitamente a casa di Fra, avevamo iniziato a sgomberare la camera degli ospiti per fare la camera per il bambino e i miei mi stavano aiutando con le spese. Quando entrai nella nostra camera Fra era in piedi di fronte al letto, aveva una mano nei capelli e fissava la valigia quasi vuota.
-Cosa c'è amore?- gli chiesi mettendomi seduta sul letto, di fronte a lui.
-Non voglio lasciarvi- si sedette vicino a me e appoggiò la testa sulla mia pancia, era cresciuta ma doveva crescere ancora molto.
-Fra, ne abbiamo già parlato-
-Non voglio che resti a casa di sola, potresti aver bisogno di qualcosa o potrebbe entrare qualcuno...-
-Andrò dai miei genitori, te lo avevo già detto- gli accarezzai i capelli.
-Dai adesso prepariamo questa valigia- gli dissi alzandomi e dirigendomi verso la sua parte di armadio. L'aprii e presi tutta la pila di magliette, la posai sopra il letto e cominciai a guardare quali mettere i valigia e quali no, poi feci lo stesso con i pantaloni e le canottiere.
-Ecco qua, mancano solo le scarpe, lo spazzolino, le mutande e i calzetti-
-Come farei senza di te?- mi strinse in un abbraccio, quando allentò la presa mi guardò in faccia e mi baciò, come sapeva fare solo lui, sapeva essere passionale e delicato allo stesso momento.
-Ho voglia di gelato al cioccolato- gli dissi quando ci staccammo.
-Ma è dicembre!- protestò lui
-Ma io ho voglia di quello-
-Dai andiamo- mi prese il giubbetto dall'appendiabiti e me lo porse. Sotto casa c'era una gelateria fantastica, aveva il gelato più buono che avessi mia mangiato. Presi il gelato e costrinsi anche Fra a prenderlo. Uscimmo nell'aria gelida e ci incamminammo lungo la via.

I due giorni successivi passarono molto velocemente e ci divertimmo molto. Purtroppo però era arrivato il momento della partenza. Quella mattina non parlammo molto, eravamo entrambi molto agitati. Arrivammo all'aeroporto due ore prima della partenza del volo. Gli altri erano già là. Aspettammo che chiamassero il loro volo e appena uscì si avviarono perso il check-in. Era il momento dei saluti, abbracciai i ragazzi uno a uno e augurai loro buona fortuna, quando fu il momento di salutare Fra scoppiai a piangere, mi ero fatta vedere forte fino a quel momento perché non volevo che cambiasse idea ma in quel momento non ce l'avevo fatta. Fra mi abbracciò forte
-Andrà tutto bene, tra due mesi sarò qua, te lo prometto- continuai a piangere, non riuscivo a guardarlo in faccia -Se dovesse succedere qualcosa, qualsiasi cosa, prenderò il primo volo e sarò qua da te- alzai la testa e lo baciai, non volevo che partisse ma non volevo neanche che rimanesse qua a rimpiangere di non essere patito. Lo abbracciai un'ultima volta.
-Ciao amore- mi disse dandomi un ultimo bacio. Poi si chinò e baciò la mia pancia.
-E tu fai il bravo eh- rise e risi anch'io in mezzo alle lacrime.
-Buon viaggio, amore-
Restai in una poltrona dell'aeroporto a guardare il loro aereo riempirsi di persone per poi partire, vedere che si allontanava sempre di più fino a scomparire.

Quella di sempre •DearJack•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora