Capitolo 2

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'' E' da poco scattata l'una di notte e in radio passa Guiding Light, piove a dirotto e fa così freddo che quasi rimpiango di essere uscito a bere una birra, è tutta la sera che ti penso.

Mi secca ammetterlo, tremendamente. Non so perchè sorrido all'idea di doverti rendere merito di essere riuscita ad entrare nella mia testa semplicemente aprendo la porta.

Sparo al massimo il volume dei Mumford & Sons per provare a scacciare via questa strana sensazione ma è inutile. Non sopporto il fiato corto, non sopporto i silenzi.

E' tutta la sera che ti penso, provo ad immaginare in quale delle tante strade di Bologna ti stringi nel cappotto e quali occhi hanno avuto la fortuna di incrociare il tuo sguardo,
se oggi hai creduto un pò in più in te stessa e se per una volta non ti sei sottovalutata, se hai sorriso, se hai cambiato ancora orecchini;
se sei tu, mentre passeggi, a reggere l'ombrello con la pioggia che scandisce i tuoi passi o se è qualcun altro a farlo per te.

Se è un tipo attento ai dettagli, se è riuscito a farti ridere tanto da catturare la tua attenzione e se lo hai già preso a pugni per scherzo.
Fossimo usciti insieme sarebbe stata una guerra anche per reggere l'ombrello, saremmo finiti per romperlo e inzupparci d'acqua fino a ridere a crepapelle come due cretini.

Avresti avuto il trucco che colava e saresti stata bellissima lo stesso.

E' tutta la sera che ti penso. Mancano poche ore alla mia partita di domani, sarà un'altra mattinata fredda e monotona, preparerò lo zaino con la mia solita routine e scenderò in campo senza aver ancora capito il perchè di tutto questo, se è veramente così che doveva andare fra di noi.

Ho accettato di ridimensionarmi perchè non sono uno che fa rumore nella vita degli altri e perchè forse è meglio così per entrambi.
Non ti prometto però che non cercherò il tuo sguardo lo stesso, perchè è una cosa che mi esce naturale come respirare e che non si può evitare, come vieti ad un cuore di fare qualcosa che invece desidera con tutto se stesso?

E' tutta la sera che ti penso, Siria.
ci sono tante cose che alla fine non ti ho detto, per esempio: da quando ci sei anche tu fuori da quel campo, non mi batto più soltanto per me stesso e per la squadra.
Adesso,
nei miei motivi per non mollare un centimetro,
ci sei anche tu. ''

Le mie note. Rain, Bologna

______

Sentii il citofono suonare, la voce di Cohen mi riportò alla realtà.
<< è quel coglione di Matte, ce l'ha fatta! >> Urlò mentre con un click chiusi le note del mio Iphone.

Avevamo da poco finito di montare la libreria e quell'incontro al piano di sotto mi aveva incuriosito, puntualmente però non riuscivo a godermi il momento, lasciandomi travolgere dal passato.
Per Siria avevo scritto tanto, tantissimo, anni prima, e quelle note non avevo mai avuto il coraggio di cancellarle, tantomeno di fargliele leggere.

Una voce, subito dopo, arrivò fino alla mia stanza.

<< Heylà, ce l'avete fatta con la libreria vedo! >> Non vedevo Cohen e Matteo ma sono sicuro che se Matteo fosse sopravvissuto a quella frase, probabilmente, non lo avrebbe ucciso più nessuno.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 23 ⏰

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