Capitolo 5 - Distanza

136 7 2
                                    

Continuavamo a fissarci senza esprimere parola finché non presi in mano le redini del discorso.
< Emanuè >
< dimmi >
< che ci facciamo qua? > chiedo guardandolo fisso negli occhi.
< tu si n'ata cos nconfront alle altre > a sua volta mi guarda dritto negli occhi.
< smettila mi conosci da due giorni > esclamo ridendo.
< io le cose le sento, voglio conoscerti megl >
< tu stai a Napoli io sto a Roma, ne sei ancora convinto? > esordisco facendo un cenno di no con la testa.
< ij sto ca per altre due settimane, tenimm tutt o tiemp >
< si e dopo? non voglio mettere in mezzo i sentimenti sapendo che tra nemmeno 10 giorni torni a Napoli > proseguo.
< emanuè sei un ragazzo fantastico davvero, ma odio le cose a distanza, ora scusa ma devo tornare a casa devo vedermi con un amico >

< un amico eh, ti riaccompagno a casa sali >
emanuele era visibilmente nervoso, e con la 4x4 sfrecciava per le strade più veloce di prima, credo sia meglio non infierire oltre quindi me ne sto zitta sperando di arrivare a casa sana e salva.
< sei arrivata > pronuncia il ragazzo.
< già> scendo di fretta dalla macchina senza nemmeno salutarlo e salgo svelta le scale del mio palazzo, mentre in lontananza Emanuele avanza velocemente sparendo completamente dalla mia visuale.
Devo vedermi con Vincenzo il mio migliore amico, anche lui fa il cantante ma non da molta continuità in questo.
Ripasso leggermente il trucco, rimetto il profumo e corro a prendere la macchina visto che ovviamente sono in mega ritardo.

< vincè > corro ad abbracciarlo come faccio sempre.
Io e vincenzo siamo amici da anni ormai, siamo come fratello e sorella, lui è nato a napoli, ha vissuto per un pò a Rozzano, e da poco si è trasferito qui a Roma.

< cuor mijj > mi da un bacio in testa come al suo solito.
< oggi ti faccio conoscere un pò di amici che non vedo da tanto tempo > prosegue lui.
< se sono come te me ne vado > dico scherzosamente.
< ma sta zitta > esclama ridendo.
Vincenzo mi mette un braccio a torno al collo mentre guarda un pò il telefono aspettando gli altri, mentre io mi guardo un pò intorno.
sento delle voci in lontananza, una fin troppo familiare...
< oh vincè > i suoi occhi erano fissi su di me e sul braccio di vincenzo attorno al mio collo.
Cazzo era Emanuele.


[ spazio autrice ]
capitolo corto ( non so il napoletano scusate eventuali errori ) 💕

Dammi il tuo amore [ Geolier ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora