Salve a tutti io Sofia è adesso sto per raccontarvi la storia di come mi sono ritrovata a fare un patto col diavolo, tutto ebbe inizio nel 1857 io ero molto piccola non avevo nemmeno compiuto 10 anni, io con la mia famiglia stavamo dentro ad una foresta per fare una delle nostre solite passeggiate notturne, "mamma sto avendo sonno, possiamo tornare a casa per favore" dissi a moa madre con aria stanca, "amore di mamma, io con tuo padre abbiamo deciso di passare la notte in questa foresta" dice nel m monta la tenda "va bene, come volete"
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mi svegliai nel cuore della notte che sento dei rumori provenire da fuori "Mamma ci sono dei rumori" mia mamma non rispose nonostante le tende stavamo attaccate una affianco all'altra, mi vestì velocemente e presi una torcia per andare a controllare cosa fosse quel rumore, "MAMMA" dissi urlando dalla paura nel vedere la scena "oh tesoro mio non c'è bisogno che urli adesso ci sono io e sarai al sicuro, Sofia giusto?" disse quest'uomo " S-Si, come fai a conoscermi, c-chi sei?" dissi tremando dalla paura, "Mikael Mikaelson, mi conosci?" dice con tono possente "N-No, signor Mikael" dissi con poca voce e tremando dalla paura "vieni con me piccola lupetta" dice prendendomi per mano
*dopo un quarto d'ora di camminata*
"D-Dove siamo signor Mikael?" dissi ancora tremando dalla paura "Piccola, non avere paura questa è la mia casa dove c'è mia Moglia Esther, e lì ci sono i miei figli Elijah, Rebeka, Finn, Kol e Klaus" disse tutti i nomi con lo stesso accento tranne l'ultimo"Klaus" non so perché aveva cambiato tono di voce volevo saperlo ma dalla troppa paura non aprì bocca, uno di loro si avvicino a noi penso che fu Elijah "Padre, com'è andata la sua caccia, chi è questa meraviglia fanciulla?" disse mettendosi alla mia stessa altezza e accarezzandomi la guancia, "figliolo voglio che tu cresca questa piccola ragazza, ci servirà in futuro a me e tua madre, voglio sapere ogni piccolo movimento che faccia, sono stato chiaro" disse con tono minaccioso "Certo padre" disse, Elijah ti prende in braccio e ti porta dentro la sua dimora "hai sonno?" disse sdraiandoti "U-u po', voglio t-tornare dai miei genitori ho paura qui" dissi, "puoi stare tranquilla adesso ci sono io con te, ti posso assicurare che farò qualsiasi cosa per difenderti, questa è una promessa" disse sorridendo "Grazie, sei molto gentile con me Elijah" dissi ricambio il sorriso e stendendomi sul letto, "Mi sono reso conto che ancora non conosco il tuo nome, signorina?" disse "Sofia, puoi chiamarmi Sofia" dissi sorridendo, "va bene signoria Sofia" disse iniziando a togliersi il suo lungo abito rimanendo a petto nudo, io inizia a fissarlo "ehm...scusa mi giro dall' altra parte" dissi diventando rossa in faccia "ehi, stai tranquilla così devo rimanere, aia" disse alla fine della frase io lo guardai preoccupata "che hai fatto, ti sta uscendo sangue dalla schiena" dissi alzandomi dal letto e andando dietro di lui "con mio fratello Klaus, ci divertiamo con le spade e penso mi abbia colpito per sbaglio" disse sedendosi su una sedia "aspetta che cerco di fermare il sangue che esce sennò morirai dissanguato" dissi ridendo e rise anche lui, dopo 15 minuti gli avevo sistemato la ferita "adesso voglio capire come fai a 8 anni a sapere queste cose" disse accennando un sorriso "i miei genitori studiavano medicina e ogni tanto davo una sbirciata" dissi, ci sdraiammo entrambi sul letto e prendemmo subito sonno
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passarono anni da quel accaduto
"ELIJAH, basta per favore" dissi ridendo perché mi stava facendo il solletico "sei troppo delicata, mamma mia Sofi" disse ridendo ci ritrovammo lui sopra di me "settimana prossima farai 18 anni, cosa vuoi che ti regali?" disse guardandomi "non voglio niente, tranquillo, mi basterà sapere che ci sarai tu con me" dissi sorridendo, lui si alzò e mi prese in braccio per mettermi in piedi insieme a lui "senti c'è una cosa che ti voglio dire da un po' di tempo" disse mettendo le sue grandi mani sui miei fianchi "lo sai che puoi dirmi tutto, stai tranquillo" dissi mettendo le braccia sulle sue spalle "io ti guardo e non provo ciò che dovrei provare per un' amica, io voglio stare con te" disse guardandomi dritta negli occhi ci furono minuti di silenzio prima che mi baciò, io in quel momento sentivo il cuore a mille non sapevo a quale emozione dare la precedenza, ma quel momento durò solo pochi secondi prima che Mikael entrasse con delle donne "eccola e lei, prendete la ragazza, il ragazzo no e mio figlio" disse, queste ragazze entrarono e mi presero con qualche potere magico stordirono Elijah, mi misero all'interno di un cerchio dove non potevo più uscire, ma la cosa strada e che accade anche a Elijah, Klaus, Rebeka, Finn e Kol, dopo pochi secondi caddi a terra perché mi stava scoppiando la testa con loro che parlavano una lingua strana con riuscivo a capire se fosse greco o latino o altre cose del genere, svenni ma dopo pochi minuti mi svegliai, il villaggio prese fuoco iniziai a tossire, stavo avendo fame ma una fame strana, iniziai a correre più veloce che potevo.
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Era una giornata io e Marcel stavamo controllando se a New Orleans le cose stessero andando bene con le streghe e i vampiri"Hai visto le cose come stanno andando bene, non succedeva da secoli" disse Marcel ridendo, un vampiro si avvicino a noi "Diego che cosa succede" dissi in aria preoccupata "gli originali sono tornati in città" disse Diego, io guardai Marcel e lui disse a Diego che poteva andare "Tu mi stai dicendo che gli originali, quegli originali sono tornati qua, Elijah Mikaelson, Klaus Mikaelson e Rebeka Mikaelson" dissi incazzata lui cercò di calmarmi "ehi, calmati cercheremo un modo per mandarli via, fidati di me" disse, "Marcel, io sto andando a letto per cercare di calmarmi sennò qua scappa il morto" dissi incazzata e inizia a camminare molto veloce da arriva subito a casa ma quando arrivai ci furono delle sorprese non molto gradite "che cazzo ci fate voi qua" dissi con tono incazzato e corsi verso Klaus con un pezzo di tavolo "sei viva allora, non morta nell'incendio del 1867" disse klaus "ti sto avvisando adesso ti arriva sto paletto dritto nel cuore" dissi avanzando verso di lui ma Elijah si mise davanti a me "lascia questo pezzo di legno a terra e parliamo da persone civili" disse lui guardandomi toccando la mano col paletto "numero uno non ti permettere più a toccarmi, numero due levati, numero tre in modo civile ci posso parlare con gli animali e non con voi, specialmente con te... ah un'altra cosa come quarto meglio che andate via da New Orleans" dissi, nel mentre Elijah mi guardò in modo strano "che ti è successo non eri così" disse prendendomi in braccio per scendere "tu allora non hai capito che non mi devi toccare, eh comunque sono cambiate tante cose caro Elijah" dissi nel mentre mi uscirono le vene da vampiro sotto gli occhi gialli da lupo "com'è possibile che sei un ibrido" disse Klaus sorpreso "questo non lo so, chiedi a tuo padre" dissi mi giro dall' altra parte per poi lanciare il paletto a Klaus "anch'io sono un ibrido sai, meglio che non giochi" disse ricambio il colpo "vai a fatti fotte Mikaelson" dissi, Klaus si stava iniziando ad innervosire Elijah l'aveva capito e con la velocità da vampiro mi prese e andammo in una camera "ti ricordi che Klaus non ha pietà per nessuno, vuoi morire" disse, stavamo io appoggiata al muro e lui davanti a me le nostre labbra stavano a un centimetro dal baciarsi, "Elijah che vuoi da me, non hai altre ragazze a cui rompere" dissi guardandolo dritto negli occhi "voglio rompere a questa ragazza, problemi?" disse allontanandosi da me, ma con la velocità da vampiro finiamo nella stessa identica posizione di prima ma invertendo la posizione "si, c'è un problema che questa ragazza molto probabilmente ti morderà e tu starai malissimo" dissi guardandolo negli occhi, mi prese in braccio e finimmo sul letto lui dottoressa sopra di me "hai l'umanità spenta piccola Sofi?" disse, non metterei in dubbio che se non fossi troppo orgogliosa un bacio glielo avrei dato ma l'orgoglio in quel momento stava avendo la meglio "si è accesa da poco, dopo che nel 1867 l'ho spenta per colpa di qualcuno" dissi e in quel momento il cuore di lui stava iniziando a battere forte lo sentivo o perché avevo udito da vampiro o perché stavano molto vicino "ti hai spento l'umanità dopo che me ne sono andato" disse alzandosi dal letto e sistemandosi la giacca "Si, perché non volevo stare male per il tuo abbandono, ma adesso che sei tornato ti uccido facile" dissi alzandomi dal letto "ci ti ha fatto riaccendere l'umanità?" disse avvicinandosi a me "grazie a Marcel sono riuscita a farlo sono stata più di 2 secoli non l'umanità spenta per colpa tua" dissi "Scusa, hai detto Marcel?" disse perplesso "Ciao Elijah" disse Marcel dalla porta per poi arrivare vicino a noi e spezzarli il collo "grazie non lo stavo più reggendo con tutte quelle cazzate che stava dicendo, Klaus e Rebeka che gli hai fatto?" chiesi per curiosità "stessa cosa puoi stare tranquilla il tempo di avvisare i vampiri e starai al sicuro" mi abbracciò e io ricambia "sei l'unica persona di cui mi posso fidare, sei tutta la mia famiglia Marcel" dissi sorridendo "anche tu sei tutto quel che ho" disse sorridendo anche lui
SPAZIO AUTORE
ehi come state? Spero tutto bene,
spero che la storia o almeno questa prima parte vi sia piaciuta ❤️
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Il ragazzo perfetto// Elijah Mikaelson
UpířiSofia una ragazza diventata un ibrido troppo presto contro la sua voglia, si trova in pericolo e per riuscire a cavarsela ha dovuto fare un patto col diavolo in persona