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ALLISON

Il giorno dopo mi svegliai con i raggi solari che puntavano proprio sui miei occhi.
Quella luce accecante mi fece chiudere di scatto proprio questi ultimi.

Con uno sbuffo mi alzai da quel letto super comodo che durante la notte mi aveva riparato dal freddo e,con una lentezza da fare invidia alle lumache,mi trascinai come un morto in cucina.

Solo dopo mi ricordai che non avevo fatto la spesa e che nel frigo non c'era niente.

Con una lamentela decisi di lavarmi velocemente i denti,risistemarmi i capelli e vestirmi.

Misi un paio di jeans celesti attillati e un dolcevita nero.
Sopra ci misi il mio solito giubbino nero corto.

Di mattina Los Angeles era abbastanza fresca,ma non gelida.
C'erano molte persone con i cani a passeggio.

Superando un parco arrivai dritta nel primo negozio di Starbucks,il mio bar di fiducia,e mettendomi in fila non pensai nemmeno a ciò che volevo ordinare.

"Tanto prendo sempre la stessa cosa"mi dissi mentalmente.

«Salve,cosa le serve?»mi chiese un bel cassiere.
Capelli nocciola,occhi marroni e labbra grandi ma screpolate.
Non è il mio tipo.

«Vorrei un frappuccino al cioccolato,grazie»ordinai senza nemmeno guardare il cartellone.

Gli diedi 7 dollari e 26 penny e mi accomodai su un tavolino per aspettare il mio ordine.
Dopo 5 minuti il mio frappuccino arrivò,così,affogandomi in quella bevanda uscii da Starbucks finalmente pronta per affrontare la giornata.

Camminavo guardando con minuziosa attenzione tutto il centro di quella gigante città,finché qualcosa non catturò i miei occhi.
E quel qualcosa sarà proprio la mia rovina.

(Ci tengo a ricordare che questo posto non esiste veramente,è solo frutto della mia immaginazione)

Uno strip club chiuso e il suo nome è...el paraíso para los ojos.
Essendo che io non so nessuna lingua oltre alla mia,prendo il telefono e con Google traduttore traduco ciò che c'è scritto.

"Il paradiso degli occhi".

Questo si che mi attraeva ed era proprio ciò che cercavo.
Mi appuntai mentalmente che quella stessa sera sarei dovuta tornare in quel posto per farmi assumere a tutti i costi.

Andando avanti vidi un piccolo bar grazioso decorato da piante,ripiani di legno,foto e poster.
Subito attratta dal desiner di quel bellissimo posto entrai dalla porta che,con una piccola campana appesa sopra fece un rumore simile a quello degli uccelli per avvisare del mio arrivo.

Il piccolo posticino era pieno di gente di tutti i tipi. Persone anziane,mamme e papà,bimbi piccoli e adolescenti.
Un ritrovo per tutti insomma.

Una ragazza dai capelli color carota mi osservava con curiosità da dietro il bancone,ma appena vide i miei occhi su di lei li distolse subito.

Mi avvicinai con un sorriso.
«Salve,vuole qualcosa?». Il suo tono era agitato,segno che le persone nuove,o semplicemente come me,la mettevano in soggezione.

Sorrisi per la consapevolezza di fare quell'effetto e guardandola dritta negli occhi le risposi.

«Per caso cercate del personale?»chiesi mentre lei faceva lo scontrino ad un gruppetto di ragazzi delle medie.

The Allure Of Danger. Aiden E Allison.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora