***Silvia
Non mi trasformavo da circa 10 anni...
Mi fa uno strano effetto...
Mi tiro su e guardo il mio riflesso allo specchio.
Ma...come temevo...le cicatrici sono rimaste.
Sgrano gli occhi. Killian le avrà notate. Mi prendo il capo...
"Maestà."
È la voce di Ondina.
Mi asciugo in fretta la coda e presto tornano ad essere gambe. Corro svelta verso il ponte. I miei capelli sono ancora lunghi e bagnati e il ventro controcorrente mi mette I brividi.
"Ondina. Sono qui." Mi sporgo ma non la vedo.
-Ondina?- la chiamo.
Un getto d'acqua emerge dall' oceano.
"Perdonatemi maestà...sono venuta il prima possibile..."
Sorrido. -È tutto apposto. Hai scoperto qualcosa?-
"Si beh...credo..."
-Che vuoi dire?-
"Se è lo stesso Killian Jones, di cui parlavano..."
Penso. -Racconta.-
"Parè che molto tempo fa, un certo Tenente della Marina Militare di Londra, un certo Killian Jones abbia attraversato un mondo lontano da qui."
-Di che mondo si trattava?-
"La chiamano: Neverland."
Rifletto. Tenente? Jones?
-Cos' altro puoi dirmi? Perché è diventato un Pirata?- insisto.
"Non lo so...mi dispiace...."
-È già qualcosa. Ti ringrazio.-
Resta in silenzio. Qualcosa non va.
-Ondina? Che succede?-
"Ecco...vi pregherei, maestà di fare attenzione..."
-A Cosa?- domando cauta.
"A non entrare in acqua. Qualcosa di oscuro si sta diffondendo nei mari..."
M' irrigidisco. -Che intendi con "qualcosa di oscuro"?-
"Gli abitanti del mondo marino sono in fermento. Vi prego.. state attenta."
-Ondina...fai attenzione anche tu.-
Un getto d'acqua fuoriesce dal suo sfiatatoio. È un si.
-E per qualsiasi problema, vieni da me.-
"Grazie maestà."
Sorride e lei s immerge in acqua. Cosa sta accadendo nell oceano?
***
Guido il timone e parecchi ricordi mi tornano in mente. A cominciare da Jack...
Ancora non sono certa di star facendo la cosa giusta. Ma non voglio che quell' Uncino, possa dire a tutti il mio segreto. Anche se, volendo alla prima occasione potrei sbarazzarmene.
Un tonfo atterra dietro di me.
Sta per parlare ma..
-Se ti stai chiedendo se ti ho perdonato per ciò che hai fatto ieri, la risposta è: no. Mio caro.- guardo l' orizzonte.
-Chi è Ondina?-
Il sangue mi si gela nelle vene.
-Chi?-
-Ondina.- si avvicina.
-Non so di chi parli.- mento.
-Lo sai benissimo.- insiste.
-Ah!- esclamo e lo guardo. -Adesso mi spii??-
-Forse ti è sfuggito un dettaglio. Io sono un Pirata. Che ti aspettavi??-
-Beh "Pirata" non significa "spiare" o "origliare" senza consenso.- lo scruto.
Il suo viso è vicino il mio.
-Non seguo le regole. Ora dimmi chi è.-
-Sai. "Alleati", non significa dirsi tutto.-
-Ti conviene rispondere. Altrimenti...-
-Altrimenti?- ripeto.
-Mi dimentico che sei una donna.-
Sorrido con scherno. -Ma quale onore. Tenente.- Scacco. Amico.
Il suo sguardo muta.
-Si, so che un tempo facevi parte della Marina militare. - continuo.
-Sono cose che non ti riguardano.- dice a denti stretti.
Sorrido. -Allora siamo in due.E adesso fuori dalla mia nave.-
Una lama gelida mi sfiora il collo. Jones impugna la sua arma. -Chi te l ha detto?-
Alzo gli occhi.
-È stata questa Ondina. Non è vero?? Di che mostro si tratta??-
Mando un fendente ma Killian riesce a pararla. Spingo la lama sul suo viso con difficoltà. Mi sta bloccando.
-Non. Osare. Chiamarla più. In quel. Modo!-
-Perché? Non è forse un mostro come te??-
A quelle parole sgrano gli occhi e Killian sembra notarlo ma...
-Terra!!!-
Abbassiamo le armi. Mi dirigo in fretta verso il parapetto e siamo davanti un porto.
Qui potremmo fare provviste e aggiustare la vela.
***
I miei uomini attraccano la Blue Song. Do gli ordini di aggiustarla il prima possibile.
-Allora? Quando ti deciderai a vuotare il sacco?-
Lo ignoro e cammino.
-Avrò il diritto di sapere se vuole uccidermi o meno.-
Ah. È questo che lo preoccupa.
-Non se glielo ordino io.- rispondo.
-Oh. Adesso si che sono più tranquillo.- esclama con sarcasmo.
All' uscita del porto, una piccola città si estende davanti a noi.
Eccetto Tortuga, da molto tempo non mi univo alla civiltà.
-È una sirena?-
Lo guardo. -Che t importa? È un mostro. Esattamente come me!-
Jones sta per parlare ma...
Qualcuno mi sta puntando un fucile.
Alza lo sguardo.
-Guarda chi ci ha portato la marea. Silvia Moonlight.- un ufficiale mi scruta con odio.
Ha qualcosa di familiare.
-Da quanto tempo. L' ultima volta hai derubato gli uomini più ricchi della città e... a quanto mi risulta, la tua testa ha un bel po di taglie in palio.-
-Lieta di essere ricordata. Non posso dire altrettanto però.- commento.
L' uomo spinge l' arma. -Vedo che con voi avete un alleato.-
Guardo Killian e veniamo circondati.
Penso nervosa.
-Seguiteci in prigione e non fate storie!-
-Tesoro, non vorrei metterti fretta ma sarebbe il momento migliore per cantare una canzoncina per i tuoi ammiratori.- bisbiglia a Killian.
***Killian
Il suo sguardo sembra nel panico.
-Ho un idea migliore.-
L' ascolto fissando gli ufficiali.
-Scappa!!-
Inizia a correre. Cosa??
La seguo confuso.
Le guardie iniziano ad inseguirci.
Corriamo verso il porto ma...
Circa dieci uomini ci sbarrano la strada.
Siamo in trappola. Potremmo anche combattere ma sono troppi.
Stringo la spada ma Silvia alza le mani in segno di resa.
***
Spingo le sbarre ma ovviamente è tutto inutile. Sbuffi e mi siedo per terra. Mentre la mia 'alleata' è seduta in un angolo.
-Questo era il tuo piano? Si può sapere che ti è preso??-
Resta in silenzio.
-Potevi sconfiggerli senza problemi!-
Non risponde.
-Perché non hai reagito??-
-Perché non posso!!- alza lo voce.
Stringo gli occhi serio.
Sospira pesantemente. -Non posso farlo...non più... -
Mi avvicino. -Sei una sirena. Certo che puoi.-
-Te l ho detto. Non sono più una sirena.- mi rimprovera con lo sguardo.
-Ma ieri tu...-
-Ho perso la mia voce.- m' interrompe.
-Co...come sarebbe? Tu parli.-
Sospira. -Si...ma ho perso il mio canto...per sempre...-
Mi siedo accanto a lei. -Che io sappia...non può accadere.-
-Può invece.-
La osservo. -Che cosa ti è accaduto?-
Mi guarda negli occhi. -La perla di Scilla...l' ho distrutta...-
Cosa?? -Distrutta? Ma...come??-
Abbassa lo sguardo.
-È accaduto dieci anni fa... A quei tempi navigavo con Jack...- sorride nostalgica. -Era bella la vita da pirata ma cercavo comunque di non venire meno ai miei doveri di sovrana...- racconta.
-Ma un giorno... una minaccia più forte... cominciò a distruggere il mio regno. Per quanto poteri avessi...non era abbastanza. Chiesi aiuto a Jack, lui accettò ma nel bel mezzo della battaglia mi abbandonó...- trattiene le lacrime.
-Vidi...il mio popolo morire... le fiocine ficcate nelle loro code, le teste mozzate...le branchie scquartate e le squame scorticate...- stringe i pugni con violenza. -Mi battei fino allo stremo...- si accarezza un braccio e rammento le sue cicatrici.
-Erano dei pirati, e il loro capitano... voleva uccidermi. Voleva mozzarmi le pinne...- fa un sorriso amaro e in lacrime. -A quel punto...decisi di sfruttare la perla come ultima chance. Ma la magia ha sempre un prezzo. Jones. Liberai il potere della Perla di Scilla... sconfissi il Capitano ma... -
L' ascolto.
-La perla andò distrutta. Con essa persi il mio canto e il mio popolo...-
Stringo gli occhi.
-Con la distruzione della Perla...ho sterminato la mia gente, Killian. Non si è salvato nessuno. Nessuna Sirena, nessun tritone... io...lì ho uccisi tutti...- singhiozza.
Vorrei abbracciarla ma mi limito a stringerle la mano.
