Capitolo 8

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Sophia pov
Quella sera dormii poco, e come potevo?
Dopo la sera arrivarono anche tutti gli altri ragazzi e le ragazze, tranne mio fratello e Giulia. Nessuno dei due mi aveva risposto al telefono, né a me né agli altri, ma nessuno ci diede troppo peso
"Ragaaaa, ma se ordiniamo le pizze?" chiese Tati ormai stufa e con la pancia che brontolava
"Glia sì ho fame. Principino chiama tu" aveva detto Jack passandogli il telefono
"No glia perché io" sì iniziò a lamentare Pietro, facendo ridere la bionda sotto il suo braccio accoccolata sul suo petto
"Vabbè ho capito chiamo io" si alzò Dario spostando le mie gambe ricevendo uno sguardo torvo da parte mia
"Eh prenditela con Fares mica è colpa mia" facendo adesso ridere tutti. Andrea, che non mi aveva neanche considerato, si alzò dalla poltrona dove era seduto, mi prese di peso le gambe e si mise al posto di Dario. Sia io che Duccio ci guardammo furtivamente per poi girarci a guardare Andrea, che però già ci stava guardando
"Che cosa? Stavo scomodo sulla poltrona" per poi sorriderci e mandarmi un occhiolino mentre Duccio sbuffò e alzò gli occhi al cielo
Andre si avvicinò a me, mettendomi un braccio sulle spalle e mi sussurrò all'orecchio
"Stavi scomoda senza Dario, no?Adesso ti puoi appoggiare a me" poggiando la testa sulla mia. Aveva il profumo più buono del mondo: non so cos'era precisamente, forse colonia mista al fumo
e a non so cos'altro, però era tipo una droga per me. Sentendomi rilassata, poggiai la testa nell'incavo del suo collo lasciando che un piccolo sorriso si facesse strada sul mio volto. Potevo sentire degli sguardi bruciarmi addosso, ma non mi importò, e neanche ad Andrea penso
Passata la serata decidemmo di rimanere tutti a dormire lì, tanto c'era abbastanza spazio per tutti.
Ero fuori al balcone, tirava abbastanza vento e faceva freddo, quindi mi rannicchiai sulla sedia
Stavo pensando alla sera in cui Andrea mi ha baciata per la prima volta
Era il 4 di dicembre, ed era il compleanno di Duccia, che decise di andare a festeggiare in discoteca, tipico per il soggetto
Era una sera fredda, però ovviamente decisi di mettere un vestito corto, avevo un bel corpo, perché non metterlo un po' a risalto? Comunque optai per un vestito nero a tubino glitterato con le maniche incorporate che partivano dai gomito e finivano sulla mano e misi i texani. Ero veramente bella
Alla festa avevamo bevuto tutti troppo, e nessuno era completamente lucido. Però decisi di uscire un po' perché mi sentivo soffocare per via della musica troppo alta e di tutti gli odori
"Cosa ci fa una bella ragazza come te al freddo da sola" Andrea arrivò con il suo solito sorriso sul viso, 'un sorriso bellissimo' pensai
"Avevo bisogno di un po' di aria, poi ora non sono da sola" lo dissi in tono molto provocatorio, per via dell'alcool. Il mio tono piacque molto al corvino che si avvicinò sempre di più a me, posizionandosi tra le mie gambe. Ci guardammo intensamente negli occhi, mentre con una mano mi accarezzava la coscia nuda. Una persona normale sarebbe morta al freddo vestita come me, ma in quel momento andavo a fuoco
Andrea si fece sempre più vicino, fin quando le nostre labbra non si scontrarono. All'inizio il bacio era dolce, amorevole, ma più ci baciavamo più sentivamo il bisogno di altro, le nostre lingue si scontrarono lottando per il comando. Le mie mani trovarono posto fra i suoi capelli neri mentre quelle di Andrea si soffermarono sul mio sedere, stringendolo forte. Un sospiro lasciò le mie labbra, provocando una risata roca nel corvino, facendomi rabbrividire.
"Non pensavo mi volessi così tanto, permalosa" mi guardò negli occhi, e ho avuto paura di perdermici dentro
"Potrei dire la stessa cosa Faster" stetti al gioco anche perché potevo vedere la sua erezione tra il tessuto del pantalone. Proprio quando stavamo riprendendo il suo telefono iniziò a squillare
"Scusa piccola, devo rispondere" mi lasciò un dolce bacio sulla tempia e lo vidi allontanarsi, camminando leggermente storto al che io risi e rientrai. Avremmo continuato no? Mi sbagliavo, di grosso
Indovinate? Lo trovai sul divano della discoteca con una biondina seduta sulle gambe mentre lui le toccava il seno
Uscii dal locale con le lacrime che scorrevano lungo il viso, lui mi seguì
"Sophia aspetta! Cosa è successo?"
"Cos'è successo Andrea?! Sei serio? Prima vieni con me e fai tutto il tipo che ci prova e fai l'uomo, e poi ti trovo con una biondina stronza che si strofina su di te?? Dio Andrea, stavo quasi per iniziare a pensare che tra di noi ci fosse qualcosa di serio, vero" gli urlai contro mentre i singhiozzi spezzavano le frasi. Lui provò ad abbracciarmi, ma io lo respinsi
Vidi i suoi occhi di colpo diventare duri, e lì ebbi paura
"Sei così ingenua Sophia, tu non mi piaci. Lo dovresti sapere che io non voglio cose serie, soprattutto con te" e tornò nella discoteca lasciandomi lì da sola. Caddi per terra mentre le lacrime scioglievano il trucco, stavo avendo un attacco d'ansia, finché due braccia non mi strinsero forte

"Cosa ci fa una bella ragazza al freddo da sola?" la sua voce mi riportò alla realtà, facendomi aprire di colpo gli occhi. Seguii la figura di Andrea poggiarsi sulla ringhiera di fronte a me mentre si accendeva una sigaretta
"Dobbiamo parlare permalosa" e li il sangue mi si gelò nelle vene. Solo io e lui, come avrebbe sempre dovuto essere

Ciao belliiiii, volevo solo ringraziarvi con un capitolo un po' lunghetto. Grazie a tutti coloro che leggono e votano la storia, veramente grazie. Come sempre se vi sta piacendo vi chiedo di lasciare un commento e una ⭐️

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