*Theo's pov*
Ero fiero del fatto che fossimo riusciti ad arrivare su un palco così importante, ma adesso pochi minuti prima di esibirci volevo solo essere da tutt'altra parte.
L'ansia mi stava divorando, cercavo conforto in Fiks e Plant, ma ero sicuro che anche loro stavano provando le mie stesse sensazioni.
Credevo di essere sul punto di un attacco di panico quando sentii Amadeus pronunciare i nostri nomi.
Non c'era più tempo, toccava a noi.
Arrivai sul palco deciso a concentrarmi sulla canzone e sul messaggio che essa doveva trasmettere, ma vedevo completamente annebbiato e le mie mani non smetteranno di stuzzicare gli anelli che indossavo e il microfono.Sentivo gli occhi di tutti puntati su di noi, ma non riuscivo a distinguere le persone nella platea.
Era una sensazione stranissima, non l'avevo mai provata durante i nostri concerti, perché lì mi sentivo a casa ma qua...
totalmente fuori luogo.Stavo cantando ma la mia mente era da tutt'altra parte, penso addirittura di aver saltato una frase.
Quei minuti della canzone sembravano i più lunghi di sempre.
Ripresi lucidità solo verso la fine quando arrivò la parte più intima della canzonee sono stato sempre quello solo
perché non sono mai stato come loroErano parole forti ma che mi descrivevano a pieno, sapevo che in molti ci si sarebbero rivisti.
Sentii la mia voce tremare, mancava solo l'ultimo ritornello e questo incubo sarebbe finito.
E così fu.
Amadeus ci salutò e pochi minuti dopo ero dietro le quinte.
Non riuscii neanche a guardare Plant e Fiks perché corsi via.
Mi chiusi nel mio camerino, il mio respiro era irregolare e sentivo il cuore pulsare più velocemente del dovuto.
Sentii solo dei passi rapidi avvicinarsi e poi la porta aprirsi, dietro di essa c'erano Plant e Fiks con uno sguardo preoccupato.
Cercai solo di rassicurarli ma Plant mi venne incontro e mi abbracciò, ne avevo bisogno.
Rimasi in silenzio per un po' fin quando non vidi arrivare dietro di loro Vivi, che disse semplicemente
V: "siete andati alla grande".
Non riuscivo neanche a credere alle sue parole, non ricordavo nulla della nostra esibizione.Vedendo il mio sguardo perso Fiks propose di rivederla.
Non ero pronto in realtà, ma la curiosità vinse e così accettai.
Tirai un sospiro di sollievo quando mi accorsi che in realtà il peggio era accaduto solo nella mia testa.
Certo non era stata un'esibizione perfetta, ma mi bastava sapere che nessuno si era accorto del mio stato d'animo.
Ero comunque deluso da come l'avevo affrontata.
Fiks mi rassicurò dicendo che era solo la prima e sicuramente sarebbe andata migliorando.
Ed io stavo sperando con tutto me stesso che avesse ragione e che la volta successiva sarebbe stata diversa.Dovetti aspettare la fine della serata per tornare in hotel.
Quando finalmente mi ritrovai solo nella mia stanza, mi accesi una sigaretta poggiato sul davanzale della finestra e poi andai a dormire con la testa colma di pensieri negativi e insicurezze che speravo solo sarebbero svanite magicamente la mattina successiva.~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Ciao a tutti,
capitolo breve ma intenso.
Finalmente abbiamo visto come Theo ha affrontato la loro esibizione.
E come avete capito, in modo completamente diverso dalla nostra Vittoria.Cosa vi aspettate dalla seconda serata?
Riuscirà Theo a viversela meglio o le sue emozioni prenderanno di muovo il sopravvento?Come sempre, se avete consigli o domande scrivetele nei commenti.
Arriviamo a 10 stelline⭐️ per la seconda serata del festival.
Vi Voglio bene,
Saretta💚🫶
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Ho bisogno d'amore💚
FanficUna ragazza di 18anni, Vittoria, viene riportata nella sua vita reale, a Roma, dopo 6 lunghi mesi dall'altra parte del mondo. Ad aspettarla ci sarà sicuramente il suo migliore amico, Gabriele, e forse anche qualcos'altro o qualcun'altro... Quali sor...