-Pregai il mare, pregai Poseidone di perdonarmi...ma era troppo tardi... ero sola...-
-E dopo?-
Deglutisce. -Decisi che... non sarei più stata una sirena. Feci un voto. Non avrei più toccato l' acqua. Neanche con un dito. Non meritavo di essere parte di quel mondo meraviglioso, di cui non ero stata in grado di proteggerlo. - Sospira. -Così, divenni un Pirata. Rubai una nave e la ribattezzai come: "Blue song". M' imbarcai e nei miei viaggi trovai dei uomini disperati come ti ho detto. Divenni il loro capitano e, diedi la caccia a qualsiasi pirata incrociassi nella mia rotta. Così, pensai che, in qualche modo... avrei vendicato il mio regno. Ma so bene che in realtà...è tutta colpa mia...- mormora.
Chi poteva immaginare tutto questo...io no di certo.
-E Jack?- domando.
Scuote il capo. -Non lo vidi più...già un tempo mi aveva tradita...ma poi era tornato indietro. Questa volta invece...-
La guardo e una domanda mi sorge spontanea. -Tu lo ami?-
Mi guarda intensamente. -Non più. L' ho amato più della mia stessa vita...ma... mi sono ripromessa di non innamorarmi più di un Pirata.-
Resto perplesso. -L' amore non è a comando.-
-No...ma quando guardo queste...- si scopre le braccia. -Mi rammento a cosa porta l' amore...-
Le accarezzo il braccio. -È stato quel Capitano?-
Sorride mesta. -In realtà è stato tuo padre.-
Resto stupito con orrore. -Cosa?-
-Voleva sapere a tutti I costi dove fosse la Perla di Scilla, ero sua prigioniera... io non ne avevo idea. Così, mi issó a una pedana. E le braccia erano strette a delle catene di ferro...per le sirene è una vera tortura.-
-Non lo sapevo...- ed è la verità.
Mi sorride. -Perché mi hai raccontato tutto questo?-
-Volevi delle risposte. E poi dovevo evitare che mi gettassi in acqua un altra volta.-
Ah. Giusto. -Mi dispiace.-
-Sei diverso da tuo padre...- mormora.
-Non mi conosci.-
-Abbastanza per dire che non siete uguali. Tu conosci la pietà, tuo padre...beh...-
Già...
***Silvia
Ha lo sguardo perso nel vuoto. Chissà a cosa sta pensando.
- Non l' avevo raccontato a nessuno ...eccetto a Ondina...- mormoro.
-Ondina è...-
Sorrido. -Un' orca.- alzo gli occhi spazientita.
-Un' orca!- sorride lui come se fosse ovvio. -Certo! Lo sapevo!- esclama.
Rido divertita.
-Come un piccolo cagnolino o un tenero gattino. Ovvio.-
Lo guardo divertita. -Te la stai facendo sotto? Capitano Jones?-
Mi guarda con malizia. -Tzè! È per cosa? Per un orca assassina?-
Rido. -È l' essere più dolce al mondo...- mormoro. -Molto meglio degli umani...-
Incontro lo sguardo di Killian.
-Non avrei dovuto chiamarti... "mostro".- mormora in tono di scuse.
Sorrido. -Ma è ciò che sono...-
-No...-
Alzo lo sguardo.
Mi accarezza la gote.
Che gli prende?
Mi sta fissando negli occhi, poi il suo sguardo scende sulle mie labbra. Si avvicina a me e...
Un suono metallico ci fa allontanare l' uno dall altra.
Una guardia si avvicina e blocca i miei polsi a delle manette. Mi dimeno.
-Dove la state portando??- grida Killian avventandosi su di lui.
La guardia non risponde e mi trascina.
Guardo Killian. Che cosa mi attende adesso? La forca?
*** Killian
Stringo le sbarre. Devo uscire da qui.
***Silvia
Vengo portata in una cabina. Mi guardo intorno. Non sono mai stata qui. In pochi mi hanno arrestata. Ok. Lo ammetto nessuno.
-La prigioniera. Signore.- annuncia la guardia.
Un ufficiale di spalle, sta guardando attraverso un cannocchiale.
-Puoi andare.-
L' uomo s' inchina e va.
-E così. Sei uscita allo scoperto. Silvia Barbossa.-
M' irrigidisco. -Nessuno mi chiama più così. Da molto tempo.-
-Già. Mi ricordo bene di vostro zio. Pirata anche lui. Ma per un breve periodo sveva messo la testa apposto, unendosi al servizio di sua maestà.- continua l' ufficiale.
Scrolla le spalle. -Sbagliano anche i migliori.-
Si volta. Ha I capelli castani fermati da un nastro nero, I suoi occhi sono azzurri e freddi e le sue labbra tirate in un sorriso di scherno. -Questo atteggiamento impertinente, non vi porterà a nulla. Miss.-
-A questo appellativo non risponderò.- ribatto.
-Oh. Giusto. Anche voi avete preferito la Pirateria. Invece che maritarvi come fanno tutti e proseguire la vostra vita come qualsiasi donna, della vostra età.- si avvicina alla sua scrivania.
-Per cosa sono stata convocata...signor...-
-Baxter. Duncan Baxter.-
-Beh. Signor Baxter, non credo mi abbiate convocata per farmi la predica sulle mie scelte di vita.-
-Certo che no. Tuttavia ero ansioso di conoscervi.- aggiunge avvicinandosi a me.
-Me?- rido. -Vi ho forse derubato?-
-No. No. Niente del genere. Ma sapete, ero incuriosito. Insomma mi era stata fatta una allettante proposta. Molto tempo fa, io avevo accettato ma...poi tutto è andato in fumo, per colpa di un Pirata.-
Sono confusa. -Scusate ma dovrete essere più preciso. Io non so di cosa stiate parlando.-
-Dieci anni fa.- mi scruta.
Stringo gli occhi.
-Vostro zio, un grande uomo. Niente da ridire. Venne da me.-
Ascolto confusa.
-E mi propose in moglie, la sua unica nipote.- mi guarda. -Voi. Silvia.-
Sgrano gli occhi. Cosa??
-Parlava della vostra bellezza, della vostra bontà d' animo. Della vostra dote. Ed io accettai.-
Deglutisco.
-Ma quando, vostro zio tornò da me. Mi disse che voi eravate stata rapita da un Pirata. E adesso a quanto vedo. Voi siete il Pirata.-
Le sue parole, risvegliano tante di quelle cose che in dieci anni avevo cercato di seppellire per sempre. Incluso il ricordo di mio zio. Molto molto tempo fa, per salvare sua figlia. Nonché mia cugina. Karina. Non l ho mai conosciuta. E adesso...
-Se siete adirato per ciò che è accaduto, vi assicuro che non ero a conoscenza. Mio zio era un uomo molto riservato con me.-
-Dunque era una bugia? L' essere stata rapita?-
-È più complicato.- dichiaro.
-Non ne dubito. Quindi adesso. Cosa dovrei fare? Lasciarvi marcire in prigione? O condannarvi alla forca?- ghigna e stringe il pugno. -Mi avete messo in una brutta situazione. Certo, se sapessero che voi per un breve periodo siete stata la mia fidanzata...sarebbe un vero scandalo.- mi gira intorno.
-Potreste anche lasciarmi andare. Non tornerei più qui.-
-Giusto...giusto... Ma perché cogliere il rischio?- bisbiglia al mio orecchio.
-Se volete uccidermi, vi pregherei di rilasciare l' uomo che era con me. Lui non c'entra nulla con me.-
-Eppure è con te. Buffo, vero?-
Questo tizio ha lo sguardo di un serpente.
Resto in silenzio.
-Sarete impiccata. Domani. All' alba. Insieme al vostro amico.- dichiara mentre due guardie mi stringono le braccia.
-E vi considerate un uomo d'onore?? Uccidendo un uomo che non vi ha fatto alcun male??- domando nervosa.
-È un Pirata. A me basta questo. Portatela via.- ordina.
Ghigno mentre i due ufficiali mi riportano in gattabuia.
-Moonlight.- Uncino mi tira su.
-Verremo impiccati. Domani...- mormoro.
Killian ride. -Non dirai sul serio.-
-Ti sembra che io scherzi?-
-Troveremo un modo per uscire da qui.- esclama.
-Sei mai uscito da una prigione?- domando.
-Più o meno.- osserva le sbarre.
-Nel caso non l avessi notato, ci sono guardie ovunque. Ci hanno preso le armi. Come possiamo uscire da...-
Le sbarre si spalancano.
Sgrano gli occhi e Killian mi sorride malizioso, mostrandomi il suo uncino. -Allora, vogliamo andare o vuoi lamentarti tutta la notte?-
***
Dopo aver recuperato le nostre armi e atterrato qualche guardia, siamo in fuga in città.
-Tra non molto le guardie daranno l' allarme. Dobbiamo tornare alle navi.- consiglio.
-È il primo posto in cui ci cercheranno.-
Lo squadro. -Hai qualche altra idea? Una volta a bordo non potranno più prenderci.-
-Dobbiamo trovare un' altra strada per raggiungere il porto.- spiega.
Me ne pentirò. Lo so. -Cosa proponi?-
Jones indica l' entrata in una giungla. Sapevo che me ne sarei pentita.

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Il cuore di un Pirata appartiene alla sua nave.
Fanfiction(Sequel: Io adoro il mare.) Sono passati 10 anni dagli avvenimenti di "Io adoro il Mare". Tutto sembra essere cambiato. Cosa accadrà questa volta all' inafferrabile Capitan Jack Sparrow? Beh, Salpate l' ancora per scoprirlo! ;)