Martedì 26 ottobre
I litigi tra i miei genitori continuano e sembrano diventare sempre più focosi.
Non so cosa fare con loro, se rimanere in silenzio aspettando il loro definitivo divorzio o agire in qualche modo, cercando di placare la loro ira che rende casa un posto orrendo."Ehy, posso stare un po' qui con te?", Sam entra tremolante nella mia stanza.
"Certo sorellina, vieni qui". Mi metto a sedere affianco a lei ai piedi del letto.
"Perché non la smettono di litigare Dylan?".
"Vorrei tanto saperlo Sam, ma purtroppo finché vivono sotto lo stesso tetto non possono fare altrimenti".
"Si comportano come due bambini che vogliono a tutti i costi giocare con lo stesso giocattolo".
"Già è così piccolina, ma tutto questo finirà presto", concludo lasciandole un piccolo bacio sulla testa.
Lei chiude gli occhi, intenta ad addormentarsi sulla mia spalla, allora la prendo in braccio e la adagio sul letto, sperando che almeno nei sogni lei possa evadere dalla realtà.
Subire le conseguenze del matrimonio dei miei genitori, in un declino rapido, e soffrirne, è già difficile per me. Vedere Sam risentirne nel mio stesso modo non fa altro che farmi sentire peggio.
Ad un certo punto cala il silenzio, perciò scendo giù e trovo mamma in cucina e papà seduto sul divano a guardare il telegiornale.
"Avete finito?"sbotto.
"Non so Dylan, che dici Pamela? Abbiamo finito?".
"Si Gabriel, abbiamo finito eccome.
No, non hanno finito.
"Io esco, Sam sta dormendo, evitate di svegliarla con le vostre litigate patetiche, grazie."Da All for music tra dieci minuti?
Mentre cammino con le cuffiette alle orecchie e le mani in tasca, una notifica fa squillare il mio telefono.
Va bene.
Prima che Peter mi scrivesse ero diretto al parco, ma effettivamente dovrei fare cambiare un paio di corde alla mia chitarra e andare nei negozi di musica, per di più con il mio migliore amico, l' unico che ho, è una delle cose che più amo fare.
Torno frettolosamente a casa per prendere la chitarra e salito in camera noto Sam ancora sul mio letto che dorme. Il più silenziosamente possibile esco di casa e mi fiondo al negozio.
"Dylan!", esclama Pet vedendomi arrivare dall' altra parte del marciapiede.
Ricambio il saluto e cercando di non farmi investire attraverso la strada per raggiungerlo.
Non posso farmi investire, non ora che finalmente ho avuto la possibilità di parlare con Allison, conoscerla meglio e chiederle di uscire.
Ma oltre a lei e a queste piccole ma grandi possibilità, le uniche due persone che senza saperlo mi motivano ad andare avanti e a non crollare sono Peter e la mia piccola e dolce sorella che amo più della mia stessa incasinata vita.
"Come va amico?", mi saluta lui in un abbraccio, mentre con un cenno saluto il signor Hamprey al bancone.
"Ho saputo che avete parlato, tu e Allison intendo".
Come ha fatto a saperlo ?
Io non glielo avevo detto, non ancora.
"Si beh, può darsi", sghignazzo.
"Come fai a saperlo? Te l' ha detto lei?".
"No, noi due non abbiamo parlato, penso che non parliamo da quando...", Pet abbassa gli occhi come se non avesse appena riaperto una ferita che abbiamo entrambi e che in realtà non è mai stata ricucita. So che cosa stava per dire, quella notte a casa di Evelyn, d'altronde, Tayler si è tolto la vita, il nostro Tayler, mio e di Peter, il terzo elemento del nostro trio. Perché lo abbia fatto nessuno è riuscito a capirlo. Ci penso ogni singola notte e ancora non riesco a darmi una risposta.
Lui era un ragazzo solare, allegro e gentile, io voglio ricordarlo così, per come era veramente e per come sarebbe dovuto essere per sempre.
"Beh no, non abbiamo parlato, ma le voci girano a scuola". Con un po' di sarcasmo, Pet cerca di spezzare il silenzio creato, lo apprezzo e ricambio con un leggero sorriso.
"Spero che nessuno abbia saputo della mia pessima figura!"
Questo si che sarebbe un buon motivo per farmi investire, da una macchina tedesca o italiana però, morirei con stile almeno.
"Oddio ahaha, che hai combinato?"
"Aspetta, fammi indovinare" , mi interrompe prima che possa darli una risposta.
"Sei caduto da un albero?!".
Un' espressione accesa e vivace si espande sul suo volto regalandomi uno dei suoi bellissimi sorrisi che non vedo molto spesso ultimamente, chissà perché...8 anni prima
"Secondo me lo spider man migliore è stato interpretato da Tobey Maguire, non c'è paragone!".
"Si anche secondo me Tay, non c'è paragone ahahah", ridiamo come bambini, ciò che siamo effettivamente, e rientriamo a casa mia.
Un buonissimo odore di biscotti appena sfornati riempie tutta la casa e subito io, Pet e Tay ci fiondiamo in cucina per vedere da dove proviene il colpevole dell' acquolina nella nostra bocca.
"Piano piano ragazzi, i biscotti non scappano!" .
"Ne siamo sicuri tesoro?! Potrei mangiarli tutti!" Papà e mamma si scambiano un bacio sulle labbra che fa coprire gli occhi con le mani a me e i miei amici.
"E no, Gab, sono per i bambini questi!".
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Unwritten destinies
ChickLitAllison è una diciassettenne segnata profondamente da un trauma passato che non fa altro che perseguitarla, in più tutti coloro che prima le stavano accanto ora si stanno allontanando da lei, lasciandola sola con i suoi pensieri e le sue preoccupa...