(⁓J. R. R. Tolkien «Guardiamo gli alberi, e li chiamiamo "alberi", dopo di che probabilmente non pensiamo più alla parola. Chiamiamo una stella "stella", e non ci pensiamo più. Ma bisogna ricordare che queste parole, "albero", "stella", erano (nella loro forma originaria) nomi dati a questi oggetti da gente con un modo di vedere diverso dal nostro. Per noi un albero è, semplicemente, un organismo vegetale, e una stella semplicemente una palla di materia inanimata che si muove lungo una rotta matematica. Ma i primi uomini che parlarono di "alberi" e di "stelle" vedevano le cose in maniera del tutto differente. Per loro, il mondo era animato da esseri mitologici. Vedevano le stelle come sfere di argento vivo, che esplodevano in una fiammata in risposta alla musica eterna. Vedevano il cielo come una tenda ingioiellata, e la terra come il ventre dal quale tutti gli esseri viventi sono venuti al mondo. Per loro, tutta la Creazione era intessuta di miti e popolata di elfi.»)
Avete mai riflettuto sul significato dell'essere vivi? Qual è il senso dell'esistenza? E quello della dipartita? Dio ci ha forgiati a sua immagine e somiglianza, ma a differenza di Lui, la nostra esistenza è limitata nel tempo. Per quale ragione Dio non ci ha resi immortali? Forse nutriva timore nei nostri confronti? Se l'uomo fosse privato della morte, potrebbe essere paragonato a Dio?
Ma quando si muore davvero? È quando abbandoniamo questo corpo terreno o quando nessuno serberà più memoria di noi? I defunti vengono dimenticati, poiché i viventi sono intenti a vivere la propria vita. Come biasimarli? L'uomo è destinato a combattere contro se stesso; i vivi avversano i vivi, i defunti rinnegano i defunti, e i morti invidiano i vivi. Ma chi odia, rinnega e invidia Dio? Nessuno. Perché tutti lo temono. Forse proprio per questo motivo nessuno si accorge che siamo le marionette di Dio.
Avete mai riflettuto su cosa sia una marionetta? È semplicemente un giocattolo creato dall'uomo a sua immagine e somiglianza con cui divertirsi, per passare il tempo. Alcune marionette vengono amate, come succede per le bambole, altre maltrattate, come fanno gli adulti per addestrarsi contro i manichini. Alla fine, però, ogni marionetta 'muore'.
Noi siamo le marionette di Dio, plasmate a sua immagine e somiglianza.
Tuttavia, alcuni pensano diversamente, e forse io sono tra questi: alcuni credono che Dio sia la nostra grande marionetta. Un mito fabbricato dall'uomo stesso per intrattenersi, per cui nutrire fede e amarlo, o per detestarlo e bestemmiarlo quando tutto volge al peggio. Forse Dio non è altro che una favola antica, tramandata per incutere timore nei nostri cuori, l'ideale dell'uomo perfetto, onnipotente e onniveggente, capace di annientare ogni cosa con un semplice schiocco di dita. Forse Dio è un'illusione creata dai potenti per incutere paura tra i miseri, una marionetta utilizzata per celare questioni più profonde.
Avete mai contemplato cosa significhi davvero 'Dio'?
[Terra di Vento, villaggio di Mulinella]
...
"Dopo un po' ti ci abitui."
Dissi.
Doveva essere l'inizio della notte; la Luna si stava sollevando all'orizzonte. In passato, per un motivo che ora mi sembra lontano, disprezzavo la Luna, o almeno così credo fosse per il mio io dimenticato. La odiavo perché era la Madre dei defunti, il regno delle anime perdute e degli oggetti dimenticati. Durante il lungo viaggio dalla Regione della pianura di Rasah a Desertica, con sosta a Terra di Vento, ho iniziato a provare un'inusitata affezione per la Luna. Era diventata il mio nuovo Sole, illuminando, sebbene flebilmente, l'eterno buio. Thalas, per cercare di persuadermi che Dio esisteva ancora, mi disse più volte che la scienza era incerta sulla scomparsa del Sole, poiché la Luna rifletteva la luce solare; quindi, se essa brillava, da qualche parte il Sole doveva pur esistere. Dopo aver ascoltato la mia affermazione, Thalas rimase in silenzio per un momento prima di rispondere.
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Speranze Crepuscolari
Viễn tưởngLa fredda brezza notturna, intrisa del sapore acre del fumo di incenso e della putrefazione di una terra morente, accarezza la mia pelle martoriata. La visione del Sole che sorge è solo un ricordo sbiadito nella memoria, e il vento che un tempo port...