Il cuore di un pirata, appartiene alla sua nave

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Singapore, 10 anni fa.
Muovo la coda in acqua, restando a galla.
Finalmente noto Jack sedersi nella sporgenza in riva al mare. Mi avvicino.
-Perché sei sparito?-
-Avevo delle questioni da risolvere.- stappa una bottiglia di Rum.
-Con quella prostituta?- incrocio le braccia.
-Uhm, la mia sirenetta è gelosa. Non sapevo di essere spiato. Mi piace!-
-Non ti spiavo. Ma pensavo che almeno mi fossi fedele. Dopo quello che ci siamo detti e quello che abbiamo passato.- abbasso lo sguardo.
-Come ogni donna,salti o nuoti o corri alle conclusioni affrettate. Mia cara.- sorride scaltro.
Sto per immergermi in acqua ma Jack mi stringe le braccia.
-Lasciami! Stupido! Pirata da quattro...- mi bacia con prepotenza e mi prende in braccio.
Gli mollo un ceffone.
Ma lui non mi lascia andare.
-Mi hai detto che Singapore è il luogo con i bordelli più acclamati al mondo.- sbraito.
-È così. Non mentivo.-
-Allora non ho dubbi su cosa hai fatto!- mi agito ma Jack mi atterra sulla sabbia e mostra una piccola pergamena.
-Che cos'è? Il suo conto?- domando disgustata.
-No. Molto. Ma molto di più. Questo qui è un tesoro. Il tesoro più tesoro del mondo.-
Lo guardo scettica.
-Hai mai sentito parlare del "Cuore dell' Oceano"?-
Rifletto. -Prudence me ne parlò una volta... era un diamante.-
-Esattamente! Un diamante inestimabile. Appartenuto al parruccone francese del sistema solare.-
Alzi gli occhi. -Jack. Si chiama Luigi XIV.- lo correggo.
-È ciò che ho detto.- sorride.
-E cosa c'entra la pergamena?-
-Sirenetta sciocchina. Ci dirà dove si trova esattamente.- Jack srotola la pergamena.
Osservo ma l' espressione di Jack muta. -Mannaggia. Deve aver scambiato le pergamene.-
Osservo il disegno. Sembra una chiocciola.
-Cos'è questo?- domando incuriosita.
Jack mi guarda. -Non sai cosa sia?-
Scuoto il capo.
-Questo. Mia cara, è il Nautilus.-
Alzo le sopracciglia. -Ovvero?-
-È solo una leggenda ma ovviamente è vera. Questa conchiglia ha un potere straordinario.-
Come no. -Più della Perla di Scilla?- domando sempre meno convinta.
-Più della Perla di Scilla.- conferma Jack.
-Fai sul serio?-
-Te lo giuro, Gioia. Questa conchiglia, da quel che le leggende narrano. Pare vi sia "intrappolata" la voce del dio Poseidone in persona. E perciò, chiunque ne entri in possesso, può controllare le menti di tutte le creature marine.-
Penso. -Ma la Parla di Scilla... cela il potere di governare sul mare, ha poteri...enormi.-
-Vero. Ma! Dimmi una cosa. Cosa si può governare, se non esistono abitanti?-
Penso. Non ci avevo mai pensato.
-Allora...andiamo a cercarlo!- esclamo entusiasta.
Jack ride. -Amo il tuo umorismo.-
-No! Davvero! Andiamo a cercarlo! Insieme!- insisto.
-No, piccolina. Questa conchiglia non è altro che una maledizione per chiunque si imbatte in essa.-
Lo guardo. Non capisco.
-Questa conchiglia, può controllare le menti delle creature marine e perciò controllare la loro natura. Buona o malvagia. Ma allo stesso tempo ti divora l' anima da dentro.-
-Che cosa vuol dire?-
Le dita di Jack mi accarezzano la schiena. -Se io, potessi controllare la tua mente. E ti dicessi di uccidere senza pietà, sarebbe la mia anima a macchiarsi, comunque. Non la tua. Comprendi?-
È orribile... -Ma chi possiede questa conchiglia?-
-Nessuno lo sa, Tesoro. E credimi. È meglio così.-
-Tu non vorresti comandare, la mente degli altri?- domando.
-Sarebbe troppo facile, che divertimento ci sarebbe?- beve il suo Rum.
Lo guardo con malizia. -E non vorresti controllare la mia...di mente...?- domando curiosa.
Jack inghiotte il sorso e ricambia il sorriso. -Perché dovrei? Se so già, quello che voglio da te?-
Lo fisso intensamente.
Jack avvolge il braccio alla mia spalla reggendo la bottiglia e inizia a baciarmi con desiderio. Ansimo e lo bacio intensamente. Mi appiattisce sulla sabbia e muove il capo sul mio.
Ma... nota di stringere ancora la pergamena e si ferma.
Lo guardo intensamente.
-Non dovrà trovarlo mai nessuno.- getta la pergamena in acqua.
Resto sorpresa dal suo gesto così saggio.
-Promettimi che non lo cercherai mai.-
Gli accarezzo la gote e sorrido. -Lo prometto.-
***10 anni dopo***
Mi stringo alle lenzuola. Jack è dall' altra punta del letto. Non condivido il letto con lui da anni... un tempo dormire insieme, era la cosa più bella al mondo. Adesso invece.
-Perché?- mormoro.
-Uhm?-
-Perché mi hai abbandonata, quando avevo chiesto il tuo aiuto?- Quel perché mi ha assillato per un eternità. Ora basta.
-Tu vuoi sapere perché.- commenta divertito.
Mi da I nervi. Mi volto e lo giro verso di me.
Il suo ghigno malizioso brilla a causa dei suoi denti d'oro. Ha la tolto la giacca e il moschetto, indossa solo la camicia di lino aperta sul petto.
-Si. Voglio saperlo. Visto che avevo bisogno di te.-
Jack mi guarda negli occhi. -Perché stai cercando il Nautilus?-
-Ho fatto io la prima domanda, Jack. Smettila di ignorarmi e rispondi.-
Con sorpresa, le sue dita mi accarezzano le cicatrici sul mento. -Sei cambiata...- mormora.
-Che vuoi dire? Certo che lo sono.-
-È un cambiamento delle tue viscere. Il tuo sguardo. Un tempo brillava di spensieratezza di eccitazione. Adesso è spento ma colmo di ira.-
Lo scruto. -Sono cresciuta.-
-Cresciuta? Uhm... certo che sei cresciuta proprio male.- commenta.
Gli stringo il polso fermandolo. -Il dolore mi ha cambiata.-
-E dov'è la sirenetta che mi ha salvato la vita? Che non sapeva nulla sui pirati, né tantomeno sul Come farmi veni...-
-Non esiste più.- lo interrompo. -Ora rispondi.-
-Allora perché ti fidi di quel moccioso di Killian?-
-Non mi fido.- insisto.
-Invece si.- ribatte.
-No.- continuo.
-Si!! Te lo dico io tu ti fidi eccome! E immagino che tra voi ci sia qualche storiella, forse amorosa o forse più carnale o...-
-Non mi fido di lui!!- alzo la voce esasperata.
Jack si ammutolisce.
-Conosce il mio segreto. Mi ha minacciato dicendo che avrebbe detto a tutti la mia vera natura. E dopo tanto tempo, non voglio che il mio duro lavoro, venga reso vano per colpa di un Pirata, senza onore.- ansimo colma di rabbia.
-La mia vita andava finalmente bene. Ma poi è arrivato Killian. E cercava te. E la pace è finita.- sentenzio.
-Pace? La chiami pace, scappare da ciò che sei?-
-Tu non sai niente di me.-
-Oh. Tu dici? Allora dimmi, perché non torni in acqua e prendi il tuo posto come regina?-
-Perché non ho più un regno! Non ho più una casa e non ho più una vita lì! Io avevo bisogno di te. E tu mi hai lasciata a morire! Mi sono salvata solo sacrificando la Perla di Scilla...distruggendo tutto e tutti.- rivedo ancora una volta, quei corpi mutilati e senza vita. -Quindi. Ritorno alla domanda primordiale. Perché non mi hai aiutato?- lo guardo in lacrime e stringo I bordi della sua camicia.
Mi fissa con intensità. Come se il mare, la nave, ogni cosa fosse evaporato. Ci siamo solo noi due. -Era una battaglia che non potevi vincere. Era una causa persa.-
Scuoto il capo. -Tu combatti per le cause perse. Io. Ero. Una causa persa. Eppure mi hai insegnato tutto ciò che so. Dimmi la verità Sparrow. Che cosa è successo quel giorno??-
Mi guarda per poi darmi le spalle.
Sospiro e indosso in fretta la mia giacca.
-Quando vorrai dirmi la verità. Sai dov'è trovarmi. Capitano.- gli lancio la sua bussola ed esco da lì.
***
Guardo l' orizzonte e accarezzo il timone. Rammento quando presi la Blue Song. Apparteneva a un Pirata spietato. Non aveva il minimo rispetto della sua ciurma, né della sua nave. Sfruttai le maree e lo feci affondare. Ma la nave...
Già, lei cambió per sempre la mia vita. Pensavo che fosse finita per me. Invece lei mi diede una seconda possibilità. Una seconda vita. E se non riesco a salvare la Perla Nera... la perderò per sempre...
No. Io troverò una soluzione. La Blue Song è mia. E mia soltanto. E Jack riavrà la sua nave. Punto.
-Sei nervosa?-
Mi volto e noto Killian.
-Si. E non ho voglia di parlare.- mi libero di un Pirata ed eccone un'altro.
-È Jack, vero?- Si avvicina.
Lo ignoro.
-Certo, non deve essere una cosa facile...-
-Ho detto che non voglio parlare.- replico inviperita.
Killian alza la mano in segno di "scuse" ma la sua faccia è divertita.
-Cosa?-
-Non possiamo avere una conversazione...normale, io e te? Dobbiamo sempre litigare?-
Lo squadro. -Ti sei fatto un idea sbagliata di me. Io voglio solo chiudere questa storia. Recuperare il tuo stupido diamante, riportare la Perla Nera al suo stato originale e tornare alla mia vita. Chiaro?-
-Ecco. Stai di nuovo cercando una lite. Io volevo solo parlare.-
-E io no.-
Sbuffa. -Eppure con Ondina mi sei sembrata abbastanza calma.-
-Ondina è mia amica. È l' unica di cui posso fidarmi...-
Jones scoppia a ridere. -Un pesce??-
-Non è un pesce.-
-Quello che è. È comunque un animale.-
Alzo gli occhi.
-Voglio solo aiutarti... devi credermi. Non sono l' uomo che credi. Sono diverso.-
Guardo i suoi occhi. Sembrano davvero sinceri.
-Offrimi da bere.-
***
Bevo un' altro sorso di Rum.
-Ehi! Vacci piano piccola! O mi finirai le scorte.- esclama Jones.
Sono a bordo della Jolly Roger, un rischio, per la mia Blue Song. Ma la rabbia nei confronti di Jack e il Rum la mutano in un pensiero effimero.
Bevo ancora e rido. -Uhm...tu non bevi? Uncino?-
Killian apre la mano. -Non è saggio far ubriacare due pirati. Soprattutto se sono un uomo e una donna.- sorride malizioso.
Rido, mi alzo barcollando e mi siedo sulle sue gambe, aprendo le mie.
-Hai paura...di perdere il controllo, Jones?- ridacchio.
-Se dovessi fare qualcosa con te, preferirei essere sobrio.- sorride.
-Perché?- mi scappa un singhiozzo.
-Perché non ci si può fidare di te.- Killian mi punta il suo uncino sul collo.
Sorrido colma di malizia. -Uhm... chissà quante cose puoi fare, con questo...- accarezzo la punta.
-Più di quelle che pensi, bellezza.- bisbiglia.
-Sarebbe divertente scoprirlo...- fisso i suoi occhi.
Jones si avvicina al mio viso ma io prendo la bottiglia e Bevo un lungo sorso.
Sento la testa girare, l' estasi della sbronza finalmente è giunto. Domani starò malissimo, ma chissene frega??
Jones mi leva la bottiglia. -Di questo passo, dovrò ribattezzarti Spugna, e il nome è già occupato.- beve un sorso di Rum.
Lo ammiro. -E anche il tuo cuore è già occupato?-
Killian mi fissa. Non sa cosa dire.
Aspetto una sua risposta. -La Jolly Roger. Ha il mio cuore. Non lo sai? Il cuore di un Pirata appartiene alla sua nave.-
Sorrido. -Molto Romantico...o molto furbo...- singhiozzo nuovamente.
Killian mi guarda divertito. -Molte grazie. Moonlight.-
Scrollo le spalle. -Ma ti pare, Jones.-
Il suo sguardo accarezza il mio, e prima che uno dei due possa fermare l' altro/a...
Inclino il capo e assaporo la sua bocca, il Rum accentua quel sapore irresistibile.
Il mio fiato si fa pesante, mentre Killian comincia a palparmi ovunque. Le sue labbra, solleticano il mio collo e le sue mani stringono I miei seni. Gemo e stringo il suo capo al mio décolleté.
Killian mi regge per le gambe e si alza dalla sedia per poi sdraiarmi sul suo letto.
Lo bacio colma di desiderio. Frugo nella sua camicia, scoprendo il suo torace.
Jones mi leva in fretta gli stivali, per poi riprendere i baci sul mio collo.
Ansimo. Lo desidero. Ma forse è l' alcool a parlare, non io.
Killian mi apre in fretta la camicia. Lo lascio fare ma...
-Forse non dovremmo...- ansimo.
-Forse...- mi bisbiglia.
Mi mordo il labbro. -Dico...sul...sul serio...dovremmo...smettere e...ah!-
Lo bacio con prepotenza e inizio a spogliarlo. In pochi minuti, il suo corpo si spinge dentro il mio. L' eccitazione è alle stelle! Mi reggo al suo corpo è ansimo mentre la Jolly Roger ci culla, nella sua navigazione.
Le labbra di Killian sono irresistibile quasi quanto il Rum che ci siamo scolati, fino all, ultima goccia.
La sua mano stringe I miei polsi.
-Sei...mia...- ansima divertito.
Sorrido eccitata. -No. Tu sei mio.-
Killian ridacchia e spinge con più impegno.
Sento il mio corpo irrigidirsi, sto per cedere... mi trattengo e Killian sfiora il mio corpo con il suo Uncino.
Gemo. -Ah! È freddo!-
Killian posa la sua "non mano" sul mio ventre. Urlo. Vuole rendermi le cose difficili!
-Uhm! Ti odio...- mi mordo il labbro.
-Lo so.- ridacchia lui. -Adesso...arrenditi e vieni da me.- mi ordina. -Altrimenti...- spinge la curvatura dell' uncino sulla mia intimità. Grido di piacere e alzo il bacino.
-Ah! Killian!- balbetto.
-Così...si!- mormora ansimando.
Il mio corpo non resiste più...
Gemo e il piacere s' impossessa di me.
Mi muovo, Killian ghigna e qualcosa di caldo s' insinua tra le mie gambe.
Il sonno ci porta con sé...

Il cuore di un Pirata appartiene alla sua nave. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora