L'inferno è vuoto
e tutti i demoni sono quiLa vita è proprio una bastarda.
Posso affermarlo con certezza perché lo sto provando sulla mia pelle in questo preciso momento. Come se ci fosse una qualche entità sconosciuta al di sopra delle parti, che deve divertirsi parecchio a buttarmi in situazioni impossibili giusto per appuntare, alla lunga lista delle cazzate, una nuova avventura e vedere come me la caverò.
Bene la verità è non molto bene!
Perché in questo preciso momento la mia testa elenca una serie di imprecazioni che oscillano dal ma chi me lo ha fatto fare al che vita di merda, mentre io tento di stamparmi in faccia un'espressione indifferente, e anche questo non mi riesce molto bene.
Ho perso il controllo per una frazione di secondi nessuno può essersene accorto, giusto?
Faccio sorvolare lo sguardo sulla calca di gente, intenta a chiacchiere tra loro, tiro un sospiro di sollievo mentalmente, chiudendo gli occhi. Eppure quella sensazione di avere gli occhi di qualcuno addosso mi rimette sull'attenti. Riapro gli occhi ed eccolo lì quel mascalzone, intento a riservare tutta la sua attenzione nella mia direzione.
Si trova al lato opposto del locale, seduto a uno stupido tavolino viola, mentre sorseggia il suo stupido calice di vino. Lo vedo giocare col suo bicchiere, girando il liquido al suo interno e la sua espressione da sbruffone che già conosco non accenna a lasciare il suo volto. La sala è colma di gente, di corpi sudati che mi strisciano contro, gente urlante, la musica che rimbomba sulle pareti della stanza e io vedo solo lui.
E lui non accenna a staccarmi gli occhi di dosso, nemmeno quando Yuna gli si avvicina per comunicargli qualcosa all'orecchio.Menomale che non doveva non esserci!
L'angolo della sua bocca si solleva appena in un sorrisetto beffardo, non ha nessuna intenzione di distogliere suo sguardo dal mio e io non sono certo intenzionata a perdere questa sfida. Ed è proprio in questo momento che mi accorgo che è riuscito a leggermi.
Avrei dovuto saperlo.
Gli sono bastati pochi secondi per captare i miei pensieri.
Avrei dovuto fare una mossa per prima, per evitare di trovarmi in questa situazione.
E invece? Invece lui si trova in evidente superiorità, in questo momento, e questo porta di me in netto svantaggio. Incatenata ai suoi occhi.<<Avevi detto che non c'era!>> mi rivolgo a Emma, ma lei non mi sente o forse finge di non sentirmi. Mi lascio trascinare al loro tavolo, controvoglia e con uno sguardo incazzato. Kora mi saluta, probabilmente mi sta dicendo qualcosa perché vedo la sua bocca articolare suoni ma non comprendo una parola.
<<Eccoci qui!>>E ora che gli sono di nuovo davanti, ad osservare l'eleganza che si porta dietro, mentre ci fa spazio per farci accomodare al tavolino, capisco che ho perso di nuovo.
Quando gli passo vicino, seguendo la scia dei capelli rossi di Emma, sento le sue dita sfiorarmi il polso, in quello che credo sia un riflesso involontario, spero.
E' qui che confermo la mia teoria. Mille e più campanelli suonano in allarme lampeggiando davanti ai miei occhi la parola pericolo scritta a caratteri cubitali. Lui riprende posto, seduto alla mia destra. Asher mi guarda, piegando la testa di lato, e io non posso fare a meno di evitare i suoi occhi. Sta cercando di leggermi di nuovo e io non glielo lascerò fare.
Ricorda Alice, ricorda il tuo obiettivo.
Asher Mirren ha tutte le carte in tavola per potermi distrarre dal mio obiettivo finale. E sarebbe così facile lasciarmi cadere prigioniera nella sua trappola, se solo fossi più stupida.
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A Magic Trick
Mystery / ThrillerL'immagine perfetta dell'università di Oxford è stata per decenni il trampolino di lancio al mondo d'élite della borghesia britannica. Questo è l'obiettivo di Alice, laurea in Legge e tirocinio nel famoso studio dell'avvocato Winterbour, semplice no...