Dopo un pranzo la cui unica parte gradevole è stata quella in cui è terminato sono stata trascinata da Lia ad una festa da ballo a casa dei Filch.
La sera è ormai calata su quella sontuosa dimora, avvolgendola in un abbraccio di ombre e di silenzi, spezzato soltanto dalle melodie provenienti dall'interno, dove il ballo raggiunge il suo culmine. Il porticato che affaccia al giardino è illuminato appena dai tremuli raggi di una luna benigna, un rifugio inaspettato dal clamore e dalle conversazioni insipide che popolavano i saloni. Rifugio che sembra gradire sia me sia Fallon, lontano dagli sguardi curiosi e dai giudizi affrettati che sembravano permeare ogni angolo di quella casa.
Ammetto che sia una splendida coincidenza che ci siamo incontrate casualmente durante il ballo, avendo entrambe un passato poco Pacifico con la famiglia in questione.
Accendo il mio sottile cilindro di tabacco con una fiamma tremula, lasciando che il fumo si levi in spire leggere verso il cielo stellato. Fallon, al mio fianco, fa altrettanto.
La fiamma calda dell' accendino le illumina il viso chiaro e i capelli ramati mentre si sporge appena dalla poltrona bianca su cui è seduta.<Eva>, mi chiede infine, appoggiandosi allo schienale. <Credi che tutto questo, tutti questi balli, questo esibizionismo, sia perché i signorini Filch debbano colmare qualcosa?>, mi domanda lei con un ghigno.
<e cosa precisamente?>, mi appoggio allo schienale, incrociando le braccia. <Girano voci che sono al verde, probabilmente questa è una messa in scena per infangare le dicerie>, la guardo. Sono sinceramente stupita di come Fallon sia al corrente dei gossip dell'alta società, non ha mai neanche voluto che ne parlassi con lei, a meno che le dicerie in questione non ci coinvolgessero in prima persona. In parte anche dopo la separazione dei suoi genitori, evento che ha lasciato scalpore nell'altra società, essendo il divorzio un evento pressoché unico.
Inoltre è sempre stata una ragazza indipendente e con la tendenza ad evitare troppi contatti sociali e chiacchiere inutili.<oppure perché il signorino cavallerizzo Filch ce l'ha piccolo>, conclude fiera prima di inspirare il fumo. Porta i capelli lisci dietro le spalle con un gesto della mano.
Per quanto la riguarda non può neanche dire che non sia vero...Non posso fare a meno di ridere. Me lo aspettavo da lei.
<Sai, Fallon,> dico dopo un momento di silenzio, <non riesco a decidere se preferisco l'idea di diventare una vecchia zitella rinsecchita con la mia collezione di gatti, proprio come la signora Filch, o una moglie perfetta che trascorre le giornate ricamando e sorseggiando tè con le vicine di casa.>
Fallon ride, una risata leggera e musicale, che mi fa venire voglia di unirvi la mia. <Oh, Eva, tu sai benissimo che saresti la zitella più affascinante di Novaterra. Ma non ti ci vedo affatto a ricamare tutto il giorno, con la tua pazienza. Mi chiedo piuttosto come riusciresti a gestire i gatti, con tutta quella tua avversione per la peluria.>
Sorrido al suo commento, agitando una mano con fare teatrale. <Forse troverò un modo per addestrarli a pulire il pavimento da soli. Oppure, chi lo sa, potrei trasformarmi in una collezionista di cani minuscoli, quelli che puoi infilare in una borsetta e portare ovunque. Sarebbe sicuramente più alla moda.>
Il mio sguardo vaga per un istante attraverso la finestra, osservando il volteggio dei vestiti colorati e scintillanti e la concentrazione nel volto dei musicisti.
<anche se ammetto che quei cagnolini si addicono più a Lia. Si associano meglio alla sua personalità>. Sorrido, slittando lo sguardo su Fallon.
<Sarà...Ma immagino già le signore del nostro circolo, sconvolte dall'idea di vedere la signorina Geneviève Velther in giro con un codazzo di minuscoli cagnolini che abbaiano a ogni passante >replicò lei con un sorriso malizioso. <Sarebbe uno scandalo delizioso, non credi?>. Annuisco.
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Le lettere dal mare
RomanceSono passati due anni dalla fine della guerra, ma le ferite che ha causato sono ancora fresche. Geneviève è una giovane di nobili origini e sembra condurre una vita ideale, se non fosse che, dopo la morte del padre, la sua famiglia si trova in una s...