Capitolo 2: superficie

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I giorni passarono, il rigido e allarmante inverno era alle porte.
Lorelai se ne sta lì, seduta a gambe incrociate sull'umido pavimento di legno della lurida catapecchia dove da anni risiedeva,appartenente anni prima alla defunta signorotta che la crebbe. Nel mentre nella morbida mano candida stringe forte quattro monete di bronzo. Tutto quello che aveva. Un sospiro esce dalle sue rosate labbra, sottili ma non troppo, per poi inserire con un gesto deciso il suo piccolo guadagnato nella tasta della sua gonna color castagna.
La notte arriva, la città si spegne, gli animi si accendono

É tutto pronto, manca solo Elfrida, che stava aspettando davanti all'entrata della sua dimora. Una volta riunite, le giovani donne si dirigono frettolosamente verso l'uscita del sottosuolo. Sul capo e sulle spalle una scura mantella nasconde le loro note identità, mentre come ombre volteggiano abili nell'oscurità di quella decadente città.

L'ignoto é davanti ai loro occhi, che le chiama, le attira a se. Fanno un gran sospiro, si tengono per mano.
Poi la luce.

Figlia delle mura: An AOT story Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora