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Entrambi si piacevano da morire, non ci volle molto che trasformarono il loro rapporto in qualcosa di più, persino Velvette non ne poteva più di vederli fare i romantici senza che si mettessero ufficialmente insieme.
Allora un bel giorno succedette...

"Io vado al lavoro, a più tardi, ti amo"
"Ok a dopo ti amo anche io" rispose Vox impegnato col telefono.

Ma in un istante entrambi si resero conto di cosa avevano detto e Valentino si giró verso di lui urlando.
"ASPETTA COSA HAI DETTO?"
"NO, TU COS'HAI DETTO?"
Rimasero a fissarsi per una serie di secondi increduli di aver spontaneamente detto le parole 'proibite' , quelle parole che per quanto possano sembrare futili e non importanti, hanno un impatto grande e segnano un passo importante.
"Io.. non.. devo andare a lavoro ci vediamo più tardi"
"Ok.. a più tardi"
E Valentino uscì andando al piano inferiore in cui si trovava il suo studio lasciando lì Vox tra i suoi pensieri.
Non appena Valentino se ne andó,infatti andó a sbattere la testa contro un muro per dissuadersi dall'imbarazzo.
"Ma che cazzo stai facendo?" chiede Velvette che passava di lì.
"Io inizio seriamente ad avere paura di te"
"Senti lasciami stare" risponde Vox continuando a sbattersi la testa.
"Dio mio, non vi sopporto più, quando la smetterete di fare le fichette senza palle e accetterete che volete stare insieme?"
"Stare insieme..?"
"Si? Tanto fate i diabetici tutto il giorno, esci le palle e vagli a dire che lo ami"
"Dici che devo dirglielo con le palle di fuori?"
"NON- CAZZO ERA MODO UN DI DIRE IDIOTA SCHERMO PIATTO"
"Oh.. lo amo?" si chiede Vox guardando nel vuoto.
"Se non lo sai tu.." risponde indifferentemente Velvette che va ad appostarsi sul ormai suo divano.
"Certo che lo amo..."
"E allora vai e la finite con questa farsa"
"Hai ragione , vado"
Afferma deciso aprendo la porta e dirigendosi verso l'ascensore, ma non appena le porte dell'ascensore si aprono vi è Valentino dentro.
"Oh ehm.. hai dimenticato qualcosa?" chiede Vox sorpreso di vederlo lì.
"No.. tu stavi uscendo...?"
"No io.. stavo venendo da te a dirti... ma insomma perché stavi tornando?"
"Perché.. dovevo dirti.."
"E CHE CAZZO DITELO CHE HO LA BATTERIA SCARICA" urla Velvette che li stava riprendendo dalla porta.
"Ti amo" dice velocemente Vox guardandolo dritto negli occhi.
Valentino risponde subito "Oh ti amo anche io vieni qui bello"
Lo afferra dal colletto e lo bacia, Vox ricambia il bacio sbattendolo contro l'ascensore ormai chiuso e Valentino fa la stessa cosa sbattendolo contro un altro muro.
"Ok.. ehm io.. torno dentro ok?" dice Velvette staccando il video che stava facendo.
"Vi lascio.. qui.."
Ma nessuno dei due la degna di una risposta, ormai erano arrivati ad essere per terra mentre continuavano a baciarsi indisturbati.
"Beh divertitevi" dice poi chiudendogli la porta.

E dopo questo avvenimento il loro rapporto fu a tutti gli effetti una relazione.

E i primi mesi furono senza dubbio rose e fiori, ma era chiaro che prima o poi qualche problema sarebbe sorto.

Un bel giorno infatti Vox era impegnato in una conversazione al telefono particolarmente animata.
"CHE DIAVOLO SIGNIFICA CHE È SCOMPARSO? TROVATELO, NON PUÒ ESSERE SCOMPARSO SONO 6 ANNI CHE NON SI FA VEDERE E DI CERTO NON È MORTO"
Sentendolo urlare, Valentino si avvicina chiedendogli quale fosse il problema, ma Vox lo caccia via in modo sgarbato prendendosela pure con lui e continuando a urlare al telefono.
Valentino rimane dietro di lui a guardarlo a braccia incrociate e con lo sguardo arrabbiato, Vox lo nota e lo caccia di nuovo in modo ancora più rude.
"VATTENE NON VEDI CHE SONO AL TELEFONO? PORTA QUEL CULO ALTROVE"
Valentino, permaloso per com'è non se lo fece ripetere due volte e se ne andó offeso.

Qualche minuto dopo la telefonata di Vox si concluse e sbattendo due mani contro il tavolo nota Velvette con la coda dell'occhio che lo squadrava da testa a piedi con rabbia.
"Che vuoi?"
"Sei un coglione"
"Perché?"
"Devo davvero risponderti?"
"...sono stato duro dici?"
"Ripropongo, devo davvero risponderti idiota?"
Vox sospira sentendosi davvero un idiota ad essersela presa con Valentino senza motivo, e allora lo raggiunge subito in camera per scusarsi, ma la porta era chiusa a chiave, allora bussa.
"Sparisci"
"Hey.. dai scusa.. mi hai preso in un momento di nervosismo.."
"Di chi stavi parlando?"
"Niente di importante, dai fammi entrare.."
Allora Valentino spalanca la porta arrabbiato e risponde:
"NIENTE DI IMPORTANTE? Scusami ma non sembrava affatto NIENTE DI IMPORTANTE, chi è, un qualche tuo ex di cui non mi hai parlato o cosa?"
"Ma no assolutamente.. si trattava solo di un vecchio amico.. ormai nemico.. che non si fa vedere da anni"
"E CHI DIAVOLO SAREBBE?"
"NON È IMPORTANTE TI HO DETTO"
"Col cazzo non è importante, sembrava toccarti davvero tanto che sia come dici tu, scomparso"
"È solo che non mi capacito di dove sia, cazzo non hai mai avuto un dubbio così grande da darti fastidio?"
"No" risponde schietto Valentino.
Vox sospira.
"Ti prego.. lascia perdere, ti spiegheró tutto.. solo.. non ora ok?"
"Vaffanculo." risponde orgoglioso Valentino.
Vox gli sorride e gli fa gli occhi dolci per intenerirlo, e come al
solito funziona.
Valentino fa un sospiro rassegnato
"Ok, ma quando torno pretendo che tu mi dica tutto su questa persona"
Vox annuisce e gli prende le mani baciandole.
"Fottiti" risponde ancora orgoglioso Valentino andandosene.
"Tu e il tuo culo presuntuoso mi ucciderete un giorno" dice Vox guardandolo andare via mentre Valentino gli fa il dito medio con ogni braccio.

"Vox" lo richiama Velvette dall'altra stanza.
"Mh? che c'è?"
"Al telefono, parlavi di lui vero?"
"Eh? lui chi?"
"Lo sai benissimo a chi mi sto riferendo"
Vox volge lo sguardo altrove capendo che Velvette aveva capito fin troppo e annuì silenziosamente.

"Lo sapevo.. Vox ti avverto" inizia minacciosa avvicinandosi verso di lui e puntandogli due dita al petto.
"Devi solo provare a ferire Valentino, e dopo essertela vista con lui, che francamente, ti fará il culo a strisce, te la vedrai pure con me, chiaro?"
Vox deglutisce nervosamente sentendosi minacciato dalla sua stessa collega.
"E a me non ci pensi scusa?"
"Sei tu quello che potrebbe rovinare tutto quello che ha al momento perché non riesce a lasciare andare una persona del passato, quindi per quanto io possa volerti bene, se crei tu il problema , sono cazzi tuoi le conseguenze"

l'avevo detto che le cose avrebbero smesso di essere rose e fiori ma insomma amo mettere drama nelle cose che scrivo, scusate se stavolta è più breve il capitolo ma dovevo per forza spezzarlo qui, e nieeente spero vi sia piaciuto e ci si becca al prossimo (gia quasi pronto)

𝒱𝑒𝓁𝑒𝓃𝑜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora