3 giorni dopo...
Sto preparando la valigia. Ormai mancano solo due giorni. Due giorni in cui le mie pare si faranno vive, per due motivi: il processo e Michael.
Sono già passati tre giorni da quando ha provato a suicidarsi, e da quando l'ho salvato.
In quel momento mi sono sentita crollare completamente, e non ho ancora superato il trauma.
Non completamente, ma non lo dimostro per non farlo preoccupare.
Siamo stati tutti e tre i giorni in spiaggia e a fare gli ultimi acquisti.
Per lo meno, fisicamente io ero lì, mentalmente da tutt'altra parte, in un tribunale a ripetermi mentalmente i consigli per parlare in pubblico.
"Vic, ci sei? È da mezz'ora che ti chiamo" mi riporta sulla Terra Michael.
"Si, scusa, si si, ci sono" rispondo, alzandomi dalla mia posizione, ovvero chinata sulle valigie.
Vado davanti a lui, e mi lascia un bacio sulla guancia.
"Che fai?" chiede.
"Non è ovvio?" faccio una risatina che sembra tutt'altro che divertita, e indico le valigie.
"Non puoi fare solo quello oggi, dobbiamo andare in spiaggia" risponde lui aggrottando le sopracciglia.
"Si invece, ho portato troppa roba, devo lasciare in uno zaino le cose fondamentali e mettere nella valigia il resto.
"Bene, allora ti aiuto" replica.
Gli sorrido e cominciamo.
Dopo due ore osservo fiera la mia valigia e le cose da mettere nello zaino della Nike che ho portato, ovvero un completo nero elegante, stretto suo fianchi, delle cose comode per il viaggio del giorno dopo, skin care e trucchi, il pigiama, cuffie, caricatore e telefono.
Dopo questo, ci prepariamo per raggiungere Jenny e Adam in spiaggia.
Prima, però, ci facciamo un giro in centro.
"Hai mai fatto sesso prima dei diciott'anni?" chiede.
"Penso di si, da ubriaca però, perché?" rispondo.
"Perché non vedo l'ora di farti mia" risponde.
Divento un peperone.
"Pervertito!" gli do uno schiaffetto sul braccio e continuiamo il nostro giro.
"Che facciamo stasera?" chiedo.
Non avevo voglia di restare a casa, anche se avrei dovuto farlo.
"Boh, magari usciamo a cena?" risponde.
"Con Jennifer e Adam?"
"Nah, ti porto in un posto" replica.
"Interessante" gli lascio un bacio sulla clavicola e andiamo avanti.
Alla fine andiamo in spiaggia al pomeriggio, dato che quando avevamo finito il giro eravamo pieni di buste e abbiamo messo le cose nelle valigie, per poi pranzare in casa come ai primi tempi.
"In questa casa ne abbiamo passate tante" dice all'improvviso Michael, prima di uscire.
Effettivamente ha ragione.
Guardo la stanza in cui mi trovo, evitando il balcone.
Dopo un quarto d'ora ci troviamo in spiaggia, ad ascoltare la ramanzina di Jennifer e Adam e facendo delle risatine complici.
"Dove siete stati tutto il tempo? Ora ci costringiamo a giocare a pallavolo" ci sgrida Jenny.
"Tanto vi battiamo al cento per cento" risponde Michael, e io faccio la linguaccia.
"Dai Jen, magari hanno passato del tempo in intimità..." sdrammatizza Adam, facendoci l'occhiolino.
"PERVERTITO CHE NON SEI ALTRO" urlo io, ridendo, "e comunque, per tua informazione, no, non abbiamo passato del tempo in intimità" imito la sua voce e faccio le virgolette mentre dico quella parola.
Michael ride e Jenny fa lo stesso.
Successivamente siamo sul campo di Beach Volley, e ovviamente sto vincendo insieme a Michael.
"Ancora non vi siete allenati neh?" chiedo, con il mio accento milanese che si fa più che sentire.
"Scusami se stavo pensando al processo di domani" ride Jenny, ma ormai il mio viso non è più divertito.
Infatti faccio un sorriso triste.
"Si, hai ragione" rispondo.
"Scusa, io non volevo...", cerca di scusarsi lei, ma la interrompo bruscamente con un gesto della mano.
Continuiamo la partita, e dato che la mia testa è volata in tribunale, perdiamo.
"Sarà per la prossima" sta dicendo Michael, ridendo come un pazzo.
Anche Jennifer e Adam ridono.
Non mi stanno guardando, ma io sto guardando loro.
Sono così felici.
Lo so.
Io no invece.
Farò schifo domani.
Mi dimenticherò tutti i consigli dei video.
Farò una figura di merda davanti a tutti.
Non risponderò alle domande.
No.
No.
Il Comitato Giustiziario mi giudicherà non pronta per testimoniare e mi caccerà sotto lo sguardo di tutti i presenti.
Che schifo.
Sono una persona schifosa.
Bleah, Victoria.
Ora ho il respiro affannato, ma non mi guarda ancora nessuno.
Non ti fare vedere da nessuno. Avverti i tuoi amici, però, sennò si preoccuperanno. Vai nel bagno della spiaggia.
Ha ragione la voce, è questo quello che mi dico mentre mi dirigo dalla panchina in cui ero al campo dove sono tutti e tre seduti.
"Ehi Vic, dai siediti" dice Adam.
"No... Scusatemi io... Sono venuta solo ad avvertirvi che...Vado un attimi in bagno. Non volevo che vi preoccupaste..." dico mentre cerco di calmarmi.
Naturalmente non riesco a farlo.
"Sicura di stare bene?" chiede Michael toccandomi il braccio.
"Si...Benissimo. Ora, se volete scusarmi..." non faccio in tempo a finire la frase, che mi precipito in bagno e chiudo la porta a chiave.
Brava, Victoria, hai fatto bene. Stavi per scoppiare.
Cado in ginocchio sul pavimento, reggendomi debolmente al lavandino.
Piango lacrime di rabbia e tristezza, prr me stessa.
Piango finché non mi sento vuota dentro, e l'unica cosa che sento è l'amore per tutto ciò che mi circonda.
Mi alzo dalla mia posizione e mi guardo allo specchio.
Prendo dalla mia pochette la spazzola e mi pettino i capelli.
Successivamente mi sistemo il trucco ed esco da quella stanza, come se non fosse successo niente.
Nessuno saprà.
"Stai bene?" chiede Jenny quando li raggiungo alla panchina.
"Si, colpa del ciclo" dico, sperando che mi creda.
"Ma tu non hai il ciclo" replica lei infatti.
Oh, cazzo.
"Mi stanno per arrivare"
"Se lo dici tu..." annuisce lei pensierosa.
Passiamo tutto il resto del pomeriggio a fare il bagno, e poi torniamo a casa.
Mi faccio una doccia,e mi preparo per uscire con Michael.
Metto una camicetta con una ranocchia sotto, degli shorts di jeans, e prendo una felpa del marchio Coca-Cola, perché quella sera tirava un vento pazzesco.
"Sei...B-bellissima" dice appena esci dalla stanza.
Ci scambiamo un bacio frettoloso e usciamo.
Anche lui è bellissimo.
È vestito come al solito, ma noto che ha qualcosa di diverso, che non riesco ad individuare.
Arriviamo in un ristorante cosparso da petali di girasole. Era un po' lontano da casa nostra.
C'è una panchina con dei girasoli, alcune frasi di canzoni, dei ritratti di personaggi di fantasia e il menù in dimensione extra large su una parete.
"I-io..." balbetto, ma non c'è bisogno di parole per descrivere questo posto.
"Cosa prendi?" chiede.
"Penso una insalata mista, sono a dieta" rispondo.
"Oh, Vic..." dice lui.
"E anche quel sushi là, è invitante. Non dovrei, ma anche quei mochi" replico, per migliorare la piega del discorso.
"Così va meglio"
Ordiniamo, e dopo una mezz'oretta passata a chiaccherare, ci arriva la cena.
Mangiamo tutto con gusto.
Oggi c'è la luna piena e le stelle cadenti, e dato che questo posto ha una vista pazzesca se ne vedono molte.
"Esprimi un desiderio!" esclamo, quando vedo la prima.
"Restare così per sempre" risponde, calmo.
"Che intendi?" mi volto verso di lui.
"Restare felice, con te" mi addolcisco nel sentire quelle parole.
"Beh, allora quello è anche il mio sogno" rispondo.
"Organizziamo il nostro futuro" dice lui.
"Il futuro non è da programmare, è da vivere" rispondo, confusa.
"Victoria, il mio cuore è diviso in due: da una parte c'è il basket, dall'altra ci sei tu. Quindi voglio fantasticare con te su quello che vorrai fare negli anni a venire. Se vorrai farlo con me" replica.
Ovvio che vuoi farlo con lui.
"Si lo voglio" rispondo.
Mi sporgo in avanti. Il nostro bacio è dolce e pieno di passione.
"Allora...Voglio un appartamento in una città d'arte e piena di negozi, come Bologna...O restare a Milano...O trasferirmi a Torino... Con te. Con il tuo studio di traduzione, e io che vado nel mio studio alla radio accompagnata dalla tua macchina...
E tanti libri" concludo il discorso baciandolo sul collo.
"Mmh...Penso che sia un'opzione attendibile. Però pensiamo a finire questo magnifino cibo ora" ride e faccio lo stesso.
Poco dopo, Michael mi sta portando a prendere lo zucchero filato.
Quando torniamo in macchina, sto per prenderne un buffetto, ma lui mi dà uno schiaffetto alla mano.
"No. Finché non arriviamo nel posto non si mangia" spiega.
"Eddaiii solo unooo" lo prego.
"Nooo, non si fa la bambina cattiva" replica.
"Ti preeegooo" gli faccio gli occhi dolci.
"Solo uno" concede.
Quando arriviamo rimango paralizzata sul posto. È davvero magnifico
Si vede la luna piena, grandissima, e tutte le stelle.
Ci sono i campi di grano,e un albero di quercia con appesa un'altalena.
"Scendi" mi incita Michael, aprendo il cofano.
Faccio come mi dice e lui tira fuori una tovaglia su cui sedersi. La stende e cu si posiziona sopra. Poi picchietta accanto a sé e io mi siedo accanto a lui, porgendogli lo zucchero filato e appoggiando la testa sulla sua spalla.
Mangiamo in silenzio, guardando le stelle cadenti.
Dopo aver finito lo zucchero filato, andiamo all'altalena.
"Ora mi spingi!" corro verso l'altalena.
"Non ci provare!" risponde lui, prendendomi le braccia.
Faccio in tempo ad arrivare e a sedermi, facendogli la linguaccia.
"Gne gne" fa lui, provocando una mia risata.
Comincia a spingermi, ma poi mi lascia andare.
"Che fai!!!" esclamo quando lo vedo prendere il telefono.
"Niente di che, concentrati sul cielo tu" risponde.
Sorrido e comincio a guardare le stelle.Michael's POV
"Che fai!!!" esclama Vic dall'altalena.
Ho preso il telefono per immortalare il momento.
È così bella.
Scatto la foto proprio nel momento migliore che si potesse riprendere.
La crocchia che teneva i suoi capelli è caduta e sta volando, mentre i suoi capelli ramati sono al vento, liberati alla loro natura.
Lei ha le gambe distese in avanti, e guarda il cielo sorridendo raggiante.
La luna le illumina il volto, e alcuni denti di leone volano nel cielo, insieme ai suoi capelli, mentre passa una stella cadente.
"È la foto più bella di sempre" dico al vento, e sento il sorriso di Vic sulla pelle.
"Dai, cercaguai, ho bisogno di un nuovo sfondo" la chiamo.
Lei ride e io faccio lo stesso.
Si avvicina a me e cominciamo a fare una foto, ma una è quella che mi piace di più.
Io e Victoria stiamo ridendo come dei matti per un filtro che ti fa le orecchie da cane, e la foto probabilmente è stata scattata per sbaglio, dato che è sfocata.
Ma è bellissima, perciò la metto comunque.
Passiamo la serata a chiaccherare spensierati, come i primi giorni in questa città, guardando le stelle cadenti e organizzando il futuro, come se conoscerci fosse stata la cosa più bella che sarebbe mai potuta capitarci.
Ci coccoliamo un po', lei che mi accarezza i capelli, e io che le faccio i grattini sul braccio.
A mezzanotte e mezza circa, mettiamk a posto le cose, perché a detta di Vic "non voglio trovarmi troppo lontana dal tribunale, ci sveglieremo tardi e il processo inizia alle 12. Dobbiamo avere il tempo di prepararci e mangiare".
E se da una parte ha ragione, dall'altra non vedo l'ora che tutta questa storia del processo finisca.
Sia per un problema mio mentale, che per gli effetti che provoca a Vic.
In questi tempi è stata tutto il tempo stressata, e oggi sono quasi completamente sicuro che non sia andata in bagno per il ciclo.
Ma ho deciso di non disturbarla, probabilmente non aveva bisogno del mio aiuto.
Comunque, arrivo in macchina e lei si stravacca sul sedile. È stanca, e non li nasconde.
Ha bisogno di dormire.
Perciò, metto una stazione radio dove trasmettono spesso le canzoni preferite, e infatti dopo poco già chiude gli occhi.
Parte Deja Vu di Olivia Rodrigo, e la canto a squarciagola. Olivia Rodrigo è una cantante fantastica, e si, ho preso passione da Vic.
Comunque, tempo di qualche canzone di Taylor Swift, Lana del Rey, Harry Stiles, Yungblud e qualche cantante k-pop che non conosco, arriviamo a casa.
Per fortuna ho solo una borsa da portare, quindi prendo Victoria in braccio e la porto su per le scale.
Infilo le chiavi nella toppa, e appena entro, dato che è l'una di notte circa, Jennifer sta per urlare.
Però le faccio segno di rimanere in silenzio, e porto Vic in camera.
La stendo sul letto, le tolgo gli occhiali che si era portata e lentamente la spoglio. Quando la vedo in intimo, mi viene solo da esclamare:
"Wow"
È una cazzo di Aphrodite quella donna.
Esco dalla stanza, e subito fuori, vedo Jenny. Mi spavento.
"Voi avete già fatto... Quello?" si riferisce al sesso, è palese.
"No" rispondo.
"Sei davvero un ragazzo d'oro, Michael. Ti prego non fare come Will" ha gli occhi lucidi, ma mi sorride comunque.
"Cosa intendi per ragazzo d'oro? Comunque non potrò mai essere così stronzo. Mai" le poggio una mano sulla spalla e gliela accarezzo.
"Beh, ragazzo d'oro in realtà è dire poco. L'hai aiutata in tutti i suoi scleri, in tutto e per tutto. L'hai aiutata quando stava a pezzi, quando ha affrontato i suoi peggiori momenti no, hai preferito andare a trovare lei in ospedale per intere giornate, piuttosto che stare in spiaggia. L'hai fatta sognare come non mai. E io sono fiera di entrambi. Tantissimo. Ho visto la tua storia. L'hai portata nei campi di grano, come ti aveva accennato che faceva suo nonno. Tu sei perfetto per lei e lei è perfetta per te. Promettimi che rimarrai sempre così. Sono solo preoccupata che lei rimarrà con il cuore spezzato" fa questo discorso e io già dalle prime parole piango.
"Te lo prometto. Sempre e per sempre" faccio cadere la coperta più pesante che stavo per mettere nell'armadio quando lei viene ad abbracciarmi. Apro le braccia e, oddio, era veramente fredda.
"Mi sa che avrai bisogno di questa coperta" dico porgendogliela.
"Grazie" sorride.
E poi ci separiamo e io torno in camera.
Vic dorme beata.
Speriamo vada tutto bene. Prega per lei, Michael.
Eh si, la voce aveva ragione. Dovevo sperare.
Vado a letto e immergo il naso nell'incavo del collo di Vic, e le stringo la vita.
Mi addormento così, pensando che sarebbe andato tutto bene.{spazio autrice: ciao a tutti! ecco il capitolo 19. Penso che oggi finirò tutta la storia, o per lo meno ci spero. Quindi preparatevi a due capitoli...Intensi. L'epilogo come ho già detto sarà come il prologo. Perciò durerà molto poco. XX, Ele❤️}
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Broken Hearts ~ Giura Che Sei Mio
RomanceVictoria Smith pensa di sapere tutto sull'amore. Almeno finché il suo fidanzato non la lascia per scappare con la sua ex. Michael Moore, invece, non ne ha mai saputo molto,a causa della sua ex fidanzata Sofia, ma ha cominciato a capire tutto quando...