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Ero felice. Felice come non lo ero mai stata. Eravamo stesi uno di franco all'altra, ci guardavamo ed esprimevamo tutto quello che sentivamo senza parlare ma attraverso gli occhi. Mi avvicinai un po' di più a lui, era bellissimo, una di quelle bellezze che vedi solo nei film o nelle riviste, non potevo credere di averlo di fianco a me, mi baciava, mi accarezzava ma soprattutto mi amava e sì, anche io amavo lui. Inizialmente credevo che stavamo andando troppo veloci e avevo paura a pronunciare quelle parole ma ora ne ero sicura, sicura come non lo ero mai stata.
-Ti amo- dissi, vidi apparire una luce nei suoi occhi, non si aspettava quella rivelazione.
-Ti amo anch'io- disse avvicinandomi ancora di più e baciandomi con passione.

Decidemmo di raggiungere i ragazzi per pranzo e chiamai anche Giorgia, andammo in un piccolo ristorante in periferia. Quando arrivarono tutti, ci salutammo ed entrammo.
-Ho avuto molta paura l'altra sera, mi dispiace non aver potuto far niente- mi disse Giorgia mentre ci stavamo mettendo sedute.
-Tranquilla, per fortuna è arrivato Francesco- disse lanciandogli un'occhiata di nascosto -E tu con Alessio?-
-Oh,-arrossì di colpo -siamo usciti l'altra sera, è così carino però non ha una buona fama, molti dicono che se la fa con tutte, sono un po' preoccupata- disse un giù di morale.
-Io non lo vedo un tipo serio però tutti possono cambiare con la persona giusta e magari quella persona per lui sarai proprio tu- le sorrisi per rassicurarla anche se io non mi fidavo molto di Alessio, avevo paura che la facesse soffrire e non se lo meritava adesso.
-Speriamo che sia così- disse. I ragazzi stavano parlando delle loro prossime esibizione e di un possibile viaggio all'estero per farsi conoscere là.
-Penso sia un'idea fantastica farsi conoscere fuori dall'Italia- dissi intromettendomi nel loro discorso.
-Lo penso anch'io solo che bisogna avere coraggio perché se per caso ci dovessimo far conoscere là e quindi dovessimo restare là, dovremmo abbandonare tutto qua in Italia- disse Lorenzo pensieroso. A questa cosa non ci avevo pensato ma era vero, se fossero rimasti là non ci saremmo più visti e questa cosa non mi piaceva affatto.
-Io ci voglio provare- disse Riccardo rompendo il silenzio.
-Anch'io disse Alessio- e di seguito lo dissero Alessandro e Lorenzo.
-E tu Fra?- gli chiesero gli altri. Vidi il suo volto irrigidirsi, era combattuto, non sapeva cosa fare.
-Voglio provarci anch'io, ma se le cose dovessero andare bene, Beatrice si trasferirà con noi- disse guardandomi.
-Per noi va bene- dissero i ragazzi guardandosi e annuendo. Allora era deciso, sarebbero partiti, sarebbero stati via un paio di mesi e se fosse andato bene li avrei raggiunti a Londra.

Quella di sempre •DearJack•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora