2. The Win

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«Buona fortuna Liam» urlarono Harry e Niall al loro amico, dopo avergli dato diverse pacche sulle spalle, mentre lui entrava negli spogliatoi insieme a un altro ragazzo della sua squadra di calcio.

Non che il ragazzo riccio ci capisse effettivamente qualcosa di quello sport, ma i due volevano mostrare tutto il loro supporto al loro nuovo amico; avevano delle materie in comune a scuola ma avevano iniziato a parlarsi seriamente solo un paio di mesi prima, dopo un progetto di gruppo in cui erano capitati tutti e tre insieme.

Harry e Niall andarono a sedersi sugli spalti, il primo cercando di non inciampare tra i piedi e le borse degli altri, notando tra il pubblico altri compagni di scuola. Non che a loro interessassero particolarmente, non erano amici con nessuno, se non con Liam, e nessuno ci teneva a essere amico loro. "Il gay strambo e il folletto irlandese", così ogni tanto li etichettavano, loro avevano imparato a riderci su, anche perché Harry era effettivamente gay e Niall irlandese. Per il riccio poi era meglio essere strambi che omologati a tutta la massa, mentre il biondo tutte le volte che sentiva "folletto" si girava gridando "si chiama lepricano".
Esilarante.

Vicino a loro si sedette un ragazzo dai capelli e occhi scuri, magnetici. Fece loro un cenno con la testa a mo' di saluto.
«Ciao Zayn» risposero in coro.

Lui lo conoscevano ancora da meno, era il ragazzo di Liam e ancora non sapevano se gli stavano simpatici. Speravano di sì perché lui decisamente piaceva a loro, anche se a volte era un po' silenzioso.

Parlarono un pochino, soprattutto Harry e Niall mentre il terzo ragazzo si limitava a poche frasi, anche se il suo sorriso e la sua risata si facevano vedere sempre di più mentre la conversazione andava avanti.
Dopo poco videro le due squadre entrare in campo e decisero di concentrarsi il più possibile sul gioco.

Harry non ci riuscì, perché appena il suo sguardo si spostò da Liam notò che il capitano della squadra aveva un viso familiare. Sbatté le palpebre diverse volte e si stropicciò gli occhi, come ad assicurarsi di vederci bene, perché quante possibilità c'erano che Louis, il ragazzo del negozio di dischi e con gli occhi più belli che Harry avesse mai visto, giocasse insieme a Liam?

Si girò verso Niall per dirgli cosa aveva appena scoperto e poi spiegò a Zayn cos'era successo solo un paio di settimane prima, vista l'aria confusa che si era creata sul suo viso.

La bocca del riccio si spalancò ancora di più dallo stupore quando il moro gli disse che Louis era il suo migliore amico da una vita.
Harry decise in quel momento che il destino doveva esistere per forza, e li aveva decisamente presi in simpatia.

Non ci provò neanche a seguire la partita, concentrato com'era a fare slittare lo sguardo da Liam al ragazzo appena riconosciuto.

Esultò quando c'era da esultare (la loro squadra segnò tre volte, una volta fu proprio Louis a fare gol. Le altre, due ragazzi che a Harry parvero gli stessi che erano con Louis quel giorno di settimane prima, dei certi Riccardo e Daniel gli sembrava, da quanto aveva capito dalle esultazioni) ed esclamò dei grandi "nooo" quando sbagliarono e gli avversari tirarono in porta.

A fine partita, conclusa 3 a 2 per la squadra di Liam e Louis, Harry, Niall e Zayn si diressero a bordo campo, per festeggiare e congratularsi con la squadra.

Liam corse subito ad abbracciarli, anche se tutti e tre fecero dei versi scherzosamente disgustati visto tutto il sudore che gli bagnava la maglietta.

Quando Louis si girò nella loro direzione, il destino volle che anche Harry si voltò verso di lui. Nello sguardo del ragazzo dagli occhi blu si susseguirono rapidamente confusione e sorpresa. Gli rivolse un sorriso di riconoscimento e un cenno con la mano prima che i suoi compagni di squadra lo ricircondassero.

Enchanted || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora