4: 𝒱𝑜𝑔𝓁𝒾𝒶𝓂𝑜 𝓊𝒸𝒸𝒾𝒹𝑒𝓇𝑒 𝐸𝓇𝓎𝓃 - 𝐸𝓁𝑒𝑜𝓃𝑜𝓇 𝑀𝒾𝓇𝓇𝑒𝓃

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-Non è mai il singolo oggetto ad essere pericoloso, ma la persona che lo usa-

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-Non è mai il singolo oggetto ad essere pericoloso, ma la persona che lo usa-

Eleonor non ha parole per descrivere Fle.
Non aveva mai visto altri continenti al di fuori di Tiboko, come tutti eh, ma come si dice spesso "le foto non rendono" ed è proprio vero.

Anche perché, diciamocelo, una foto del monte Teresia non può rendere i suoi diecimila metri di altezza.
Come non può rendere la luminosità della lava che sgorga dai crateri secondari, il getto potente di un geyser, i salti dei canguri, gli incontri di pugilato dei canguri e così via.

Si, in quei tre giorni di viaggio avevano assistito ad uno scontro tra canguri.
Per fortuna di Eleonor nessun canguro si era ancora arrabbiato con lei.
Tuttavia meglio prevenire che curare quindi aveva già programmato un piano sperando non succedesse mai.

Dicavamo.
Eleonor è meravigliata da ogni angolo di Fle, e non ha ancora visto in negozi.

Arrivati a destinazione, e cioè Demur, tutti scendono dal proprio cavallo/vorx/tictuc/lupo deia.
Appena può, Eryn va a chiedere a qualche passante qualcosa, ma Eleonor non sente nulla.
Quando torna ha l'attenzione di tutti.

"Mi hanno detto che non esiste"
"E non come dovremmo fare a trovarla?" Asteria iniziava a dare segni della sua irritazione, questa volta però era comprensibile almeno.

"Ok ho un'idea" dice Erren.
Uh? davvero?
"Usiamo la magia"
Risultato: silenzio.

"Sinceramente preferivo andarmene dal drago e poi scappare in un altro continente, ma anche questa potrebbe essere fattibile"
dice Eryn.
"Ok, chi è un mago qui?"
Ripensandoci, pur stando insieme da circa una settimana, non avevano mai parlato propriamente delle proprie caratteristiche.
O meglio, quando c'era stato qualche ipotetico pericolo si erano tutti schierati e basta, non avevano discusso di eventuali strategie, cosa che aveva dato particolarmente fastidio a Valentine ma ce ne faremo una ragione.

"Io, o meglio, i miei lo sono e mi hanno passato un po' di cose non sono br-"
"Bene!" Erren la interrompe mentre farfuglia facendosi mille problemi.
"Elfa di goccia, no? Non c'è una qualche magia di localizzazione?"
"Forse... ma funziona grazia all'umidità dell'aria, qui l'aria è caldissima"
Erren sorride e fa un occhiolino. Lenora gli da uno schiaffetto sulla nuca in risposta.
"L'aria di Fle è molto umida, per questo fa così caldo"
parla Asteria per Erren.

"Ok, ehm, allora, penso di poter fare un tentativo"
"Un attimo" dice Valentine "Conviene che ci dividiamo, mentre alcuni vanno dal drago altri vanno a cercare questo maledetto libro"
"Ok ma come?"
"Forse conviene che finalmente ci diciamo cosa sappiamo fare" dice Morgan.
"Ha senso"

E così, entrano in una locanda. Si chiama "L'avventuriera Smarrita", speriamo che non gli porti sfiga. È ora di pranzo quindi il tempismo è perfetto.  Si siedono ad un tavolo e poco dopo arriva una cameriera.
Sembra simpatica, capelli afro castano chiaro, occhi gialli, pelle non troppo abbronzata e orecchie a punta.
Ognuno ordina il proprio cibo e poi tornano a parlare del loro argomento principale.

𝕮'𝖊𝖗𝖆 𝖑𝖆 𝖕𝖆𝖈𝖊, 𝖚𝖓𝖆 𝖛𝖔𝖑𝖙𝖆, 𝖆 𝕸𝖊𝖓𝖎𝖊 - Storia a OcDove le storie prendono vita. Scoprilo ora