CAPITOLO VI CHLOE

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Il mio risveglio è stato più strano del solito, ho aperto gli occhi, ma so che ho passato tutta la notte in dormi veglia per via del sogno che ho fatto.

Scendo in cucina per la colazione malgrado il mio stomaco chiuso e la mia mente sulle nuvole.

"Ho bisogno di parlarne con qualcuno, magari mamma e papà sapranno darmi delle risposte"

Mi avvicino a loro che stanno facendo colazione e per non destare sospetti mi verso un po' di latte e cereali nella tazza

<<Tutto bene Chloe? Hai due occhiaie profonde>> mi chiede mio padre preoccupato

"Possibile che vedano tutto anche se non ho alzato la testa di mezzo millimetro?"

<<Non ho dormito molto bene>>

<<Come mai?>>

<<Ho sognato mio fratello che veniva torturato in una stanza in cui faceva così caldo da farti girar la testa, e mi parlava>>

<<Cosa ti ha detto?>>

<<"Scappa più lontano che puoi, dì a mamma e papà che sono vivo!>> dico esattamente ciò che ricordo e loro mi guardano sconvolti

<<Sei sicura che fosse tuo fratello?>> mi chiede mamma

<<Penso di saperlo riconoscere, siamo gemelli>>

<<Lo sappiamo tesoro, ma lo sai anche tu che tuo fratello è scomparso quando eravate bambini>>

<<Appunto, scomparso, non morto, non lo ha mai confermato nessuno, e nessuno ha mai trovato il suo corpo privo di vita, quindi non ci credo>> affermo

In quel momento sento un dolore allo stomaco come se mi ci avessero tirato un pugno, mi accascio sul pavimento per il dolore

<<Tesoro, tutto bene?>> domanda mio padre allarmato

<<Si, solo un dolore improvviso>>

<<Chloe, da quanto tempo ti sta succedendo?>> interviene mia mamma

<<Da quando Theodor è scomparso, perché?>>

Nell'udire quelle parole i miei genitori si scambiano un gioco di sguardi pieno di parole che solo loro potevano capire.

<<Mi state nascondendo qualcosa?>> chiedo guardando prima uno e poi l'altro

<<Certo che no Chloe, non potremmo mai>> dice mio padre con un leggero tremolio nella voce

<<Voi non me la raccontate giusta>>

<<Perché lo pensi Chloe?>>

<<Il mio sesto senso non sbaglia mai>> si scambiano di nuovo quel gioco di sguardi prima di parlare

<<Preparati, ti portiamo dal dottore>>

<<Ma perché? Io sto benissimo>>

<<Così possiamo scoprire la causa di quei malori>>

<<Uffa, e va bene>>

" Io so da dove provengono, e so anche cosa mi nascondete, ma voi la verità non volete ammetterla"

Me ne vado in camera mia a prepararmi consapevole della verità che galleggia proprio in superficie, ma che nessuno vuole raccogliere.





SPAZIO AUTRICE

Ciao a tutti/e, come state?

Scusate se in queste settimane sono stata un po' assente, ma ho avuto vari impegni che mi hanno tolto del tempo per pubblicare, ma vi prometto che adesso torno ad infestarvi le notifiche del telefono. 

Amami per odiarmiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora