CROWLEY

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Da quando Aziraphale se ne è andato non ho più avuto contatti con l'inferno e l'unica persona che mi è rimasta accanto di divino è Muriel...o così pensavo perché un mio vecchio "amico" ha deciso di chiamarmi.

<<Pronto?>> dissi annoiato e perplesso.

<<AMICONE MIO, come stai?>>.

<<Cosa vuoi Lucifero?>>dissi io serio. Con Lucifero non ho mai avuto molto che fare, e soprattutto, mi dava fastidio il fatto che, mentre io mi stavo facendo gli affari miei dopo essere caduto all'inferno, lui ha deciso di muovere guerra, di cadere all'inferno diventando re. Quando chiama c'è sempre un motivo.

<<Ho bisogno di un favore- cominciò lui-mia figlia sta lavorando a un progetto e ci servirebbe il tuo aiuto e so che accetterai perché ci vogliamo tanto bene>>. Ha delle tecniche di persuasione veramente scadenti.

<<Che tipo di aiuto?>> chiesi io cercando di saperne di più.

<<Vieni all'inferno e lo scoprirai tu stesso>>.

Detto ciò attaccò.

Che palle, pensai.

Contro voglia mi avvia per uscire dalla libreria.

<<Signor Crowley dove sta andando?>> mi chiese Muriel.

<<A risolvere una faccenda all'inferno. Torno subito. Resta qui>>.

Camminai e andai verso l'ascensore. Era una giornata di merda e peggio di così non poteva andare.

Una volta entrato e sceso all'inferno, ad accogliermi trovai sua bassezza reale.

<<Amico mio! Da quanto tempo!>>

<<Lucifero, vedo che ti sei ripreso dalla separazione con Lilith>>.

Balbettò un "diciamo" per poi dirmi di andare a un hotel.

<<Da quando ci sono gli hotel all'inferno?>> gli chiesi.

<<Da quando mia figlia ha deciso di salvare l'inferno dallo sterminio>> disse lui fiero.

Da quando si sono riappacificati lo trovo più tranquillo. L'ultima volta che l'ho vista era alta quanto il padre, chissà ora com'è.

Camminammo per le vie del girone della superbia, per poi ritrovarmi davanti ad un enorme edificio con un occhio in cima e un insegna gigante e luminosa che recitava: "Hazbin Hotel".

Ai piedi dell'edificio c'era una statua di un animale non ben identificato con le ali.

Che cazzo è, pensai.

La porta si aprì all'improvviso e sull'uscio c'era una demone bionda e alta che indossava un completo rosso. Sprizzava gioia da tutti i pori. Cazzo allora lei è Charlie...è cresciuta parecchio....sicuro è più alta del padre.

<<Benvenuto all'Hazbin Hotel demone Crowley!>> disse lei canticchiando.

<<Caspita sei cresciuta parecchio rispetto all'ultima volta che ti ho visto>> dissi io.

<<Perché ci siamo già incontrati?...Vabbè non importa ti presento gli ospiti dell'hotel!>>

Mi ricorda un po' lui...pensai.

Charlie iniziò a presentarmi agli ospiti tra cui un gatto con le ali, un cervo, una bambina con un coltello, una tettona con un occhio solo, palesemente un angelo caduto con un occhio bendato e un ragno che si era avvicinato troppo a me.

<<Ehi bellezza cosa nascondi sotto questi occhiali?>> mi disse con un tono seducente toccandomi il petto da dietro.

Mi allontanai e non riuscii a controllare la mia faccia schifata.

<<No>>

<<Aw un altro baffi miao miao>>

Ma di che cazzo sta parlando questo?

<<Allora Crowley, ho chiesto a papà di farti venire qui perché so che tu conosci qualcuno del paradiso-

<<No>>

<<Ma io non ho finito di spiegarti la mia idea>>

<<La mia risposta sarà comunque no>>.

Detto ciò mi avviai verso la porta.

<<Ti prego resta con noi sei l'unica speranza per questo hotel e per queste anime dannate>>

<<Non voglio avere niente a che fare, ne con l'inferno ma soprattutto col paradiso>>

Me ne andai da quel posto e cercai di andare il più velocemente possibile verso l'ascensore ma sentì una voce che mi chiamava ininterrottamente. Era la figlia del nano.

<<Cosa vuoi Charlie!>>

MI girai e le urlai contro.

<<Per favore aiutami, questo è il nostro popolo e merita di essere salvato. Finito di aiutarmi col progetto dell'hotel potrai fare quello che vuoi e non ti disturberò più. Ma ti prego, aiutami>>. Le lacrime le incominciavano a solcagli il viso e tra una parola e un'altra c'era un singhiozzo.

Ci pensai, era una decisione difficile perché se da una parte non volevo far soffrire Charlie, dall'altra non volevo rincontrarlo ma decisi di fare la cosa giusta.

<<Va bene ti aiuterò>>

Charlie smise di piangere e mi abbracciò per poi trascinarmi per un braccio verso l'hotel.

<<Allora...come mai ti sei arrabbiato tanto quando si è parlato del paradiso?>> mi chiese lei mentre ci incamminavamo.

<<Perché non voglio rivedere quella mio conoscente>> dissi io distaccato.

<<E come mai?>> continuò lei.

<<Perché mi ha fatto male>>

La mia mente torno subito al ricordo del bacio e dall'amore che provo ancora per lui. Se ne è andato preferendo una promozione a un NOI che non ci sarà più.

<<Mi dispiace, ma vedrai che si risolverà tutto e tornerà tutto come prima>>

<<Lo spero>>.





NOTA AUTORI

SPERIAMO LA STORIA VI PIACCIA ❤️

🍎GOOD HAZBIN🪽Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora