Life is keep on game:
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or be a playedLa biblioteca dell'università si trova nell'ala est al secondo piano, vicino all'aula di Astronomia. Dovevo recuperare qualche volume di diritto e per fortuna Felix si era gentilmente offerto di farmi compagnia.
Era una delle stanze più grandi dell'intero campus, l'aria era intrisa di sapienza e di quell'odore acre che emanano i libri antichi. La porta d'ingresso era di legno pregiato, intarsiata in tanti riccioli, era piuttosto pesante da spostare. Lunghi stendardi, blu scuro e bianco, pendevano dal soffitto, raffigurando lo stemma della scuola. Le lezioni non erano ancora cominciate, quindi non era molto affollata.
Mi feci coraggio e dopo aver ripreso fiato, dopo aver salito almeno cento scalini, entrai.
A lato dell'ingresso si trovava la postazione della bibliotecaria, la signora Mitch. Una donnina piccoletta e avanti con l'età, indossava un tailleur blu a righine nere. I capelli grigi, legati in una crocchia e un paio di occhialetti a mezzaluna sulla punta del naso arcuato. Un po' scorbutica e con l'ossessione per il silenzio, la descrisse Felix, girando a destra.<<I libri di Legge devono essere da questa parte>> Lo seguii in punta di piedi, accelerando il passo per non perdere il ragazzo tra le corsie di libri.
Una volta arrivati allo scaffale, passo un dito sulla fila di libri, sistemati in ordine alfabetico. Avevo la strana sensazione di essere osservata.
Non impiegati molto a trovare, due ragazze sedute a uno dei tavolini posizionati al centro della stanza. Si zittirono di colpo non appena notarono che stavo fissando, con un sopracciglio alzato.
Non ci diedi molta attenzione, continuando a cercare il volume, mentre Felix mi aiutava guardando al ripiano più in alto.<<Trovato!>> Esclama Felix, sventolando in aria il volume di diritto penale.
<<Sshhh>> spunta fuori la signora Mitch, all'inizio del corridoio con un'espressione torva e una posizione austera. Felix si scusa con la bibliotecaria per poi avvicinarsi a me e passarmi il libro.Nel frattempo le due sconosciute avevano ripreso a parlottare tra di loro, lanciandomi ogni tanto qualche occhiataccia.
<<Ti dico che è lei, credimi!>>
<<No, non è possibile.>>
<<Stamattina ho visto lei e Emma camminare per il portico e a mensa Asher le è svenuto tra le braccia>>
<<Asher Mirren>>
<<Fa silenzio. Non urlare o finisce che ci sente>>
<<Ma...non è possibile...Mirren è...quella lì?>>Da quello che avevo sentito il teatrino di me e Asher, di questa mattina, aveva già fatto il giro di tutta l'università. Ero confusa e inspiegabilmente irritata. Provai a cancellare quella brutta sensazione, di essere messa sotto la lente d'ingrandimento. Cercai di tenere a bada la mia lingua da rispondere ma le emozioni mi esplodevano nel petto, e senza pensarci presi una pessima decisione. Lascio perdere Felix e qualunque cosa mi stia dicendo.
Mi avvicino al tavolo e prima che possa rendermene conto sono davanti al tavolo delle ragazze. Con un tonfo lascio cadere il volume di diritto penale sul ripiano liscio e ci poggio le mani sopra per mettermi comoda.
Entrambe le ragazze sussultano, accorgendosi di me. Alzano gli occhi sulla mia figura e assume un'espressione spaventa, una delle due ingoia a vuoto, rumorosamente. L'altra, invece, stringe talmente forte la pagina del suo quaderno, da stroppicciarla.Mi ritrovo a sorridere, compiaciuta dell'effetto ottenuto. Se vuoi dare aria alla bocca, o sei pronto a prenderne le conseguenze o sei un idiota.
<<Quella lì ha un nome. Sono Alice Woods, piacere>> sventola una mano davanti alla faccia di entrambe. Loro mi guardano con la bocca spalancata.
<<Per gli autografi, quello lì è il mio agente!>> Indico col capo Felix, che si trova alle mie spalle. Ci guarda spaesato.
<<Sshhh>> appare la signora Mitch, con un dito premuto sulle labbra sottili e aride e ci rivolge uno sguardo di rimprovero.
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A Magic Trick
Mystery / ThrillerL'immagine perfetta dell'università di Oxford è stata per decenni il trampolino di lancio al mondo d'élite della borghesia britannica. Questo è l'obiettivo di Alice, laurea in Legge e tirocinio nel famoso studio dell'avvocato Winterbour, semplice no...