Capitolo tre

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I giorni nel meraviglioso paradiso terrestre nel quale ci trovavamo passavano scorrendo più velocemente del previsto tanto che eravamo già giunti a metà della vacanza,.

Ero stanca ma felice, facevamo un sacco di escursioni ogni giorno, sin dalla mattina presto per poi arrivare di nuovo in villa, cambiarci, andare a cena in un ristorante e per finire discoteca, non avevo un lungo sonno ormai da giorni e lo bramavo con tutta me stessa.

La condivisione della camera con Andrea aveva alti e bassi, non era successo nulla di particolare se non stupide litigate, ci sono giorni in cui ci vogliamo un gran bene, altri in cui ci ammazzeremmo l'un l'altro.

La sera, quando andiamo a ballare lui è sempre con un sacco di ragazze diverse e mi fa male vederlo cosi, ma d'altra parte lui è fatto così e io non posso cambiare questa cosa.

Per questa giornata ci attendeva lo snorkeling con gli squali e le altre razze presenti sull'isola, io amavo gli squali, ma l'idea di nuotarci assieme un pò mi spaventava.

"Pronta?" mi disse Huda entrando con Ginevra in camera mia.

"Si, abbastanza anche se ho un pò d'ansia"

"Anche io, ma so che facendolo con voi la paura passerà" disse Gin, lei e Huda erano le mie migliori amiche e ogni cosa che facevamo insieme, anche la più ansiogena o spaventosa, diventava divertente.

"Credo ci toccherà scendere, gli altri ci aspettano già in spiaggia" 

"Si andiamo" 

Ci incamminammo al piano di sotto e con mia sorpresa trovai Pietro ancora in casa

"Siamo sicuri non stia piovendo? il signor Serafini, il più perfettino e preciso del gruppo non è ancora al punto di ritrovo?" dissi seguita dalle risatine delle mie amiche

"Signorina Esposito pensavo volesse stare un pò con il suo migliore amico, stia tranquilla la prossima volta non mi farò trovare"

"Scemo" e gli diedi un pugno sulla spalla

"Mi fa piacere vedere che sei contenta di vedermi eh"

"Che permaloso che sei Pietro"

"Dai lo sai che ti voglio lo stesso bene anche se sei una stronza" entrambi ci accendemmo una terea

"Come va la convivenza con il tuo amato?"

"Shhh ma sei coglione potrebbero sentirti"

"Ma chi, Huda e Gin sono andate avanti e gli altri sono già tutti in spiaggia"

"Non si sa mai, comunque boh come dovrebbe andare, normale, la sera  ci cambiamo ci diamo la buonanotte e dormiamo, la mattina ci diamo il buongiorno e ci vestiamo, fine, apparte qualche stupida litigata nulla di cosi entusiasmante come speri, oggi nemmeno l'ho visto si deve essere svegliato prima di me"

"Si è sceso presto con me e gli altri a prenotare il catamarano per vedere il tramonto domani, scusa ma perché litigate?"

"Lo sai, per niente, cose inutili come quando siamo ad Empoli, voi uomini siete troppo permalosi"

"Mh mh se lo dici tu"

"Lo dico eccome caro Fares"

Continuando a parlare del più e del meno io e il biondo giungemmo alla spiaggia, dove gli altri erano già tutti sull'imbarcazione, con pinne e maschera.

Salimmo sulla barca e andai a dare il buongiorno agli altri ragazzi, compreso Andrea che appunto non avevo ancora visto.

"Oggi mattiniero" dissi al ragazzo mentre raccoglievo dalla cesta le mie pinne

"Purtroppo si, Pietro ha voluto me e gli altri per organizzare una sorpresa per domani quando andremo sul catamarano"

"Uuu sorpresa, non mi aveva parlato di sorprese il caro Pietro"

"Merda non te lo dovevo dire, lo sai che con queste cose non sono il massimo, rimanga tra noi"

"Va bene, puoi fidarti di me" ci facemmo a vicenda un sorriso e ci dirigemmo verso il punto nel quale sarebbe iniziato lo snorkeling.

Una volta arrivati ci tuffammo subito, gli squali erano bravi e nuotarci assieme era uno spettacolo, avevamo visto altre specie meravigliose come mante, delfini e vari pesci, ci divertimmo molto, soprattuto io e le mie due amiche, però, come tutto il resto della vacanza, anche questa esperienza finì in un soffio, proprio come dice il detto "come passa il tempo quando ci si diverte".

Passammo il resto della giornata in mare e io e le ragazze ci facemmo fare anche le treccine  una volta tornate in spiaggia, poi tornammo in villa e, come sempre, ci preparammo per andare a cena che sarebbe stata seguita da discoteca.

Quella sera incontrammo un gruppo di ragazzi italiani e socializzammo con loro, Andrea in particolare legò con questa ragazza di nome Martina, si, la cosa mi dava terribilmente fastidio.

Eravamo arrivati al night club e io ero con Pietro e Marco seduta su dei divanetti mentre sorseggiavamo i nostri drink e osservavamo, purtroppo, quello che accadeva in pista.

Purtroppo poiché ad un certo punto vidi Andrea e Martina che si baciavano con foga mettendo su un vero e proprio spettacolo imbarazzante anche per il resto delle persone che si trovavano li, ci mancava solo che arrivassero allo step successivo proprio li in mezzo alla pista, ma poi la ragazza dai capelli biondi sussurrò qualcosa al caro Faster e sparirono in mezzo alla folla.

Non so bene che sensazione provassi in quel momento, sicuramente rabbia, ma ingiustificata dal momento che tra me e Andrea non c'era assolutamente nulla, o perlomeno da parte sua, invidia? gelosia? schifo? beh, forse speravo solo che quello appena successo tra i due accadesse a me.

Dopo un pò tornarono, entrambi con le labbra gonfie e scompigliati, segno inequivocabile di quello che era appena successo.

Decisi comunque di godermi la serata con le mie amiche, anche se temevo per quando io e Andrea saremmo stati da soli nella nostra camera.

Tornammo alla villa e io cercai di posticipare il più possibile il mio ingresso in camera, dove già era salito il ragazzo, ma il sonno si faceva sentire e quindi decisi di entrare in camera con la speranza che il ragazzo dormisse già.

Invece, la mia speranza si distrusse, era li, seduto sul letto preso a chattare con qualcuno, non mi sarei stupita se avessi scoperto che si trattava proprio di Martina.

Non volevo guardarlo, l'idea che avesse appena avuto un rapporto con una ragazza sconosciuta mi distruggeva, soprattutto per quello che sognavo di avere con lui.

"Che hai" mi chiese lui notando il mio evidente stato di nervosismo

"Niente, perché me lo chiedi?"

"Perché sei strana da prima, non salivi neanche in camera"

"Stavo fumando, non posso più neanche fumare?"

"Ho capito hai i nervi girati, pazienza"

"Non ho niente Andrea, pensa ai cazzi tuoi"  vidi il ragazzo roteare gli occhi e mi diressi in bagno per non farla finire in una litigata inutile alle quattro di notte, mi struccai e indossai il pigiama, poi mi infilai nel letto e mi misi a mia volta al telefono.

"Senti" mi disse "lo dico prima a te perché voglio capire come pensi la potrebbero prendere gli altri"

"Cosa?" risposi

 "Secondo te sarebbe un problema se domani martina venisse con noi sul catamarano?"



SPAZIO AUTRICE

Ciao a tutte! eccomi tornata, spero stiate bene e che questo capitolo vi piaccia, cosa succederà nel prossimo?                                                                                                                                                                           Fatemi sapere se il capitolo e la storia vi piace..siamo solo all'inizio, lasciate una stellina e un commento se vi va, io vi mando un grosso bacio!

Posso provare a cambiare per te- FasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora