Tortuga.

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Solitamente, mi piace recarmi a Tortuga per piacere e non per affari. Ma questa volta farò un' eccezione.
-Capitano! Volete che venga con voi?-
-Come sempre apri la bocca per stupide domande. Certo che verrai con me! Muoviti!- supero il mozzo e scendo dalla mia nave. -Badate alla Jolly Roger durante la mia assenza! Sono stato chiaro??-
-Si Capitano!- esclamano in coro.
-Se accadrà qualcosa alla nave, vi spedirò direttamente nell' asse e farete compagnia ai pescicani!-
-Si Capitano!-
-Bene.- guardo Spugna. -E ora andiamo.-
***
Entro dentro la Locanda. Come sempre qui regna il Caos. Uomini ubriachi, Donne poco rispettose, pazzi suicidi, giocatori d'azzardo ma c'è solo una persona che m' interessa qui. E so già come trovarla.
Mi dirigo dall' Oste. -Due boccali di Rum.- ordino, porgendo due monete d'oro.
Spugna aspetta il mio ordine ma freme nel chiedermi qualcosa.
L' oste mi porge il boccale e Bevo il Rum tutto d'un fiato.
-Capitano...-
Eccolo.
-Si. Spugna?- mi asciugo le labbra.
-Cosa ci facciamo qui?-
Stringo Il pugno. -Te l ho già detto. Mi sembra.-
-Oh beh...si...solo come fate a sapere che si troverà qui?-
-Vedi. Mio caro Spugna. È per questo che non andrai mai lontano nella tua vita. Non ragioni.- mi picchetto la tempia prendendolo per idiota.
-Oh..si...Capitano...-
Bevo un' altro sorso e guardo l' oste.
-È un vero caos qui dentro.- esclamo.
-Io faccio affari. Per me va bene.- sputa dentro un boccale per pulirlo.
-Non ne dubito. Immagino che conosci tutta la tua clientela.- insisto.
-Che cosa volete? O meglio chi cercate?- sveglio.
-Sto cercando "Il" Capitano.-
-Qui ci sono molti capitani. Capitano.- si beffa di me.
Questo non lo sopporto. -Il Capitano che cerco io è unico nel suo genere. Si dice che riesca ad affondare le sue navi senza andare All' Arrembaggio. I suoi cannoni non sparano mai, tuttavia ha procurato centinaia o forse migliaia di morti. Ha diversi nomi. Capitano Nemo, in quanto nessuno sa chi sia. Capitano Ocean definito il vero dominatore del mare ma io preferisco chiamarlo Capitan Moonlight.-
L' oste s' irrigidisce.
-Sai perché lo chiamano così? Perché affonda le sue navi sempre con la luna piena. Quando la marea è alta.-
La sua espressione dice tutto. Lui sa.
-Ora. Vorrei sapere dove si trova.-
-Mi...spiace Capitano ma... io non...saprei...di chi state parlando...-
Questo tizio mi sta davvero stancando.
Gli stringo il colletto e lo faccio sbattere contro il bancone.
-Non te lo chiederò una seconda volta. Dove si trova "Il" Capitano.-
-Ok...ok ok...- alza le mani e trema. -Sopra le scale...nella stanza in fondo... ma non vuole essere disturbato.-
Lo lascio malamente. -Grazie per la tua collaborazione.- prendo una bottiglia di Rum e mi dirigo verso le scale. Spugna mi segue come un cagnolino.
-Tu aspetta qui.-
-Ma Capitano...- mormora.
-È un ordine.- stringo I denti.
-Ma certo...Capitano...- abbassa lo sguardo e come un cane bastonato torna al bancone.
Bene. Salgo le scale e supero le stanze, andando verso quella in fondo al corridoio.
Dovrei bussare. Dopotutto sono un gentiluomo. Peccato che io sia principalmente un Pirata.
Spalanco la porta con un calcio.
La stanza è avvolta nel buio. Sembra vuota. Ma so che non è così. Una lampada d'olio illumina una scrivania.
Chiudo la porta alle mie spalle.
Guardo il tavolo è pieno di fogli, mappe e disegni. Mi avvicino e cerco qualche informazione. Ma qualcosa di appuntito spinge contro la mia schiena.
Mi fermo e alzo la mano.
-È male educazione entrare senza bussare. Sapete?-
Sorrido scaltro. -In Amore e in guerra tutto è concesso. E questa è di sicuro una guerra.- sono veloce ed estraggo la mia spada respingendo La sua.
Il suo volto è celato dal buio.
-Sei lento amico!- esclamo mandando un fendente ma con una mossa mi disarma.
Grido e mi avvento su di lui ma si scansa ed io crollo a terra.
Mi tiro su e la sua spada mi sfiora il collo.
-Devo averti sottovalutato. Capitan Moonlight.-
Recupero la mia spada e lo disarmo facilmente.
Resta in silenzio. Lo faccio indietreggiare. Spingo con la lama il suo tricorno, facendolo cadere per terra e gli alzo il mento.
-O forse non dovrei chiamarti così?-
I suoi occhi verdi mi guardano con odio.
-I miei omaggi. Capitano Silvia.-
Rimane in silenzio ma i suoi occhi dicono tutto.
Le sfioro i capelli con la spada e le sfilò la parrucca. I suoi veri capelli sono corti. Tanto quanto i miei. Il suo volto è pieno di cicatrici. Ma ciò la rende più interessante.
Allontano la spada.
-Avete abbassato la guardia.- commento.
-A quanto pare voi mi conoscete. Sono in netto svantaggio. Signore.-
Rido. -Divertente. Ma hai ragione. Dubito che tu mi conosca. Killian Jones. Tesoro.-
Ci pensa su. -No. Mai sentito prima. Ti ho forse minacciato o derubato? Sai ho parecchio da fare. Non posso ricordarmi tutti i disgraziati che...- la blocco alla parete e le punto la spada. -Tu. Hai ucciso mio padre.-
La piratessa mi scruta. -Oh...in questo caso... tante...condoglianze!- non faccio in tempo e mi getta della polvere nera negli occhi. Ghigno. Non vedo più niente!
Mi disarma e mi atterra sul pavimento. Spinge la lama sul mio collo.
-Ferma!- alzo la voce.
-Credi che esegua I tuoi ordini??- sta per infilzarmi.
-Devi. Io so di te e del tuo piccolo segreto.-
Esita ma non si lascia sorprendere. Mi lascia malamente e prende la mia spada. Mi rialzo mentre lei prende posto dietro la scrivania.
-Oh davvero? E sentiamo. Quale sarebbe?- mi sfida.
Le lancio un brandello di stoffa.
Lo prende e lo apre. Come pensavo la sua espressione muta.
-Io so perché affondi le navi...quando la marea è alta. Io so perché i tuoi cannoni sono sempre silenti. Io so che cosa sei.- le bisbiglio arrivando al suo orecchio.
-Pensi di farmi paura?-
-No. Ma sono certo che gli altri pirati sarebbero entusiasti di avere la tua coda all' amo. E il tuo bel faccino come trofeo.-
Sospira irritata. -Che cosa vuoi?-
-Ti ricordi di... Davy Jones?-
Resta in silenzio.
-Il Capitano dell' Olandese Volante. Il Capitano maledetto? Ricordi il suo nome?- sfioro la sua gola con il mio uncino.
Spinge il capo contro il mio mento. Indietreggia la sedia e come una furia mi sbatte contro il vetro.
Rido. -Ah. Allora lo conosci.-
-Dammi un solo motivo. Per non ucciderti adesso.- Spinge le spade contro il mio petto.
-Perché potrei fare lo stesso.- accarezzo la sua giugolare con la punta dell' uncino.
Stringe gli occhi. -Chi sei davvero?- ringhia.
-Un figlio con la vendetta nel cuore.- mormoro.
Lei sgrana gli occhi.
-Si. Io sono il figlio di Davy Jones. E tu hai ucciso mio padre.-

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Ringraziamento speciale a tutti coloro che hanno votato e letto le mie storie♥️🙏 Spero che questo nuovo capitolo di questo Sequel vi abbia incuriosito♥️

Il cuore di un Pirata appartiene alla sua nave. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora