Summer Paradise. H.S.

capitolo 8

Mi svegliai con un mal di testa pazzesco, ma la cosa che mi preoccupava di più, è che mi ricordo perfettamente quello che è successo la sera prima.

Del bacio a Carmen.

Del fatto che sono innamorato di lei e che lei lo sa, o almeno ieri lo sapeva se questa mattina se lo fosse dimenticato beh... cazzi.

La voglio.

La voglio tutta mia.

La voglio in tutti i modi.

Scesi in cucina e notai tutte le donne di casa a parlare di qualcosa.

-Ti ricordi qualcosa di ieri Gem?- disse Carmen.

-Un po', tu?-

-tutto.- sospirò.

-che succede Car?-

-Ha detto di amarmi Gem.-

-E quindi? Dov'è il problema?- disse Gemma.

-Credo di amarlo anche io. Insomma da quella volta a mare non riesco a far a meno dei suoi baci, delle sue mani sulla mia pelle, dei suoi occhi verdi e profondi che hanno incatenato i miei.- sospirò. -Lo amo-

Ha detto di amarmi.

E io?

La amo?

Si che la amo.

Uscì dalla porta facendo finta di nulla.

-Buongiorno- borbottai a tutti.

Ero in boxer.

-potresti anche coprirti fratellino, abbiamo ospiti- disse indicando Carmen che sembrava non cacciarmi gli occhi di dosso.

-Ringrazia che non scendo nudo come faccio di solito.- borbottai.

Carmen si era appena affogata con la sua stessa saliva.

Volevo sentire le sue labbra sulle mie.

Andai da Gemma e le diedi due paci sulle guancie.
Approfittai del fatto che mamma fosse girata di spalle per schioccare un leggero bacio a stampo a Carmen che ricambiò senza problemi.

-Buongiorno principessa- le sussurrai all'orecchio.

-Buongiorno- disse sorridendo alzando gli occhi incontrando i miei.

Aveva due occhi marroni chiaro che erano la fine e l'inizio del mio mondo.

Feci colazione e mi preparai per andare a scuola, oggi sarebbe iniziato il mio incubò.

Salì su per cambiarmi e dopo due secondi ero già a pronto e profumato.

Non aspettai le ragazze perchè era già tardi così andai da solo a scuola.

Sapevo che era cambiato qualcosa in me, lei mi aveva cambiato.

Non volevo scoparmi la prima puttanella che mi si presentava davanti, volevo aspettare lei.

Nonostante non avessimo chiarito cosa ci fosse tra di noi era sicuro che lei fosse mia e io fossi suo.

Ero perdutamente e follemente innamorato di lei.