5 gennaio 2023
Il mal di testa mi sta opprimendo.
Il caldo afoso di quest'ufficio fa contrasto con la neve che scende fuori dall'immensa finestra, che lo chiude come una parete.
Sono una stupida, avrei dovuto immaginarlo prima di vestirmi come un alpinista.Mentre mi massaggio le tempie provo a prestare attenzione al delegato degli US Open, ma il dolore e il suo modo di aprire la bocca fino a mostrarmi l'ugola non mi aiutano.
<<Signorina lei ormai è un istituzione! Un simbolo per questo sport, se penso al tennis immagino Nadal, Djokovic, Federer e li immagino tutti che parlano ad un microfono tenuto in mano da lei>>
Peserà più o meno cento chili ed è visibile che anche per lui fa troppo caldo, continua ad asciugarsi la fronte con un fazzoletto in cotone ormai zuppo del suo sudore.
Non riesco a trattenere una smorfia di disgusto quando se lo rinfila in tasca come nulla fosse.
<<La ringrazio molto, ma non capisco comunque qual'è il motivo per la sua visita>> sbuffo mentre immagino il mio pigiama di pile e il mio piumone morbido.
I suoi occhi piccoli e neri si spalancano tanto da permettermi di vederne la sclera bianca :
<<Ecco, si si signorina Alarcón, volevo invitarla a partecipare a questo match di beneficenza che si terrà agli US Open quest'estate, sa lei è così atletica e prestante e come dicevo è un simbolo e poi signorina è per beneficenza>> non credo abbia inspirato un filo d'aria da quando ha iniziato a parlare.
L'idea non mi piace, non sono così atletica come dice, sono un metro e sessanta per quarta chili, peso quanto una racchetta e nonostante lui continui ad affermare la mia profonda conoscenza del tennis non ci ho mai giocato veramente.
<<Emh, si mi parli della beneficenza per favore>> chiudo gli occhi e cerco di sopportare il suo tono squillante ancora per cinque minuti.
<<Si ecco è per i bambini malati di cancro, vogliamo raccogliere una bella cifra sa, per la ricerca. E si divertirà un mondo signorina glielo assicuro, la accoppieremo con un tennista e farà un doppio con una sua collega, si divertirà glielo dico io>> sento il suo gesticolare anche a occhi chiusi.
Voglio andare a casa.
Credetemi quando ve lo dico, la testa mi pulsa e quest'uomo mi stranisce, ma so anche che in questa società ho un ruolo privilegiato.
Appaio in televisione, sono una giornalista, un simbolo come dice il signore ed è mio dovere dare il buon esempio.Quindi accetto e rimando il problema ad agosto.