Iris pov
5 ANNI PRIMA
"Signorina Chapman, le ripeto che non sono stata io!"
Continuai a ripetere inutilmente quelle parole, e nel frattempo le lacrime stavano facendo capolino ma cercai di trattenermi.
Qualcuno aveva appena rubato dei soldi dallo scaffale delle donazioni. Un posto dove vengono raccolti dei soldi donati per le risorse nella casa famiglia, anche se alla fine quei soldi finivano solo nelle tasche degli istruttori e in generale del personale che ci lavorava. Tuttavia, non ero stata io. ma era difficile crederci dal momento in cui mi trovavo in quel posto perché mio padre era stato arrestato per varie rapine commesse a causa dei nostri problemi economici.
"Ma credi che io sia stupida ragazzina? sarai una brutta ladra proprio come tuo padre." esclamò con disprezzo.
Le sue parole taglienti e velenose risuonarono nell'aria, colpendomi come una frustrata. Non riuscii più a trattenermi, scoppiai a piangere.
Io non ero come lui.
"Vuoi vedere che succede a quelle come te?" mi domandò prima di prendermi per i capelli e trascinarmi in una stanza buia, così a soli 13 anni sperimentai il mio primo isolamento. 3 giorni chiusa in quella maledetta stanza minuscola dalle pareti fredde. Quel ricordo, si trasformò nel mio incubo ricorrente.
PRESENTE
Avevo finalmente terminato quello stupido corso di cucina, così mi diressi subito a vedere cosa stava succedendo nella biblioteca. Il mio sesto senso mi diceva che Luna c'entrasse qualcosa.
Avevo deciso di frequentare il corso di cucina perché dovevo per forza frequentarne almeno due, e insieme a quello di arte mi sembrava l'unico adatto a me. Mi sentivo troppo stupida per frequentarne uno di quelli educativi come scrittura e lettura, oppure quello di psicologia. Il preferito di Luna era quello di teatro, non capisco cosa ci trovasse di così divertente. Ma in verità lei era l'unica nella casa alla quale importasse davvero imparare qualcosa, infatti la trovavo spesso a studiare da sola. Come poteva trovare la letteratura interessante? Era una delle cose più noiose che esistesse.
Quando arrivai in biblioteca trovai solo la signorina Chapman che rimproverava Oliver e Luna per la loro bisticciata.
"Ma che figura mi fate fare con il signor Bennet? quella è gente importante, mica come voi!" disse lei sbraitando come era solita a fare.
Probabilmente era attratta da quell'uomo.
che schifo.
"Ok tutto chiaro, facciamo schifo bla bla solite cose. Potrei tornare a leggere ora? Era ciò per cui ero venuta in questa biblioteca prima che quell'imbecille venisse a rompermi le scatole."
Come sempre Luna non aveva paura che la signorina Chapman potesse da un momento all'altro tirarle una scarpa in faccia.
Si, era già successo.
Quando Oliver e la signorina Chapman se ne andarono, potei finalmente avvicinarmi a Luna per sapere cosa stesse succedendo.
"Oliver l'ha fatto ancora, vero?" chiesi a Luna con tono sconsolato.
"Già, l'ha fatto ancora. E questa volta sembrava non volersi fermare." Mi disse con un'aria un po' troppo tranquilla. Le rivolsi uno sguardo di apprensione.
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Don't hurt me
RomanceDopo un'infanzia segnata dal dolore e dal maltrattamento nella casa famiglia, Luna Evans trova rifugio nella scrittura grazie a un gesto di gentilezza ricevuto da Arthur Bennet, un uomo affascinante e misterioso che sembra avere un legame con lei. I...