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9:Ritorno a casa

Non credevo di avere tutta questa voce. Ieri sera credevo sarebbe finita nella peggio maniera,che non avrei mai partorito, e invece eccomi qui, con Celine in braccio,che sta mangiando, e Sebastian vicino a me, che accarezza la sua piccolina testolina.
"Certo che ieri da quanto urlavi sembravi posseduta" ridacchia lui
" Provaci tu a partorire senza epidurale."
All' improvviso entra mia madre, con al seguito mio padre, Jane, e Ike.
"Permesso" dice mia madre appena entra.
"Coco!" Esclamo, appena salta sul letto.
"Ragazzi,vi presento Celine"
"Dio, com'è minuscola! Pensavo fosse molto più cicciottella, con tutte le fragole con la panna che hai mangiato in nove mesi!" E tutti scoppiammo a ridere.
Il giorno dopo dovevamo rientrare, e devo dire che senza Sebastian la mattinata non andò per il verso giusto. Inoltre mi sono resa conto di quanto possa essere difficile badare a un bambino, ho dovuto fare colazione mentre l' allattavo, e Dio, quanto fa male!
(Tutta la mamma questa bambina, già famelica dopo un giorno di nascita:))
Adesso sto cercando di farla addormentare dopo due ore di lagne ininterrotte per cambiare un dannato pannolino, e devo dire che l'impresa è riuscita alla grande, ma ho dovuto usare il marsupio, quello per tenere i bambini, perché non voleva proprio scollarsi di dosso. Ancora con lei in braccio, mi adagio un po' sul letto, sono stanca morta e avrò il diritto di farmi un quarto d'ora di sonno. Fortunatamente dopo un quarto d'ora entra Sebastian, che prende Celine e mi fa riposare in pace.
"Ehi, Charlie, ci sei?"
"Ora sì" rispondo, e gli do un bacio
"Come è andata la mattinata?"
"Abbastanza movimentata, ci hanno dimesso?"
"Si, infatti sono venuto a prenderti, così torniamo a casa.
Dopo aver messo uno dei soliti felponi di Sebastian, prendo l'ovetto con Celine, Sebastian prende la borsa, e torniamo a casa. Mi sono messa dietro con Celine, mentre Sebastian guidava.
"C'è una sorpresa per te, a casa"
"L' ultima volta che lo hai detto mi hai fatto la proposta, stavolta hai organizzato un matrimonio in felponi?"
" Mi piacerebbe, ma no, comunque lo scoprirai tra un minuto"
Arrivati a casa, prendo l'ascensore, e appena Sebastian apre la porta, mi ritrovo davanti a un esplosione di palloncini e rosa. TANTO ROSA, DAVVERO TANTO.
"Sorpresa!" Esclamano mamma, papà, Jane, Ike, e Mister Bloom.
"Ragazzi, non dovevate!" Dico, mentre mi calo per prendere Celine, che già piange.
"Scherzi, hai appena partorito un miracolo, io non ce l' avrei fatta a far uscire quell' ingrato di tuo fratello senza epidurale!" Esclama mia madre.
È stato un pomeriggio di baci, abbracci coccole, e cibo, soprattutto per Celine, che nessuno si è risparmiato di spupazzare, specialmente lo zio. (Che mi auguro vivamente non diventi il gelosone zotico di turno)
"Celine, vedi di non prendere esempio dai tuoi genitori, niente rapporti intimi fino a quarantacinque anni" gli rammenta Ike mentre la tiene in braccio.
"E nemmeno da tuo zio, che si andava a scopare le tipe in piazza a quindici anni." Dico io, mentre Ike diventa un peperone e tutti scoppiano a ridere, tranne mia madre, che fino a quel momento non sapeva nulla e gli fa la ramanzina su una cosa successa dieci anni fa , su come ha esposto la famiglia alla vergogna e cose del tipo bla bla bla. Abbiamo cenato tutti insieme in terrazzo, e con l'aiuto di papà e Ike Sebastian è riuscito a montare quella dannata culla e ad appendere gli ultimi quadri, con il suo nome e le sue prime 43 foto scattate tutte dalla sottoscritta. Alla sera mi metto un po' sul divano, vicino a Sebastian, con Celine in braccio e lui che coccola Coco.
"Incredibile, vero?"
"Cosa?"chiedo.
"Come tutto succeda così velocemente, guardaci, un giorno viviamo la nostra vita, l' altro stiamo insieme, l' altro dopo ancora sei incinta, e quello dopo stiamo per sposarci. Guardaci , ora invece sono diventato papà, e non potrei esserne più felice."
" Hai ragione, è un incredibile effetto farfalla" . Rispondo.
"E ora?"
"Ora cosa?"
"Che si fa' adesso?"
"Ci si butta. A capofitto. Insieme."
" Dove?"
"Nel futuro."