𝐅𝐚𝐤𝐞 𝐁𝐨𝐲𝐟𝐫𝐢𝐞𝐧𝐝 || 𝕿𝖆𝖊𝖐𝖔𝖔𝖐

ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 𝟑𝟗 - ᴜɴ ɢᴇꜱᴛᴏ ɪᴍᴘʀᴏᴠᴠɪꜱᴏ ᴇ ᴅɪꜱᴘᴇʀᴀᴛᴏ

𝐅𝐚𝐤𝐞 𝐁𝐨𝐲𝐟𝐫𝐢𝐞𝐧𝐝 || 𝕿𝖆𝖊𝖐𝖔𝖔𝖐

'𝐓𝐄𝐑𝐙𝐀 𝐏𝐄𝐑𝐒𝐎𝐍𝐀 𝐏𝐎𝐕'

Taehyung camminava lungo i corridoi dell'università, con il suono dei suoi passi che rimbombava tra le pareti vuote e fredde. La sua mente era un vortice di pensieri, una marea di emozioni contrastanti che lo travolgevano senza pietà.

Taehyung non riusciva a calmarsi, non riusciva a spegnere quella rabbia che lo stava consumando dall'interno. Ogni volta che chiudeva gli occhi, vedeva Jungkook.

La sua mente tornava incessantemente a quell'immagine che si era impressa nel suo cuore : Jungkook che baciava un altro ragazzo, le sue mani che lo stringevano con la stessa tenerezza che Taehyung aveva sempre sperato fosse riservata solo a lui.

Ogni passo lo avvicinava alla stanza di Jungkook, e con ogni passo la sua determinazione cresceva.

Taehyung aveva mentito a Jimin dicendogli che sarebbe andato a fare due passi per schiarirsi le idee, ma in realtà non aveva fatto altro che avvicinarsi sempre di più al luogo in cui sperava di ottenere qualche risposta.

Sapeva che Jimin non avrebbe approvato questa sua scelta impulsiva, sapeva che gli avrebbe detto di lasciar perdere, di dimenticare Jungkook e di andare avanti.
Ma Taehyung non poteva farlo.

Non riusciva a scrollarsi di dosso quella sensazione di essere stato usato e manipolato.
Taehyung aveva bisogno di affrontare Jungkook, di chiedergli il perché.
E se non avesse ottenuto le risposte che cercava, almeno avrebbe avuto la soddisfazione di dirgli quanto lo avesse ferito.

Arrivato davanti alla porta della stanza di Jungkook, Taehyung si fermò per un momento, sentendo il cuore battere furiosamente nel petto.
Il corridoio era deserto, e l'unico suono che si sentiva era il suo respiro pesante e irregolare.
Non c'era più spazio per il dubbio.
Doveva andare fino in fondo.

Taehyung sollevò la mano e bussò forte alla porta, con tre colpi ben decisi che risuonarono con forza nel silenzio.
La sua voce era piena di rabbia mentre urlava testuali parole :

<< Jungkook! Apri questa dannata porta! >>

Dentro la stanza, Jungkook alzò lo sguardo dal fumetto che stava fingendo di leggere.
La sua mente era già tormentata da mille pensieri, e sentire la voce furiosa di Taehyung lo fece sobbalzare.

Jungkook posò il fumetto sul tavolo, con le mani leggermente tremanti.
Cosa ci faceva Taehyung lì?
Ma di sicuro, qualunque fosse il motivo, non poteva essere per qualcosa di buono.

Senza perdere tempo, Jungkook si alzò e si diresse verso la porta.
La aprì con una certa esitazione, e non ebbe nemmeno il tempo di formulare una domanda che Taehyung lo spinse dentro con forza, facendolo indietreggiare di qualche passo.

<< che diavolo ... ? >>

Mormorò Jungkook, confuso, mentre cercava di mantenere l'equilibrio.

Taehyung lo seguì all'interno, i suoi occhi brillavano di una rabbia che Jungkook non aveva mai visto prima.
La stanza era piccola e angusta, con le pareti rivestite di scaffali pieni di libri e appunti sparsi sul pavimento.
La luce fioca proveniente dalla lampada da tavolo creava ombre lunghe e inquietanti sui loro volti.