Capitolo 13: Missione
Non c'era nessuno lì.
Erano tutti seduti su enormi divani rossi e guardavano ovunque tranne che l'un l'altro. Erano lì ma la loro mente no, ecco perché non c'era Nessuno.
Changbin avrebbe voluto alzarsi e abbracciare sia Jisung che Jeongin vicino a sé ma lo sguardo intenso, lo sguardo di Minho e Chan per essere precisi, era freddo come il ghiaccio e impediva a Changbin di muoversi anche solo di un centimetro.
Changbin guardò le sue mani che erano raggomitolate a pugno.
"Changbin" gridò Minho.
Changbin alzò lo sguardo verso Minho e poi guardò Jisung che teneva la testa bassa.
"Sì signore?" Changbin deglutì rumorosamente.
"Cosa vuoi fare adesso?" Minho alzò il sopracciglio
"I-Io" Sembrava confuso. Cosa intendeva con "fare dopo" ?
"Quello che intende dire è che vuoi morire o sei disposto ad essere una 'fiamma' " intervenne Chan.
"Che cazzo?" Jisung lanciò un'occhiataccia a Minho che lo guardò di rimando, dicendogli di stare zitto.
"Ascolta, voi ragazzi siete stati tutti un malinteso e non voglio che siate qui a non fare nulla. Né posso liberarvi quattro. Quindi è come fare o morire" La voce di Minho non sembrava affatto una minaccia, sembrava un avvertimento.
Jisung osservò, che quando Minho era serio la sua voce non si alzava mai, sempre quasi in un sussurro. Jisung alzò lo sguardo e i suoi occhi si fissarono su di lui. I suoi occhi fecero rivoltare lo stomaco di Jisung. Sembravano terrorizzati, come se da un momento all'altro potesse succedere qualcosa che lo avrebbe abbattuto.
Gli occhi di Seungmin sembravano terrorizzati.
Jisung avrebbe voluto avvolgere il ragazzo in un abbraccio. Uno caldo.
"Immagino che non abbiamo altra scelta..." La voce di Changbin riportò indietro Jisung
"Ma... Jeongin" Changbin guardò Jeongin che aveva un broncio triste sulle labbra.
"Non sarà un-"
"Allora sarà morto" Minho alzò le spalle.
Le mani di Jisung si raggomitolarono a pugno. Le sue unghie affondarono nel palmo della mano con così tanta forza da farle tremare. Il suo respiro si fece pesante ma poi il più grande parlò
"Non preoccuparti Changbin. Sarà una fiamma ma... Non combatterà né andrà in missione" Chan abbassò lo sguardo evitando lo sguardo interrogativo di Minho
"Lui si...si occuperà dell'aspetto medico, cioè sarà una 'fiamma' come medico," Changbin sospirò di sollievo.
Ma ciò che sorprese Chan fu che Minho non gli fece domande. Jisung sorrise a Chan che gli restituì sorprendentemente.
"Dottore? Allora dovrà studiare?" Ha detto Felix.
"Sì, mi prenderò cura di quello" Chan ha annuito all'altro australiano.
All'improvviso, la porta si spalancò spaventandoli. Chan, Minho e Jisung si alzarono sulla difensiva con Jisung che bloccava rapidamente Seungmin che sembrava troppo scosso per proteggersi.
La loro spalla cadde quando videro il trafficante d'armi entrare nella villa. Gli occhi di Hyunjin si fissarono su Seungmin. Entrambi si guardarono come se comunicassero tra loro con gli occhi.
"I-Io-scusa..io solo..." Hyunjin inciampò nelle sue parole cercando di trovare cosa dire.
"Siediti Weapon" ordinò Minho. Tutti si sistemarono ma tutto il loro corpo rimase rigido.
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Soffrire (Minsung) [@Jinie_Shin]
Fanfiction• Mafia AU • "La sofferenza è... diventata la mia ombra. Ovunque vada... mi segue." "Allora sarò la fonte di luce per prevenirla." •●• Han Jisung è distrutto dal suo passato e stanco della sua classica vita da liceale, quando un giorno, la notizia...