8: Il parto

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Sono nel letto insieme a Sebastian, lui dorme, e anche io stavo dormendo, ma ho delle contrazioni fortissime.
" Ahia, diavolo" sussurro per non svegliarlo, ma dentro di me urlo come una pazza. A un certo punto Sebastian si alza, prende la mazza da baseball sotto al cuscino( qualunque ragazza che vive da sola dovrebbe averne una) e si mette a strillare in piedi sul letto
"Vaffanculo, ladri di merda!"
" Sebastian, ma che fai?" Dico io
" Ammazzo i ladri"
" Non ci sono ladri, imbecille, ho le contrazioni e mi è scappato un urlo."
"Ti fa molto male?"
" Si"
" Aspetta, ora prendo il calmante"
E proprio mentre si dirige nel mobile delle medicine in cucina, caccio un urlo bestiale. Questa era una vera contrazione, quelle del sesto mese non erano nulla a confronto. Sebastian corre verso di me, mi dà il calmante, e prende a massaggiarmi la pancia, come ha detto Laura, la mia ginecologa. Purtroppo nemmeno i massaggi di Sebastian riescono a dare un freno ai dolori, e lacrimante, gli dico:
" Chiama mia madre, lei saprà che fare"
Così prende il mio telefono, chiama mia madre, e le spiega la situazione. Dieci minuti dopo, squilla il citofono, proprio mentre caccio un altro urlo bestiale. Mi stringo più forte al mio cuscino, quello per le donne in gravidanza,e Sebastian prende la mia mano, per calmarmi.
"Charlie, tesoro"
"Mamma, grazie al cielo"
" Ho portato anche Jane, voleva venire"
" Dov'è?" Chiedo io
" Sono qui"
Eccola. Mia madre mette l'orecchio vicino alla mia pancia, per ascoltare il battito, e appena finisce una contrazione, Sebastian misura l' arco di tempo che passa tra le due.
"Due minuti" dice lui.
"Brevi e regolari, ma non sono certa che sia il momento, dovremmo chiamare la ginecologa, se ne intende molto più di me." Replica mia madre.
Appena arriva, Laura mi fa una breve visita, misura nuovamente le contrazioni, e come prima, due minuti.
"Abbiamo un problema"
Laura osserva la mia faccia spaventata, avvicina Sebastian, e gli sussurra qualcosa. Ma io non intendo rimanere nell' oscurità, voglio sapere che succede.
"Ehi, parlate anche con il soggetto della situazione, che diavolo succede?" Chiedo, con il minimo di forze che mi rimangono.
" Sei già dilatata di 8 centimetri, dobbiamo correre in ospedale in questo preciso istante e capire se possono farti o meno l' epidurale."
Quelli sono stati attimi di panico,pianti e respiri profondi. Sebastian si è vestito in fretta e furia con la prima cosa che ha trovato, e dopo essermi assicurata che Jane si curasse di Coco, io Laura e Sebastian siamo scesi con le nostre borse, pronte dal sesto mese. In ospedale mi fanno subito andare in sala parto, e dopo il monitoraggio, succede la peggio cosa. È ufficiale, non possono farmi l'epidurale. Tra le lacrime, sussurro a Sebastian:
"Stai con me, Sebastian."
Sebastian allora prende la mia mano, bacia il mio anello, e dice:
" Per sempre."

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