Capitolo 9

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"E di cosa dovremmo parlare Andrea?" lo dissi in tono tagliente, sapevo benissimo dive voleva arrivare, ma speravo con tutta me stessa di sbagliarmi
"Sai benissimo di cosa Babù" mi era sempre piaciuto mando mi chiamavano così, ovviamente solo chi dicevo io, mi faceva sentire amata e voluta, poi era stato Marco a darmi quel soprannome. Ma quando lo diceva Andrea, c'era qualcosa di diverso, lo diceva con qualcosa di più particolare, non so esattamente cosa, però era stupendo
"Andrea io non voglio parlare di ciò che è successo-"
"Hai ragione, so che non ne vuoi parlare ma io ho il bisogno di scusarmi: so che ti ho fatto del male quella sera, ero ubriaco e il fatto che provo così tanta attrazione per la sorellina del mio migliore amico mi spaventava e mi spaventa ancora. So quanto sei stata male durante questi 6 mesi, so che non posso tornare indietro nel tempo e cambiare le cose ma ti prego, perdonami. Non posso perdere anche te"  mi tagliò in mezzo la frase, ma le cose che ha detto mi colpirono molto. Come faceva a sapere che io ero stata male? Cosa significava non voglio perdere anche te?
Lo guardai, aveva lo sguardo basso lasciando che i capelli neri gli ricadessero sugli occhi lucidi. Era bello, nessuno poteva negarlo, e sapevo che l'amore che provavo per lui non l'avevo mai provato per nessun altro
"No Andre, tu non sai quanto male mi hai fatto" mi alzai dalla sedia avvicinandomi a lui, cogliendolo alla sprovvista "Non hai la minima idea di quanto male ti mi hai fatto, però tutti sbagliano, e so che in realtà le tue scuse sono vere" eravamo ormai a pochi centimetri di distanza "Sai che non posso perdonarti completamente subito, ma potremmo provare a ripartire da zero?" lo guardai negli occhi, alzandogli il mento permettendo di incontrare il suo sguardo. Gli sorrisi dolcemente e notai una piccola lacrima nei suoi occhi. Mi abbracciò fortissimo, mi accoccolai al suo petto inspirando nuovamente il suo profumo
Restammo così per tutta la notte, a parlare di tutto, ridere e scherzare finché non vedemmo l'alba e mentre facevo delle foto non mi accorsi che anche lui le stava facendo... ma a me, e io non ne sapevo nulla
"Buongiorno fiorellini!!" salutai tutti con un gran sorriso. Io e Andre avevamo preparato la colazione, o meglio pranzo per l'ora fatta, per tutti
"Babuuuuu, mi sei mancataaaaa" arrivò Duccio che mi saltò addosso ancora mezzo dormiente. Mi tenne stretta a se baciandomi la guancia
"Che avete fatto stasera?? Non sei più tornata in camera" mi sussurrò all'orecchio Duccio
"Pippi niente abbiamo solo chiarito e abbiamo parlato come prima, senza pensieri" gli sorrisi. Potei vedere un filo di sospetto nei suoi grandi occhi verdi, ma alla fine mi sorrise
Dopo la colazione i ragazzi se ne andarono mentre noi rimanemmo lì a parlare
"Allora Rora, c'è qualcosa che ci devi dire?" chiese  Duccia sedendosi vicino la biondina
"Raga ma io non lo so! Non lo capisco proprio. Ceh, un giorno fa così è un giorno non mi calcola proprio! Io lo odio!" scoppiammo tutte a ridere all'ultima affermazione di Rora
"Eh si allora io sono una scienziata" rispose sarcastica Marti al che ridemmo ancora più forte: Marti odiava tutto ciò che riguardava la scienza e la matematica
Il pomeriggio passo così, tra chiacchiere e risate. Mentre Tati mi faceva le trecce alla francese, Marti aiutava Rora a mettersi lo smalto e io e Duccia giocavamo a Mario kart, con molta competitività. Ma di Giulia nessuno sapeva niente ancora
Era una cosa che adoravo, amavo passare pomeriggi nell'attico con loro, le mie amiche. Forse era come per i ragazzi stare insieme al bunker, ma noi lo facevamo per amicizia, non per lavoro(sennò saremmo state miliardarie). Pensai che ero fortunata ad avere tutti loro nella mia vita, e ciò mi rese molto felice
"Belleeeeee!" giunse la voce di Giulia dall'entrata, tutte ci girammo a guardarla perplesse
"Si lo so ieri non sono venuta, ero a casa con i nonni, sapete come sono. Però per farmi perdonare ho prenotato un tavolo per stasera al sushi. Chi ci sta?" Duccia le volò letteralmente addosso facendomi vincere
"Bene raga, direi che è arrivato il momento di andare a prepararci" dissi appena Tati finì di farmi le trecce
"Eleganti?" chiese poi la rossa dopo che io l'ho strangolata per via dell'abbraccio
"Si ma non troppo" rispose Giùgiù facendoci un occhiolino
Arrivai a casa pensando di trovare Marco ma non fu così e ne ero molto dispiaciuta, non lo vedevo da ieri infondo. Gli mandai un messaggio

Marchino❤️

eiiiii
non ti fai sentire da ieri sera
sei vivo??

Nessuna risposta. Non mi arrivò nessuna risposta. Nè dopo la doccia, né dopo essermi preparata. Però mi arrivò un altro messaggio, totalmente inaspettato

Andre🤍

princi, tra 5 minuti sono da te

andre tra 1 e 30 ho un appuntamento che non posso cancellare

ci basterà

Rimasi lì per due minuti a fissare il telefono. Cosa voleva ora Andrea? Ne varrà la pena? Ma il mio corpo agì prima che io potessi pensare: aprii l'armadio e presi un vestito corto marrone con la schiena scoperta, misi "Temptation" con i glitter di victoria's secrets, e le convers bianche

 Cosa voleva ora Andrea? Ne varrà la pena? Ma il mio corpo agì prima che io potessi pensare: aprii l'armadio e presi un vestito corto marrone con la schiena scoperta, misi "Temptation" con i glitter di victoria's secrets, e le convers bianche

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Scesi di fretta e furia: cosa mi sarei dovuta aspettare da Andrea adesso?

Eiiiiii, come va?? Come al solito è un capitolo lungo, però vbb. Grazie sempre a tutti coloro che leggono e amano i personaggi e la mia storia e come sempre ci chiedo un commento e una ⭐️

Crollerai vedrai ti alzerai più forteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora