Dopo aver parlato con Lila, decidiamo di tornare nella nostra stanza per rilassarci un po’. Mentre camminiamo lungo il corridoio, veniamo fermate da due ragazze. Una ha capelli castani e occhi verdi, l’altra ha capelli biondi e occhi marroni. Si presentano come Jasmine Turner e Kesia Turner.
“Cosa volete?” chiedo, cercando di mantenere la calma.
“Cassandra ci ha detto di farti stare alla larga da Hayes,” dice Jasmine con un tono minaccioso. “E noi siamo qui per assicurarci che tu lo faccia.”
“Non mi interessa Hayes,” rispondo, cercando di non perdere la pazienza. “Potete dirlo a Cassandra.”
“Non ci importa cosa dici,” interviene Kesia. “Stai lontana da lui, o te ne pentirai.”
Sento la rabbia montare dentro di me, ma cerco di trattenerla. “Non ho intenzione di avvicinarmi a Hayes. Ora, se volete scusarci, abbiamo cose più importanti da fare.”
Le due ragazze ci lanciano un ultimo sguardo minaccioso prima di allontanarsi. Io e Lila continuiamo verso la nostra stanza, cercando di non farci influenzare dalle loro parole.
“Non posso credere che ci abbiano minacciato,” dice Lila, scuotendo la testa. “Cassandra è davvero fuori di testa.”
“Non farmici pensare. Se si dovesse permettere un'altra volta gliela farò pagare." Lila mi mette una mano sulla spalle cercando di farmi calmare e ragionare, sapendo che è quasi impossibile.
Entriamo nella nostra stanza e mi lancio sul letto, esausta. “Voglio solo dormire,” mormoro, chiudendo gli occhi.
Ma Lila rompe il mio sogno ad occhi aperti con un’esclamazione entusiasta. “Rebekah, dobbiamo andare ad iscriverci ad almeno due club extracurricolari!”
Apro un occhio e la guardo con incredulità. “Adesso?”
“Sì, adesso! È importante. Ecco la lista dei club disponibili,” dice, tirando fuori un foglio di carta. “Ci sono il club di duello, il club di pozioni, il club di creature magiche, il club di astronomia, il club di erboristeria, il club di arti magiche, e molti altri.”
Sospiro, sapendo che Lila ha ragione. “Va bene, va bene. Ma solo due, ok?”
Lila sorride trionfante. “Perfetto! Allora, quali ti interessano di più?”
Mi siedo sul letto e prendo il foglio, leggendo attentamente la lista. “Il club di duello sembra interessante. E magari il club di astronomia?”
“Mi piacciono entrambe le idee,” risponde Lila. “Io pensavo che per me siano più appropriati i club di erboristeria e creature magiche." Annuisco, è vero che le piacerebbero molto di più quei corsi. "Allora, andiamo ad iscriverci." Esclama.
Annuisco, sentendo un po’ di entusiasmo crescere dentro di me. “D’accordo, andiamo.”
Con un ultimo sguardo alla nostra stanza, ci dirigiamo verso l’ufficio delle iscrizioni.
L’ufficio è una stanza accogliente con pareti rivestite di legno scuro e scaffali pieni di documenti e registri. Un grande tavolo di quercia occupa il centro della stanza, e dietro di esso siede una signora di mezza età con capelli grigi raccolti in uno chignon ordinato. Indossa occhiali sottili e ha un’aria di efficienza e gentilezza.
“Buongiorno, ragazze,” ci saluta con un sorriso caloroso. “Sono la signora Nadia Whitlock. Come posso aiutarvi oggi?”
“Buongiorno, signora Whitlock,” risponde Lila con entusiasmo. “Vorremmo iscriverci a dei club extracurricolari.”
“Benissimo,” dice la signora Whitlock, tirando fuori un registro e alcuni moduli porgedoci, poi, quelli da compilare. “Ecco qui. Compilate questi moduli con i vostri dati e le vostre preferenze. Una volta completati dovete consegnarmeli."
Ci sediamo a un tavolo vicino e iniziamo a compilare i moduli. Lila è visibilmente entusiasta, e il suo entusiasmo è contagioso. Dopo aver completato i moduli, li consegniamo alla signora Whitlock.
“Perfetto,” dice lei, esaminando i moduli. “Siete ufficialmente iscritte ai club da voi selezionati. Riceverete presto ulteriori dettagli sui vostri orari e attività.”
“Grazie mille,” rispondiamo in coro, sentendoci soddisfatte.
Mentre ci dirigiamo verso la nostra stanza, Lila improvvisamente si ferma e si batte una mano sulla fronte. “Oh no, mi sono dimenticata di fare una cosa importantissima! Devo andare subito,” dice, scappando via prima che io possa rispondere.
Rimasta sola, decido di fare una passeggiata nel giardino per rilassarmi un po’. Il giardino dell’Accademia è un luogo incantevole, con sentieri serpeggianti, fiori colorati e alberi maestosi. Mi perdo nell’osservare il paesaggio, ammirando la bellezza della natura intorno a me.
Sono così immersa nei miei pensieri che non mi accorgo della persona davanti a me. Inciampo e cado addosso a qualcuno, perdendo l’equilibrio. Mi rialzo velocemente, imbarazzata, e mi rendo conto che la persona in questione è Hayes.
“Stai attenta, cretina!” sbotta lui, con un tono aggressivo.
“Non chiamarmi così!” ribatto, sentendo la rabbia montare dentro di me. “E non è colpa mia se non ti ho visto!”
“Sei sempre così distratta,” dice Hayes, incrociando le braccia. “Non riesci a fare attenzione a nulla?”
“Non è affar tuo,” rispondo, incrociando le braccia a mia volta. “E smettila di darmi ordini.”
La tensione tra noi è palpabile, e ci guardiamo in cagnesco per un momento. So che non dovrei lasciarmi coinvolgere in queste discussioni, ma Hayes riesce sempre a tirare fuori il peggio di me.
“Sei davvero insopportabile,” dice lui, scuotendo la testa.
“E tu sei un arrogante,” ribatto, sentendo la mia pazienza esaurirsi.
Prima che la situazione possa degenerare ulteriormente, decido di allontanarmi. “Non ho tempo da perdere con te,” dico, girandomi e dirigendomi verso l’uscita del giardino.
Mentre mi allontano, sento ancora la rabbia bruciare dentro di me.
Decido di fare qualche respiro profondo per calmarmi e mi siedo su una rampa di scale, osservando le mie scarpe. Il silenzio e la tranquillità del momento mi aiutano a rilassarmi un po’.
Ma la mia quiete viene presto disturbata. Cassandra arriva con passo deciso, il volto contratto dalla rabbia. “Rebekah, dobbiamo parlare,” dice con tono minaccioso.
Alzo lo sguardo e la vedo avvicinarsi. “Cosa vuoi, Cassandra?” chiedo, cercando di mantenere la calma.
“Voglio che tu stia lontana da Hayes,” dice, puntandomi un dito contro. “Non hai nessun diritto di avvicinarti a lui.”
Sento la rabbia montare di nuovo dentro di me. Mi alzo in piedi, pronta a difendermi. “Non mi interessa Hayes,” ribatto, alzando la voce. “Smettila di rompermi le palle. A giusto perchè voglio che tu lo sappia i tuoi cagnolini non fanno paura a nessuno.” Sbotto, mettendo in mezzo le due ragazze che erano venute ad avvertirmi per conto suo.
Cassandra si avvicina ancora di più, il suo volto a pochi centimetri dal mio. “Stai lontana da lui, o te ne pentirai. Inoltre, non ti permettere mai più di nominare me e le mie amiche o giuro che ti faccio passare l'inferno.”
La tensione tra noi è palpabile, e sento il mio cuore battere forte nel petto. “Non ho intenzione di lasciarmi intimidire da te,” dico, alzando la voce. “Non hai nessun diritto di dirmi cosa fare, lurida puttana!” Non sono solita usare parolacce, ma quando mi innervosisco non bado a niente e nessuno.
Cassandra alza la mano, pronta a tirarmi uno schiaffo. Ma proprio quando la sua mano è vicina al mio viso, qualcuno la ferma.
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Ehilà Wattpadiani, tutto bene? scusate l'assenza, ma ho avuto da fare. Chi sarà il salvatore o la salvatrice di Rebekah? Sbizzarrite la vostra fantasia nei commenti e se vi fa piacere lasciate una stellina.
~Mal~
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Rivali... o forse no!?
RomanceRebekah Ayla Roosevolt, figlia di due prestigiosi maghi, arriva all'Accademia di Magia Arcanis con grandi aspettative e una reputazione che la precede. Ma la sua vita viene sconvolta dall'incontro con Hayes Nash Norwich, il figlio della famiglia riv...