CAPITOLO V (THEODOR)

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Sono 15 anni che sono rinchiuso qui e che non vedo la luce del giorno, ormai la mia famiglia penserà che sono morto e posso capirli.
Mi hanno rinchiuso in una stanza in cui fa un freddo cane, mi stupisco di non essere ancora andato in ipotermia.
Mi preoccupo solamente per Chloe perché essendo gemelli le cose che sento io le sente anche lei e viceversa.
Almeno non sto morendo di fame, certo, mi portano pochi e miseri pasti, ma è pur sempre meglio di niente.
Sento dei passi provenire da fuori la porta e capisco che la pace è finita e che sta per arrivare il male
<<Allora Theodor, sei pronto a divertirti?>> mi chiede uno dei demoni che è sempre lì, pronto a torturarmi
<<Perché non potete semplicemente lasciarmi tornare a casa? La mia famiglia ha bisogno di me>>
<<Se vuoi tornare da loro dicci come si entra nel tuo regno, sono più di 10 anni che sei intrappolato qui e ancora non parli?>>
Ha ragione, me ne dimentico sempre, ma questo non posso farlo, correrei un grosso rischio, e per di più metterei in serio pericolo tutta la mia famiglia
<<Allora, vuoi dircelo una volta per tutte ed essere libero o no?>>
Come sempre rimango muto come un pesce e abbasso la testa
<<Come immaginavo>> dichiara il demone
Preferisco morire di dolore piuttosto che mettere in pericolo la mia famiglia.
Non alzo nemmeno lo sguardo quando lo sento afferrare qualcosa da terra e subito sento un dolore lancinante propagarsi in tutto il mio corpo come una scarica elettrica.
Nonostante io sia prigioniero qui dentro da molto tempo non mi abituerò mai a tutto questo dolore.
Spero solo che Chloe non lo senta tanto forte quanto me, in quel caso dovrei farmi perdonare per il resto della mia vita.

Spazio autrice 📚
Buona domenica, come state? Eccoci qui con un nuovo capitolo, secondo voi come si sentirà Chloe?

Amami per odiarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora