CAPITOLO IV (CHLOE)

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Sono stata tutto il giorno in ufficio con papà, due parole per descriverlo: noia mortale, sono stati tutti quanti occupati tranne me, io sono rimasta seduta sulla poltrona di mio papà a leggere
"Menomale che mi sono portata un libro con me"
Mentre stavamo tornando a casa nessuno dei due spiccicava parola fin quando papà non spezzò il silenzio
<<Dopo i tuoi 21 anni durante le missioni sarai affiancata dal figlio dei demoni>>
<<Ma è antipatico come un dito nel ...>>
<<Chloe!>>
<<Ok scusami>>
<<E comunque tranquilla perché ci dovrai stare insieme solo in quei casi>>
<<E fosse il minimo>>
Adesso sono in camera mia stesa sul mio letto a pensare
"Io già non sopporto quella famiglia, poi dovrò anche lavorare con loro figlio.
Inaccettabile, è una cosa inaccettabile"
Sbuffo e lancio il cuscino in aria, so che stando così non risolverei niente, quindi vado in salotto per parlare con i miei genitori, ma non appena arrivo sulla soglia della porta li sento parlare di qualcosa che probabilmente non dovrei sentire
<<Cara, abbiamo cercato in lungo e in largo, i demoni non vogliono scendere a compromessi e se vogliamo riaverlo tra di noi dobbiamo trovare una soluzione al più presto>>
<<Lo so, ma ormai le speranze si sono ridotte al minimo, sperando anche che sia ancora vivo.
Ho sentito che i demoni usano ancora vecchi strumenti di tortura>>
Nel sentire quelle parole il mio cuore perde un battito
"Non stanno parlando di mio fratello vero?
Non è possibile, mi hanno detto che era morto quando ancora eravamo piccoli.
Devo scoprirlo"
Entro nel salotto facendo sobbalzare i miei genitori
<<Madonna, sono così brutta?>>
<<No tesoro assolutamente, solo che sei entrata senza preavviso>>
<<Okay, volevo parlarvi di una cosa>>
<<Dicci tutto>>
<<So che state iniziando a vedere per il mio accompagnatore per andare sulla Terra...>>
<<In realtà abbiamo già deciso>>
<<Sarà Xavier, il figlio dei demoni>>
<<Non c'è qualcun altro già candidato per me?>>
<<Purtroppo no tesoro, mi dispiace>>
<<Va bene>>
Torno in camera e in un batter d'occhio crollo sul letto in un sonno profondo

"Mi risveglio in un posto tutto scuro, fa un caldo tremendo e si sente puzza di bruciato mista all'odore ferreo del sangue.
Cerco di captare anche il minimo rumore, sento delle urla, urla di dolore.
Corro in quella direzione fin quando non vedo davanti a me una scena orribile: un ragazzo in ginocchio sul pavimento con polsi e gambe legati e un sacco di tagli incorniciano quello sguardo sofferente.
Mi avvicino ancora di più per vedere chi sia
<<Non ci posso credere, Theodor, sei tu?>> chiedo incredula
<<C-Chloe...>>
<<Si Theodor, sono io>> cado in ginocchio davanti a lui e le prime lacrime mi rigano le guance
<<Chloe scappa, mettiti in salvo>> mi dice con la voce roca
<<Theodor ma che stai dicendo?
Vieni con me, a tutti noi manchi troppo>>
<<Lo so Chloe, ma non posso>> in quell'esatto momento avverto il rumore di una frustata e allo stesso tempo inizia a bruciarmi nello stesso punto in cui hanno colpito lui.
Per il troppo bruciore mi accascio a terra"

Sono in un bagno di sudore e ho il cuore che batte a mille appena mi sveglio.
Controllo l'orario e noto che sono solo le 2 di notte.
Mi alzo e vado in balcone per prendere un po' d'aria
"È strano, quel sogno dovrà pur significare qualcosa, e se è vero vuol dire che mio fratello è ancora vivo"
Torno nel mio letto sotto le coperte cercando di riprendere sonno.

Spazio autrice 📚
Come state? Buongiorno e buona domenica, secondo voi qual è la verità?

Amami per odiarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora