Capitolo 4

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E se la vita non mi avesse resa felice?...

Quella sera, tornavo a casa con la mente traboccante di pensieri su Bryan. Il cielo era dipinto di sfumature arancioni e rosa mentre il sole si nascondeva dietro gli edifici della città, creando un'atmosfera rilassante e suggestiva. Mi sedetti sulla poltrona accanto alla finestra, godendomi lo spettacolo del tramonto e riflettendo sulle emozioni della giornata. Mi sentivo leggera, quasi fluttuante, sapendo che il giorno successivo avrei avuto un altro incontro con lui, questa volta per studiare. Tuttavia, nel bel mezzo delle mie riflessioni, si fece strada un briciolo di ansia mista a eccitazione. Cosa avrei potuto aspettarmi da questo incontro? Forse avremmo trovato un terreno comune e avviato una bella amicizia, o forse avremmo scoperto qualcosa di nuovo su di me. L'aria era impregnata di una dolce brezza autunnale, che portava con sé il profumo degli alberi spogli e il suono distante dei passi dei pedoni.

La mattina seguente, mi svegliai con un misto di eccitazione e apprensione. La luce delicata del sole filtrava attraverso le tende della mia camera, creando un'atmosfera accogliente e confortevole. Mi preparai con cura, scegliendo un abbigliamento comodo ma curato: una camicetta a righe pastello abbinata a un paio di jeans scuri e ballerine color crema. Raccolsi i capelli in una coda di cavallo morbida e mi truccai leggermente, enfatizzando gli occhi con una sfumatura di ombretto marrone e una leggera passata di mascara. Mentre mi avviavo verso l'università, l'aria fresca del mattino mi riempiva i polmoni, infondendo energia e determinazione. Attraversai il campus universitario, osservando con meraviglia gli alberi ormai spogli e gli ultimi fiori che punteggiano i prati verdi. I raggi del sole filtravano tra i rami degli alberi, creando delle piccole ombre sulla strada di mattoni. Il cinguettio degli uccelli riempiva l'aria, accompagnato dal suono distante delle campane della chiesa. Arrivai in aula per il corso di inglese, venni accolta da Diana con un sorriso caloroso. La sua chioma riccia fluttuava leggermente al vento mentre si avvicinava, e i suoi occhi scintillavano di entusiasmo. Indossava una maglietta color pastello e una gonna a ruota, che le conferiva un'aria giovane e fresca. Scambiammo un saluto affettuoso e Diana propose di pranzare insieme quel giorno, dato che Mike non sarebbe stato all'università. Accettai con entusiasmo, felice di passare del tempo con una nuova amica. Dopo tutte le ore di lezione che avevo davvero amato mi diressi verso la mensa, aspettando che Diana uscisse dalla sua ultima lezione. Arrivate prendemmo subito il pranzo e ci sedemmo a un tavolo vuoto.

Durante il pranzo, io e Diana ci confidiamo, parlando dei nostri interessi, delle passioni e dei sogni. Scoprii che lei amava la fotografia e la scrittura, mentre io condividevo la mia passione per la psicologia e il mio sogno di diventare una psicoterapeuta. Ci rendemmo conto di avere molto in comune e la conversazione fluiva naturalmente, riempiendo il locale di risate e confidenze. Diana aveva una risata contagiosa e uno spirito libero che mi affascina, e mi sentivo fortunata ad averla incontrata, magari riuscirò a fare amicizia anche con lei. Per ora non stava andando tutto male come immaginavo. Verso le tre del pomeriggio, mi diressi verso la biblioteca per il mio incontro con Bryan. L'edificio della biblioteca si ergeva imponente di fronte a me, con le sue colonne di marmo bianco e le finestre a vetri che riflettevano il sole. Entrai nella hall silenziosa e osservai con meraviglia le infinite file di scaffali che si estendevano davanti a me, colmi di libri e conoscenza. Il profumo di carta e inchiostro riempiva l'aria, creando un'atmosfera accogliente e invitante. Ero nervosa all'idea di incontrare Bryan di nuovo, ma anche ansiosa di vedere cosa riserverà il futuro. Trovai Bryan seduto a un tavolo nella sezione riservata allo studio, già pronto per iniziare la lezione. Il suo sguardo era concentrato sul libro aperto davanti a lui, e i suoi capelli scuri cadevano leggermente sulla fronte mentre leggeva. Indossava una maglietta a righe blu e bianche, che metteva in risalto i suoi occhi color nocciola, e un paio di jeans scuri che si adattavano perfettamente alla sua figura. Aveva un'aria seria e concentrata, ma quando mi avvicinai, il suo viso si illuminò di un sorriso accogliente. La luce del sole filtrava attraverso le finestre della biblioteca, creando giochi di luce e ombre sul suo viso, e mi accorsi di quanto fosse bello e affascinante. Mi sedetti accanto a lui e insieme iniziammo a studiare, immergendoci nei libri e nelle dispense con dedizione e impegno. Le ore volarono via, ma ero concentrata, guidata dalla volontà di imparare e di prepararmi al meglio per l'esame. Con l'aiuto di Bryan, riuscii a chiarire i miei dubbi e a consolidare le mie conoscenze. La lezione fu intensa ma gratificante, e mi sentii fortunata ad avere un compagno di studio così disponibile e competente. Quando era finalmente il momento di congedarsi, ringraziai Brian con un sorriso sincero. "Grazie mille per l'aiuto, Bryan. Sei davvero un grande insegnante." La sua risposta fu un sorriso caldo e un cenno d'assenso. "È stato un piacere Dorothea. Sono sicuro che andrai benissimo all'esame. Ci vediamo presto per continuare a studiare insieme."

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